giovedì 6 settembre 2012

... da LeG ...

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La carta di LeG


Grazie a tutti i soci e amici che, durante il mese d'agosto, ci hanno inviato i loro contributi per compilare le “priorità irrinunciabili” che LeG chiederà alle forze politiche di condividere. Alcuni, la maggioranza, suggeriscono i provvedimenti più urgenti da adottare in vista delle elezioni del 2013; altri propongono punti programmatici per il prossimo governo. Oltre ai commenti che potete leggere sul sito, stiamo elaborando una sintesi quelli arrivati via email. I suggerimenti e le proposte verranno discussi con gli organi direttivi dell’associazione: Comitato dei Garanti, Consiglio di presidenza e di direzione.

E a proposito di priorità, Tommaso, un ragazzo di 16 anni, manda una lettera accorata a Sandra Bonsanti. Sul vuoto politico con cui in particolare le giovani generazioni, comprese quelle dei “giovanissimi”, debbono oggi fare i conti. Ha ragione il presidente Zagrebelsky, scrive Tommaso, a dire che la politica ha perso due, tre generazioni. E, se proprio LeG non potesse presentare una propria lista alle prossime elezioni, che almeno si impegni a stilare una lista di obiettivi che in nome della società civile vengano perseguiti dal nuovo esecutivo. Anche per lui lavoreremo alla nostra carta.

Primarie e legge elettorale

Tutti matti per le primarie? Non proprio. Mentre persino Berlusconi, letti gli ultimi disastrosi sondaggi sulla sua ri-discesa in campo, sta pensando di indire consultazioni per il prossimo candidato premier, in casa Pd si sono accesi i fuochi poco amici contro Matteo Renzi. Eppure, sottolinea nel suo articolo Arturo Meli, ci sarebbe la necessità di una sfida seria, aperta, senza trucchi. C’è la crisi dell’euro. Ci sono le crisi industriali che minacciano migliaia di lavoratori. C’è da governare il mondo della flessibilità, il rischio d’impresa, la precarietà. C’è il grande campo dei diritti civili. Qui dovrebbero misurarsi le diverse opzioni. Il Pd non può rinchiudersi a riccio, in attesa della vittoria elettorale.



Il dibattito tra i partiti sulla legge elettorale, nonostante i continui annunci su svolte positive, è sempre al palo. Ma che almeno, scrive Sergio Romano sul Corriere, se proprio si dovesse tornare a votare con il Porcellum, non ci siano nelle liste persone impresentabili. Come LeG ha già chiesto nel suo comunicato “Nella legge elettorale da subito le norme sulla incandidabilità”.

La scuola di Poppi

Ancora pochissimi posti per la scuola estiva di LeG “Segreto, ipocrisia, menzogna e corruzione. La democrazia vilipesa”. Iscrizioni aperte fino al 9 settembre.


Associazione Libertà e Giustizia

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