Mario Imbimbo.
giovedì 27 febbraio 2025
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Quando inizi il giorno ed è davvero un buon giorno. Questa mattina la prima notizia che ha aperto la mia giornata è stata la revoca della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Salò ad un suo "cittadino onorario" che non aveva poi nel tempo dato grande lustro alla cittadina sul lago di Garda.
La città era infatti ingiustamente legata, dalla nascita della Repubblica di Salò in poi appunto, ad un simbolo di infamia e tradimento: la Repubblica di Salò, lo Stato fantoccio f@scista completamente nelle mani dei n@zisti che alimentò la guerra civile dopo l'armistizio e contribuì a mietere migliaia di morti fra civili italiani e partigiani.
Revocare oggi la cittadinanza di Salò a Mussol*ni, in un momento storico in cui è in atto anche una battaglia culturale e simbolica sul ventennio f@scista è un gesto potentissimo. La cittadinanza onoraria a Mussol*ni era stata concessa addirittura nel lontano maggio 1924 poch giorni prima dell'orrendo omicidio ordinato proprio da Mussol*ni del deputato socialista Giacomo Matteotti. Ieri sera, dopo ben tre tentativi, il Consiglio comunale ha ufficialmente revocato la cittadinanza.
Dodici i voti a favore della mozione, tre i consiglieri contrari e uno astenuto, tutti appartenenti a liste civiche, una delle quali, neanche a dirlo, vicina a Fratelli d'Italia. "Le idee rappresentate dalla cittadinanza onoraria a Mussolini non hanno più spazio nell'Italia e nella Salò di oggi". Queste le parole del sindaco, Francesco Cagnini. Da un giovane di appena 29 anni una lezione e un monito per un paese intero. In Italia il f@scismo non ha cittadinanza!!! Bravo Sindaco!!!
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