giovedì 22 giugno 2023

... Titan -- Titanic ...

La moglie di uno dei 5 passeggeri, il proprietario della compagnia che ha organizzato il viaggio, è una pronipote di due famosi passeggeri morti sul Titanic, ricchissimi, che rifiutarono di salire sulle scialuppe di salvataggio per fare posto a donne e bambini Titan, le ultime ore per salvare i passeggeri del sottomarino disperso: ossigeno ancora fino alle 13:18
L’ossigeno è finito. Secondo la stima della Guardia Costiera americana, dalle 13:18 di oggi, ora italiana, i cinque membri dell’equipaggio del sottomarino scomparso non potranno più respirare Titan, finite le ore per l'ossigeno: le speranze di salvare i passeggeri del sottomarino scomparso sono ormai nulle
LA FOLLIA DEL PICCOLO TITAN 

 Il Titan (questo il nome del piccolo sommergibile) ha perso il contatto con la nave madre dopo un'ora e 45 minuti dall’immersione. L’unico modo di comunicare fra nave madre e sommergibile è un sistema di messaggini tipo SMS, che funziona solo se il Titan si trova sotto la verticale della nave. Se per caso la corrente lo porta fuori rotta, perde ogni comunicazione. (Sott’acqua la radio non è utilizzabile, perchè le onde radio non viaggiano nell’acqua). Dopo pochi minuti di immersione il Titan si trova nel buio più assoluto. (Il Titan è dotato di luci esterne, che però possono illuminare fino ad un massimo di 30 mt.). Per raggiungere il Titanic (il relitto della nave sommersa), il piccolo sottomarino deve seguire le indicazioni che arrivano via SMS dalla nave madre. In altre parole, naviga alla cieca. In caso di emergenza il Titan ha diversi sistemi che gli permettono di riemergere in superficie, ma si troverebbe comunque a galleggiare nel mezzo dell’oceano senza possibilità alcuna per gli occupanti di tornare a respirare aria fresca: il portellone infatti è sigillato con 17 bulloni che si possono aprire solo dall’esterno. Gli occupanti quindi, dal momento in cui perdono contatto, hanno le ore contate per essere ritrovati: sono le ore che gli concede la riserva di ossigeno, sia che si trovino sott’acqua sia che si trovino in superficie. E qui viene la parte più interessante: da quel che sono riuscito a capire, il Titan utilizza un sistema di riciclo dell’aria simile al “magico” PLSS degli astronauti: un sistema apposito rimuove l’anidride carbonica emessa durante il respiro, per cui gli occupanti del sub possono continuare a respirare aria pulita. Ma solo fino a 90 ore in ogni caso. Ora la domanda viene spontanea: quale disprezzo per la vita bisogna avere, per infilarsi in una capsula d’acciaio lunga 5 metri, farsi sigillare al suo interno, e immergersi nel buio più assoluto, con temperature esterne vicine allo zero, impossibilitati a comunicare con il mondo, sapendo che in ogni caso ti porti dietro una riserva di ossigeno di sole 90 ore?

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