lunedì 22 novembre 2021

... Ciao Paolo ...

Contessa 

Paolo Pietrangeli 

Che roba contessa, all'industria di Aldo Han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti Volevano avere i salari aumentati Gridavano, pensi, di esser sfruttati E quando è arrivata la polizia Quei pazzi straccioni han gridato più forte Di sangue han sporcato il cortile e le porte Chissa quanto tempo ci vorrà per pulire Compagni, dai campi e dalle officine Prendete la falce, portate il martello Scendete giù in piazza, picchiate con quello Scendete giù in piazza, affossate il sistema Voi gente per bene che pace cercate La pace per far quello che voi volete Ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra Vogliamo vedervi finir sotto terra Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto Un caro parente, dell'occupazione Che quella gentaglia rinchiusa lì dentro Di libero amore facea professione Del resto, mia cara, di che si stupisce? Anche l'operaio vuole il figlio dottore E pensi che ambiente che può venir fuori Non c'è più morale, contessa Se il vento fischiava ora fischia più forte Le idee di rivolta non sono mai morte Se c'è chi lo afferma non state a sentire E' uno che vuole soltanto tradire Se c'è chi lo afferma sputategli addosso La bandiera rossa ha gettato in un fosso Voi gente per bene che pace cercate La pace per far quello che voi volete Ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra Vogliamo vedervi finir sotto terra Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato 

Fonte: Musixmatch
Addio a Paolo Pietrangeli, cantautore, regista e voce della canzone di protesta. Nato a Roma, aveva 76 anni. Figlio del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone, negli anni Sessanta inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, entrando nel Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono popolari all'interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri 'inni', il cui successo perdurerà negli anni a seguire: Valle Giulia e, soprattutto, Contessa

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