domenica 30 giugno 2024
... Svizzera 2 Italia 0 ...
Capello durissimo con Spalletti: ma dove vuoi andare con una squadra senza gioco come questa?
BERLINO (Germania) - Una resa incondizionata, un’eliminazione amara e indigesta. L’Italia esce a testa bassa dagli Europei, e Fabio Capello non risparmia il ct Luciano Spalletti. “A livello tattico abbiamo cambiato ma senza vedere niente - evidenzia l’ex tecnico della Nazionale inglese a Sky Sport - ho visto una squadra sparpagliata per il campo. Spalletti aveva delle idee e pensava di giocare in un certo modo ma ha sopravvalutato la rosa in cui mancavano qualità e dinamismo. Ma voi pensate che questa Nazionale abbia delle qualità? ha chiosato Capello interpellando Fabio Caressa e Beppe Bergomi”.
L’ex tecnico di Milan, Roma e Real Madrid continua ad analizzare la partita persa contro gli elvetici. “Sul pressing non c’era movimento o tecnica per riprendere la palla - evidenzia Capello - tatticamente le abbiamo provate tutte ma non abbiamo visto niente. Andavano solo a comprimere degli spazi e basta. Non c’è la qualità. La squadra ha commesso troppi errori tattici, Fagioli stava lì come un pesce fuor d'acqua. Perché i giocatori non cambiavano mai il campo? Perché evidentemente non vedevano il gioco e quindi si limitavano al passaggio a sei, sette metri. Quando lasciamo il gioco ad una squadra che aggredisce e riparte come oggi e tu non recuperi, ma dove vuoi andare?’. (Fonte corrieredellosport.it) #EURO2024 #svizzeraitalia #disastro #eliminazione #capello #Spalletti #CorrieredelloSport #skysport
In fondo ci fa bene la disfatta calcistica.
Per anni abbiamo compensato la nostra mediocrità civile, politica ed economica con il calcio ad alti livelli e con vittorie memorabili.
Sommersi da enormi problemi, il calcio è stato per decenni il nostro principale strumento di rivalsa, di affermazione e prestigio.
Non a caso Churchill diceva che “l’Italia perde le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre”.
Ma anziché travasare l’eccellenza calcistica nella vita civile e politica, abbiamo travasato l’arte del vivere alla giornata, del rabberciare e del sopravvivere, alla mentalità calcistica, distruggendola.
Adesso non abbiamo più nemmeno l’alibi del calcio, e siamo costretti a guardare in faccia la nostra mediocrità, senza consolazioni.
Ci farà bene, se sapremo fare tesoro della nostra miseria.
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