Carlo Testa.
lunedì 24 giugno 2024
... Progetto Vanoli ...
Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, viene proposto questa mattina un approfondimento sull'idea di calcio di Paolo Vanoli: in primis la difesa a 3 visto che gli schemi preferiti del nuovo allenatore granata sono il 3-5-2 e il 3-4-2-1; in alternativa però ha giocato anche col 4-3-3 e il 4-4-2 come alternative di secondo piano. I dogmi di gioco di Vanoli sono poi riaggressione alta quando l'avversario è in possesso palla in zona difensiva e la propensione al gioco sugli esterni per dominare il gioco. L'allenatore, analizza per ore i filmati e i dati di molti campionati europei: li sfrutta per creare nuove situazioni di gioco e di allenamento.
Divora i big-data, consuma ore e ore di calcio alla televisione (con dosi abbondanti di estero), studia ogni nuovo fenomeno del calcio moderno da qualunque parte del mondo arrivi. E poi c’è il campo, dove emerge il tratto del perfezionista e sul quale la parola d’ordine è una sola: cultura del lavoro. Chi lo conosce racconta di lui come di "una persona e di un allenatore che non si accontenta mai". In continuo aggiornamento su tutto ciò che gli ruoti intorno. Al primo posto mette l’etica della fatica: nel senso di un tecnico che conosce un’unica strada per provare a migliorarsi, ovvero quella dell’applicazione. Non stacca mai Paolo Vanoli, a Venezia si erano abituati a vederlo arrivare per primo la mattina al campo e a salutarlo, alla sera, per ultimo . Vuole e dà il massimo, e in questo si riconosce l’esempio di allenatori come Sacchi e Conte, due dei suoi maestri di calcio insieme a Malesani, di cui è stato calciatore al Parma, e a Ventura, che lo volle nel 2016 assistente in Nazionale. La sua filosofia è improntata all’analisi di tutto ciò che di nuovo sta emergendo per sviluppare un calcio moderno e propositivo. Difesa a tre, non è un integralista, moduli adattabili: è quello che è stato capace di offrire il suo Venezia in B. Divertente, innovativo e concreto. persona di grande equilibrio, di personalità, riflessiva e decisionista. Uno che si fa ascoltare con autorevolezza, non necessariamente alzando la voce. Uno dei suoi cardini è l’esaltazione del concetto di gruppo. con la Figc ha esplorato il pianeta dei giovani, al Chelsea e all’Inter ha conosciuto i grandi palcoscenici, allo Spartak Mosca ha gestito la pressione di 80mila spettatori nella finale vinta in Coppa di Russia, a Venezia ha creato un progetto di nuovo vincente che ha attirato curiosità. Nel mondo di Vanoli ci sarà tanto da scoprire, ma ora, bisognerà vedere se il suo mondo si sposerà altrettanto bene anche sulla panca dello Stadio Grande Torino ma soprattutto tra le mura del Filadelfia dove i suoi nuovi tifosi lo stanno aspettando. E poi.. la campagna acquisti/cessioni… ma di questo ne parleremo strada facendo,, il tema è scottante e il clima non aiuta, pare sempre più autunno che non estate.
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