di Redazione online
Con l’ingresso di Emma Muscat, in rappresentanza di Malta, è iniziata la cerimonia del Turquoise Carpet, alla Reggia di Venaria, che dà ufficialmente il via all’Eurovision Song Contest. Le quaranta delegazioni e gli artisti in gara sfilano sul tappeto turchese acclamati dal pubblico, che sventola le bandiere dei diversi Paesi. A condurre la cerimonia nei giardini della residenza sabauda alle porte di Torino, capolavoro dello Juvarra dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, sono Gabriele Corsi, Mario Acampa e Carolina Di Domenico.
Fra i favoriti delle ultime ore la Kalush Orchestra per l’Ucraina. «La mia canzone è un messaggio di amore verso se stessi e questo sarà anche il messaggio del mio prossimo album in uscita — spiega Emma Muscat —. Credo nella mia performance, mi avrebbe fatto piacere partecipare alla semifinale dove possono votare anche gli italiani, ma non partecipare non credo mi penalizzerà».
Grande attesa, fra il pubblico, per i tre artisti italiani in gara, Mahmood e Blanco per l’Italia e Achille Lauro per San Marino. E proprio Achille Lauro cavalcherà un toro meccanico. «Sono prontissimo», dice ai presentatori della cerimonia del Turquoise Carpet. Camicia rosa e smoking scuro, il cantante italiano partecipa alla manifestazione in rappresentanza di San Marino. «Dietro ogni performance c’è tantissimo lavoro — spiega intervistato dai presentatori della cerimonia, in diretta su RaiPlay —. Per preparare uno spettacolo servono professionisti e idee». «Sto ricevendo feedback positivi da tutta Europa», aggiunge il cantante, molto disponibile con il pubblico presente, tanto da concedersi ai suoi fan per video e selfie. E infine: «La Reggia di Venaria è bellissima, ci abiterei».
Mentre Achille Lauro parla a Venaria, su Rai 1 Mahmood e Blanco si collegano con Mara Venier a Domenica in. «Qui è bello — dicono — vogliamo conoscere gli altri concorrenti, abbiamo già incontrato Germania e Inghilterra..». E Mahmood aggiunge: «...Rompevamo le scatole a tutti, aprivamo le porte dei camerini per conoscerli!». E sulle prove raccontano: «Ieri ci hanno fatto cantare, abbiamo provato alle 8 di mattina...». E Blanco, scherzando: «L’importante è che non ci facciano cantare la mattina...». Maria Venier vuol sapere se c’è competizione tra i cantanti in gara: «No — risponde Blanco — qui sono tutti tranquilli e carini, ma oggi li conosceremo meglio perché c’è il buffet!». «Pensiamo sempre a mangiare...», aggiunge quindi Mahmood. «Cosa mangiate lì? Vi danno cose buone?», chiede quindi Mara. E Blanco: «Mmm... mangiamo schifezze... solo patatine, maionese e roba del genere...». Ed è a questo punto che Mahmood chiede il soccorso della presentatrice: «Mara, devi venire tu a cucinare, che sai fare bene l’amatriciana!».
Sulle note di Brividi, accompagnate da una vera ovazione del pubblico, tutti con il cellulare in mano a immortalare il momento, Mahmood e Blanco sono quindi scesi sul Turquoise Carpet dell’Eurovision Song Contest alla Reggia di Venaria. Sono loro, come di consuetudine, a chiudere la sfilata delle delegazioni in rappresentanza dell’Italia, paese ospitante della kermesse musicale. «È uscito il sole», le prime parole al loro arrivo accompagnato proprio da un sole tornato a splendere dopo un temporale. «Cantare live è una delle cose che mi piace di più — dice Blanco — è una super occasione e sono molto contento ci siano tanti altri Paesi che speriamo di conoscere».
«Guardo questo posto è mi sembra di essere in un sogno, è un posto meraviglioso e anche gli italiani sono “so nice”». Così, invece, Michael Ben David, in rappresentanza di Israele: «Essere qui — spiega — è una bellissima esperienza e non vedo l’ora di salire sul palco più grande al mondo», ha aggiunto ricordando che «sei mesi fa facevo il cassiere in un supermercato, poi ho partecipato ad X Factor nel suo paese e ora sono qui, nel giro di sei mesi mi è cambiata la vita».
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