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... un pezzo della mia gioventù, la mia passione per la Politica!
mercoledì 7 giugno 2023
... 7 giugno 1984 ...
Dalla folla gli gridavano “Basta, Enrico!”. Ma lui continuò fino all’ultimo. Nonostante fosse visibilmente provato, ridotto ormai al collasso, non smise di parlare. Si concesse un attimo di riposo, e con enorme fatica continuò il suo discorso.
Lo portarono via che non si reggeva in piedi. Perché Enrico Berlinguer, il 7 giugno 1984, a Padova, ebbe un ictus. E nonostante questo, non si fermò. Parlò di giovani, di donne, di lavoro. Delle battaglie che credeva giuste e che condivideva con milioni di persone. E concluse il suo comizio.
Morì 4 giorni dopo per emorragia cerebrale. Con lui se ne andò una enorme parte della Politica con la “P” maiuscola. Quella pulita, con un’etica granitica. Quella che ci credeva davvero in ciò che diceva. Quella che non si faceva scoraggiare da niente e da nessuno e che, come dimostrò Berlinguer quel giorno, non si tirava mai indietro. Per nessuna ragione al mondo.
«E ora compagne e compagni, vi invito a impegnarvi tutti, in questi pochi giorni che ci separano dal voto, con lo slancio che sempre i comunisti hanno dimostrato nei momenti cruciali.
Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo… è possibile conquistare nuovi e più vasti consensi alle nostre liste, alla nostra causa, che è la causa della pace, della libertà, del lavoro, del progresso della nostra civiltà».
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Le ultime parole di ENRICO BERLINGUER pronunciate a Padova il 7 giugno 1984, durante il suo ultimo comizio, pochi istanti prima che un ictus spegnesse per sempre la sua voce
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