mercoledì 8 maggio 2024
... Totitopoli! ...
Quello che è accaduto in Liguria, non si tratta di un’anomalia, ma una rappresentazione esplicativa di un sistema. Un sistema collaudato, forte, radicato.
Quando ci troviamo di fronte a tali avvenimenti, pur nella nostra estraneità ai fatti ci sentiamo coinvolti, quando non travolti; perché per quanto poco ci interessi la politica (certo chiamarla così fa un po' impressione dopo tali immagini) essa fa parte di noi e soprattutto nei livelli più prossimi come può essere la Regione, ci tocca da vicino, nel vivo.
L’arresto del presidente della regione Liguria Giovanni Toti e la sua cricca, tra cui spiccano il decano del porto Aldo Spinelli (Sciù Aldo), l’attuale amministratore delegato di IREN ed ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e il capo di gabinetto della Regione Liguria Matteo Cozzani (accusato di aver agevolato la mafia), non sorprende così tanto, semmai a sorprendere è che in un anonima mattina di un'incerta primavera in pochi minuti si potesse assistere al crollo di un centro di potere che per quasi un decennio ha condizionato Genova e la Liguria. Un vero e proprio circolo elitario che ha creato lobbie attivate nel mutuo soccorso finalizzate alla sopravvivenza del sistema stesso.
A qualcuno persino mancherà, o comunque ci vorrà del tempo per cancellare anni di abitudini routinarie malsane e corrotte, pertanto già ieri nel primo pomeriggio molte persone subito dopo lo shock della notizia, si son dette: “E adesso?”. Eppure, in tanti sapevano, e in tanti hanno provato a denunciare quello che stava accadendo.
Ascoltando vari interventi a seguito dell’arresto è stata fatta una similitudine con Tangentopoli alcuni addirittura amanti del sensazionalismo e dai titoli ad effetto hanno urlato: “Siamo di fronte ad una nuova Tangentopoli!”, ignorando però il fatto che quell’inchiesta spazzò via la Prima Repubblica e una classa politica costituita da politici, ma non ha deradicato il Sistema che attraverso il berlusconismo si è nascosto nelle maglie delle istituzioni sempre più indebolite dalla “new politic” e dalle privatizzazioni sfrenate che hanno via via debilitato lo Stato e i vari apparati locali, prede ideali del Sistema. Naturalmente in questo terreno, le mafie hanno potuto trovare la linfa per sostenersi attaccandosi tenacemente allo scoglio, mettendo sul piatto voti, persone e manodopera alla bisogna.
Di Tangentopoli rimangono solo le tangenti, quelle sì spudorate ed evidenti, ma manca la politica ormai compromessa da anni di politicanti improvvisati ma facoltosi o populisti beceri e raffazzonati.
Siamo passati da Craxi a Toti e mi pare che non debba sottolineare troppo quanta sostanziale differenza ci corra fra i due soggetti.
Il Sistema è marcio, la Liguria ne è un esempio, la corruzione ormai è una consuetudine come la collusione fra grossi centri di potere e la politica ormai solo un mezzo prezzolato per arrivare al controllo e alla spartizione del territorio.
La disaffezione degli italiani alla politica e il conseguente astensionismo passa anche attraverso questi continui scandali che paradossalmente rinforzano il Sistema.
Agli atti vi riporto un'intercettazione, dalla naturalezza agghiacciante, che meglio non potrebbe rappresentare la realtà dei fatti.
-Abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa di Celle, ora facciamo la pratica, si può costruire (...) Così parliamo un po' che ora ci sono le elezioni, c'abbiamo bisogno di una mano"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento