lunedì 17 settembre 2012

... da Pierre 3 ...

"... il tempo ci trascina via senza sosta, con i nostri impegni, le nostre vittorie, poche, e le nostre sconfitte..."



Renè!!! YOU SURE??????????????????????????????????????????????
Mi dai tanto da lavorare, con i tuoi pensieri!


Spero sempre che i miei scritti e quelli di altri riescano a dare l'avvio al tuo motore spirituale, un poco arruginito.
Avevo intenzione di inviarti uno scritto di riflessione via lettera, ma approfitto del tuo post per scriverti quì, ne approfitto per parlare a te e a chi può leggerti, e naturalmente, anche a me.
E non è facile.
Inizio con un brainstorm spirituale, a ruota libera.


E' vero tanti di noi stanno male, il mal di vivere è spesso il nostro pane quotidiano, alcuni attuano la scelta drastica di Cesare Pavese, vivere non ha alcun senso perciò mi tolgo di mezzo, altri (vedi il Vasco) cercano un'altra occasione, anche con l'aiuto di altri, amici, anche dottori e pillole, ed io ho avuto un percorso simile.


Sia il Vasco è anch'io (con l'aiuto della riflessione) alla fine abbiamo trovato un senso dell'esistere.


Perciò, per prima cosa, si può, con l'aiuto e con la propria ricerca, con l'analisi del nostro male.


Secondamente, non bisogna indugiare e crogiolarsi nel proprio male, ma darsi un avvio.


Come per tutte le domande della nostra vita:quale scuola e lavoro voglio fare, quella donna può essere la compagna della mia vita, voglio avere dei figli, come occupo il mio tempo libero, come voto, ho intenzione di impegnarmi in qualcosa, cosa penso di questo e di quello, cosa voglio fare in pensione, come intendo lasciare questa vita???
CI OCCORRE una GRANDE RIFLESSIONE.


Magari seduti ad un tavolo, con carta e penna, magari con un amico accanto, con un libro che parli a riguardo dei nostri pensieri, con la ricerca su internet, col sedersi su un prato per pensare... etc.


Quando la nostra riflessione ci fa comprendere come affrontare ciò che ci turba.


DOBBIAMO AGIRE.


NON PERCORRERE, SEMPRE, LA STESSA STRADA, CHE CI HA CAUSATO SOFFERENZA.


PERCIO' CAMBIARE STRADA.


ANCHE SE E' DIFFICILE, SE FACCIAMO FATICA AD ABBANDONARE QUELLA TAL COSA, CHE, COME UNA DROGA, CI SEMBRA CHE SIA LA SOLUZIONE, MA POI CI TROVIAMO DI NUOVO SOFFERENTI.


SE RICADIAMO SEMPRE SUI NOSTRI PASSI SIGNIFICA CHE IL NOSTRO RIFLETTERE NON E' STATO ABBASTANZA PROFICUO, ALMENO PER QUANTO RIGUARDA L'ESSERE CONVINTI DI CIO' CHE PENSIAMO E SULLA NOSTRA FORZA E CAPACITA' DI AGIRE DIFFERENTE.


BISOGNA RITORNARE SU CIO' CHE NON CI FA SUPERARE PER CAPIRE MEGLIO


E RIPRENDERE LA STRADA.


SE RITORNIAMO SEMPRE SUI NOSTRI ERRORI SIGNIFICA CHE NON SIAMO VERAMENTE MOTIVATI A TROVARE UN SENSO E NELL'AZIONE CONSEGUENTE.


E NON VI E' NULLA DA FARE.


SE NON LO VOGLIAMO VERAMENTE NON TROVEREMO NESSUNA SOLUZIONE.


FAREMO PERDERE TEMPO ALLA NOSTRA VITA, AL NOSTRO SPIRITO E AL NOSTRO CORPO, e NATURALMENTE A CHI CI STA VICINO.


A QUESTO PUNTO BISOGNA RIPETERSI LA PRIMA DOMANDA: MI INTERESSA VERAMENTE E SMETTERLA DI BLOCCARSI IN UN GIRO VIZIOSO.


SE NO SIGNIFICA CHE NON CI INTERESSA.


MA CIO' PER ME NON E' DA VEDERSI IN MODO LUMINOSO O OSCURO.


PER L'UNIVERSO SIAMO SOLO UNA PICCOLA SUA PARTE.


IL PROBLEMA E' CHE DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA, COME PICCOLI UNIVERSI, QUELLO CHE VEDIAMO E VIVIAMO STA SOTTO DI NOI, MA NOI LO VOGLIAMO VEDERE PER FORZA COME QUALCOSA DI GRANDE.


DI NON SUPERABILE.


L'UNIVERSO NON VEDE IL NOSTRO SOLE, SEPPUR, PER NOI, IMMENSO COME PIU' GRANDE.


CIO' CHE STA SOTTO DI NOI E' POSSIBILMENTE MODIFICABILE, PER I SOLI E GALASSIE FACCIAMO FARE AD ALTRI.


SPERO PERCIO' CHE IL TUO MOTORE SPIRITUALE, E QUELLO DI COLORO CHE SOFFRONO, SIA GIA' AVVIATO, O CHE CON QUESTO SCRITTO SI POSSA INIZIARE LA CARBURAZIONE, PER PARTIRE, ALFINE.

SE NO A CHE PRO IL GESTO CHE SIAMO SOLITI CHIAMARE AMICIZIA, SE NON RIESCE E NON PUO' ESSERE CREATIVO.



IN SPIRITUALITA'

Pierre

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