venerdì 21 febbraio 2025

... 60 anni fa ...

Malcolm X, 60 anni dall'assassinio: cos'è successo il 21 febbraio 1965 a New York Il leader afroamericano, una delle figure più importanti della storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra, venne ucciso mentre stava per tenere un comizio a Harlem Era il 21 febbraio 1965 quando Malcolm X - uno dei più grandi e discussi leader afroamericani del XX secolo - si trovava nel quartiere di Harlem, New York, dove stava per tenere un discorso davanti a 400 persone all’Audubon Ballroom. Appena iniziò a parlare, un uomo lanciò una bomba fumogena verso il palco, dove l'attivista era già salito: lui alzò le braccia e indietreggiò. Ma un'altra persona salì sul palco e gli sparò al petto, facendolo cadere a terra mentre altri due uomini gli spararono alle gambe. Malcom X morì a soli 39 anni, davanti agli occhi della moglie incinta - Betty Sanders, sposata nel 1952 - e delle tre figlie: un assassinio che sconvolse la comunità afroamericana e non solo, avvenuto in circostanze mai del tutto chiarite. Al funerale di Malcolm X, celebrato il 27 febbraio 1965 a Harlem, parteciparono oltre un milione e mezzo di persone. Il carcere e il movimento Musulmani neri Malcolm X, considerato una delle figure più importanti della storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra, fu assassinato 60 anni fa da militanti di un gruppo religioso di cui aveva fatto parte. Nato nel 1925 a Omaha, nel gennaio 1946, all'età di 20 anni fu arrestato e condannato a dieci anni di reclusione con l'accusa di violazione di domicilio, possesso illegale di armi da fuoco e furto. Dopo essere uscito di prigione, nel 1952 aderì alla setta dei Musulmani neri - un movimento religioso e sociale afroamericano anti integrazionista e nazionalista - che anche per suo merito si trasformò in un grande movimento nazionale. L'assassinio e le indagini L'assassinio del leader afroamericano - che promosse il nazionalismo nero, sostentendo la separazione razziale - sarebbe stato commissionato da membri della Nazione dell’Islam (NOI), gruppo dal quale Malcom X si era pubblicamente separato l’anno prima. In seguito alle indagini sull'omicidio, tre membri della Nation of Islam furono arrestati: Talmadge Hayer, Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson. Tutti e tre vennero condannati per omicidio nel marzo del 1966, il solo Hayer confessò le proprie responsabilità. Talmadge Hayer ottenne la libertà condizionale e il 27 aprile 2010 venne scarcerato. Nel 2021 furono invece scagionati Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson - noti rispettivamente come Muhammad Abdul Aziz e Khalil Islam - dopo 55 ann di prigione. Ricostruire le circostanze dell’assassinio fu particolarmente difficile perché molte persone coinvolte nel caso - tra cui testimoni, investigatori o sospettati - erano già morte da tempo. Usa, figlia di Malcolm X fa causa a Cia, Fbi e polizia di New York La famiglia contro FBI E CIA Nel febbraio del 2023, 58 anni dopo l'assassinio, la famiglia di Malcom X ha fatto causa alla polizia di New York, Nypd, all'Fbi e alla Cia accusandole di aver complottato per tenere nascoste prove sull'omicidio. Una delle sei figlie del leader afromericano, Ilyasah Shabazz, ha accusato varie agenzie governative federali e di New York di aver nascosto in modo fraudolento le prove che "hanno cospirato ed eseguito un piano per assassinare Malcolm X". Cinema Gli 11 migliori film contro la schiavitù negli Stati Uniti Dai grandi classici intramontabili ai colossal più recenti, una selezione di film che raccontano le violenze, la segregazione, l'orrore della schiavitù subita dal popolo afroamericano negli Stati Uniti, e la sua emancipazione. LA FOTOGALLERY Mandingo è un film del 1975 diretto da Richard Fleischer. Si basa sull'omonimo romanzo (1957) scritto da Kyle Onstott e sulla pièce teatrale di Jack Kirkland. Fra gli interpreti, James Mason, Susan George, Perry King, il pugile Ken Norton e il wrestler-professionista Earl Maynard. A Falconhurst, in una piantagione di proprietà del vedovo Warren Maxwell e di suo figlio Hammond, uno schiavo nero di stirpe mandingo, Ganymede, viene addestrato a combattere con altri schiavi per partecipare a spettacoli di lotta a cui assistono bianchi benestanti. Foto: Webphoto Radici (Roots) è una miniserie televisiva realizzata negli Stati Uniti nel 1977 e basata sul romanzo omonimo di Alex Haley. La serie racconta la storia della famiglia africana dei Kinte, il cui ultimo rampollo - Kunta - viene catturato ad appena 17 anni dagli schiavisti inglesi nel Gambia del 1767 e condotto nella colonia britannica del Maryland, e di qui in Virginia. Nel film si parla di guerra civile, di schiavitù e della sua fine. Foto: Webphoto Glory - Uomini di gloria (Glory) è un film del 1989 diretto da Edward Zwick. La trama ruota attorno alle vicende della prima unità combattente di volontari formata da afroamericani nell'esercito dell'Unione durante la guerra di secessione americana. È ispirato alle lettere del colonnello Robert Gould Shaw, che guidò il 54º Reggimento di Fanteria del Massachusetts fino all'attacco in Carolina del Sud, dove morì. Il film ha ottenuto tre Oscar nel 1990: miglior attore non protagonista per Denzel Washington, miglior fotografia e miglior sonoro.

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