
Quest’uomo si chiama Cory Booker, senatore democratico del New Jersey.
Ha appena tenuto il discorso più lungo della storia del Senato americano, parlando per oltre 25 ore consecutive contro Trump, contro Musk e la loro minaccia alle istituzioni americane.
Un modo dichiarato - e legittimo - per fare ostruzionismo alla maggioranza trumpiana in cui ha difeso a spada tratta i diritti civili, ha denunciato le politiche neocolonialiste di Trump, il piano di tagli di Musk al governo federale, la minaccia di cambiare addirittura le leggi per consentire un terzo mandato.
“Ci rendiamo conto di cosa sta succedendo? Questo è un momento morale. Non si tratta di destra o sinistra ma di giusto o sbagliato. Diamoci da fare, creiamo un po’ di caos”.
Stremato, ai repubblicani che lo invitavano a terminare, Booker ha dato una risposta che è già diventata un simbolo di resistenza:
“Non mi siedo”.
La fine del suo intervento è stata accolta con una standing ovation di (quasi) tutta l’aula.
Anche così si resiste al nuovo boss mondiale.
Grandioso.
Lorenzo Tosa
"Non mi siedo". Così ha risposto a chi gli chiedeva di fermare il suo ostruzionismo contro i repubblicani nel Senato americano. E non si è seduto, ed e intervenuto per 25 ore e 5 minuti consecutivi il senatore Cory Booker battendo così ogni record precedente.
Ha citato John Lewis che è stato uno dei "big six", i principali leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani tra gli anni Cinquanta e Sessanta fra cui Martin Luther King.
"Non abbiamo ottenuto i diritti civili perché Thurmond si è convinto. Ma perché John Lewis ha sanguinato per conquistarli". È anche on questo gesti eclatanti che entrano di diritto nella storia che ci si oppone alla deriva attuale!!!
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