martedì 28 maggio 2024

... 50 anni fa ...

🌹⭐ RICORDIAMO LA STRAGE NEOFASCISTA DI PIAZZA DELLA LOGGIA A BRESCIA DEL 28 MAGGIO 1974: 8 MORTI E 102 FERITI 

⭐🌹 Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione popolare indetta dal comitato antifascista locale e dai sindacati, alle ore 10:12 esplose in piazza della Loggia a Brescia una bomba posizionata all’interno di un cestino accanto a una delle colonne del portico della piazza, che provocò 102 feriti e 8 morti (5 insegnanti, 2 operai e un pensionato ex partigiano): 

🌹 Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni, insegnante 
🌹 Livia Bottardi, 32 anni, insegnante 
🌹 Alberto Trebeschi, 37 anni, insegnante 
🌹 Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni, insegnante 
🌹 Euplo Natali, 69 anni, Partigiano e pensionato (ex componente del Comitato di Liberazione Nazionale della “Stocchetta” (località periferica di Brescia) dal 1943 al 1945 
🌹 Luigi Pinto, 25 anni, insegnante 
🌹 Bartolomeo Talenti, 56 anni, operaio 
🌹 Vittorio Zambarda, 60 anni, operaio 

La manifestazione era stata convocata contro la violenza e il terrorismo neofascista crescente: in città la mobilitazione era ormai permanente da diverso tempo, in risposta a una serie di aggressioni, provocazioni e tentativi di attentato da parte dei neofascisti. Il funerale si svolse nella stessa piazza della strage, in presenza delle più alte cariche istituzionali del Paese, e vi fu una partecipazione popolare di circa 500.000 persone. La paternità della strage venne rivendicata dalle organizzazioni terroristiche neofasciste Ordine Nero e Anno Zero-Ordine Nuovo. Le indagini furono lunghe e complesse, i processi costellati di assoluzioni, depistaggi, silenzi e informazioni rivelate con decenni di ritardo. I tre processi celebrati nel corso di oltre quarant’anni hanno permesso di acclarare la matrice neofascista della strage e consentono di collocarla tra le azioni terroristiche attribuibili all’area veneta dell’organizzazione Ordine Nuovo (la stessa matrice della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969). 
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LA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA. 
ERA IL 28 MAGGIO 1974. 
Alle 10 e 12 del 28 maggio 1974, durante un comizio antifascista, esplode un chilogrammo di tritolo, nascosto in un cestino della spazzatura sotto un colonnato, causando la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102. Dopo anni di indagini, depistaggi e processi vengono riconosciuti colpevoli alcuni membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo e altri elementi della destra eversiva. Non si tratta di un caso isolato, mi è un episodio che rientra nel cosidetto 'stragismo', cioè quei massacri indiscriminati che puntano a colpire 'nel mucchio', senza alcuna selezione, per suscitare la paura di una minaccia oscura. Una lunga scia di attentati, da Piazza Fontana al treno Italicus, che hanno insanguinato l’Italia per anni.

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