All'inizio del terzultimo mese dell'anno e conscio dei problemi di ogni tipo da affrontare, sono riuscito fortunosamente a contattare il "grande mago astrologo" Atron Ratuce, di vaga discendenza rumena, conosciuto per vie traverse e subito risultato simpatico, anche perché affetto da sfiga cronica, come il sottoscritto.
In breve, preso un appuntamento, lo raggiungo in un'imprecisata località della Val di Susa, -non la cito per una sua espressa richiesta di riservatezza- non prima di essermi imbattuto, rispettivamente, in due cantieri stradali con semaforo rosso fisso ed in una pattuglia della Polizia Stradale, particolarmente pignola ... là giunto, vengo introdotto in un alloggio piuttosto grande, ingombro di libri, senz altro bisognoso di uno straccio per la polvere ... qui il nostro uomo vive da solo, con l'unica compagnia di due gatti che egli chiama amorevolmente chico e chica, mi fa passare in uno studiolo, con al centro una scrivania occupata interamente da un computer, da un video e da una stampante, intorno ancora libri e libri, nessuna traccia di strumenti che facciano riferimento alla sua attività di mago ...
mi siedo alquanto dubbioso, su una sedia che egli stesso mi porta dalla cucina e comincio ad esporre il mio, anzi i miei casi ... lui mi osserva con uno sguardo tra il serio, l'ironico ed il divertito, poi, dopo qualche attimo di silenzio, incomincia a parlare ... " il mio caso è complesso, non si può risolvere così, su due piedi, richiede sicuramente uno studio ben ponderato" in breve rimaniamo intesi che mi telefonerà appena in possesso di qualche novità. Me ne torno a casa con la netta sensazione di aver fatto una delle mie solite cavolate, poi, tra me e me concludo, beh vedremo ...
* più luce! - ultime parole di Goethe morente - me ne sono indegnamente appropriato come augurio a me stesso di vedere finalmente quella luce in fondo al tunnel.
lunedì 1 ottobre 2012
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