lunedì 12 agosto 2024

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🔴 LA MIA INTERVISTA A “LA STAMPA

” Sabato, dopo l'attacco di Israele a una scuola di Gaza, il presidente del M5S Giuseppe Conte è stato il primo a chiedere di richiamare l'ambasciatore italiano a Tel Aviv. «Per esprimere la coscienza collettiva di un Paese che non vuole assistere passivamente a questo ignobile sterminio», ribadisce in questa intervista, in cui si schiera anche contro l'attacco ucraino in Russia. E ragiona di alleanze, del rapporto con Beppe Grillo, del futuro del Movimento. ❓Partiamo dalla richiesta di richiamare l'ambasciatore da Israele: pensa che l'Italia da sola possa incidere in quello che sta succedendo? «Penso che limitarsi a chiedere il cessate il fuoco dinanzi a questo massacro quotidiano significhi complicità. Che diventa codardia nel momento in cui, nei passaggi all'Onu dove avremmo potuto esprimere ferma condanna, non l'abbiamo fatto. Meloni ha foga e passione per alzare la voce sul pugilato alle Olimpiadi, ma su quasi 40mila civili morti non ha parole e azioni da spendere. Mi vergogno di questo governo». ❓Non sarebbe necessaria un'azione dell'Europa? «L'Italia può iniziare intanto a riconoscere lo stato di Palestina e i provvedimenti della Corte di giustizia internazionale sulle condotte illegittime di Israele». ❓A proposito di Europa, ha definito legittimo l'attacco ucraino in territorio russo. Condivide? «Non sono d'accordo con questa improvvida dichiarazione della Ue: con questa azione non siamo più nella logica della difesa perché contribuisce attivamente all'escalation». ❓È d'accordo quindi col ministro Crosetto, che ha parlato di pace che si allontana... «Quando Crosetto si è lasciato sfuggire una verità banale, ha visto l'imbarazzo della sua maggioranza? L'uso di armi occidentali in territorio russo pone ancora di più il tema del rispetto dell'articolo 11 della Costituzione e fa emergere il vulnus di questa guerra: non c'è volontà di investire nei negoziati di pace». ❓Da parte di chi? «Io ho condannato e condanno l'invasione russa, ma nel 2022 c'era già una concreta proposta di accordo per la pace che è stato fatto saltare. E in questi mesi in cui sembravano aprirsi spiragli per i negoziati, sia le scelte del governo dell'Ucraina - che viene rifornita con le nostre armi - che il governo italiano e la comunità internazionale stanno affossando ogni possibilità di pace». ❓Non pensa che il primo a non voler negoziare sia Putin? «Questo è il sofisma con cui il mainstream della propaganda occidentale ha cercato di giustificare il mancato investimento nella ricerca della pace. Ti siedi a un tavolo e verifichi chi vuole la pace e chi no e a quali condizioni: se non l'hai fatto, come dicono i filosofi si tratta di una "petizione di principio"». ❓Non è facile nemmeno sedersi a un tavolo con Putin. «Non ho mai detto che sia una passeggiata, ma l'Europa è nata per fare sforzi sovrumani per la pace. Non tradiamone i principi». ❓Deduco che sia ancora più convinto di non inviare armi a Kiev. «È evidente che se avessimo da subito investito in una svolta negoziale oggi avremmo il conflitto risolto o comunque una concreta alternativa a portata di mano». ❓Sulla politica estera resta una distanza abissale con gli alleati del Pd: l'ex ministro Guerini ha definito legittimo l'attacco di Kiev. E sul richiamo dell'ambasciatore in Israele non vi hanno seguito. «Intanto guardiamo alle enormi divisioni del governo Meloni. Sicuramente dovremo chiarire le linee di indirizzo di politica estera, che non possono essere acquiescenti rispetto alle direttive militari della Nato. L'Italia deve far valere i propri valori costituzionali, confrontandosi con i nostri alleati e non eseguendo il compitino in silenzio. E la visione dell'Europa non può essere ancillare rispetto a Washington». ❓È possibile un punto di caduta tra la vostra linea e quella dei dem? «Non può essere una escalation militare né generici appelli, invocando la benevolenza del governo Netanyahu. Dobbiamo proporre una vera alternativa alle politiche di Meloni, altrimenti cosa cambia?». ❓Resta convinto che serva un'alleanza alternativa alle destre? «Il M5S è concentrato con tutte le sue energie a elaborare un progetto alternativo a questo governo, al punto da aver avviato un processo costituente». ❓Matteo Renzi farà parte di questo progetto alternativo? «Il nostro dna ci spinge a costruire questo progetto con la massima lealtà e spirito autenticamente unitario. Proprio per questo sarà impossibile offrire spazio a chi, negli anni, non ha mai mostrato vocazione unitaria ma solo capacità demolitoria e ricattatoria». ❓Insomma, non si fida di Renzi... «Assolutamente no, e non è una questione personale. Non mi posso fidare di chi da tempo più che politica fa affari in giro per il mondo. La somma aritmetica poi non funziona: persone così invise portano qualche voto e ne tolgono molti di più». ❓Dopo il risultato delle Europee, la leadership di questo progetto alternativo se l'è guadagnata Elly Schlein? «L'avevo detto in tempi non sospetti: non possono essere le Europee a determinare la leadership. C'è tempo per parlarne». ❓Nel vostro processo costituente potrà essere messa in discussione anche la collocazione nel campo progressista? «Gli iscritti potranno mettere in discussione tutto, altrimenti non sarebbe un processo costituente. Le scelte che abbiamo fin qui operato, come l'indirizzo politico, e anche la mia leadership». ❓Se dovessero decidere che il M5S non deve stare nel campo progressista, potrebbe decidere di farsi da parte? «Se all'esito del processo costituente l'assemblea degli iscritti dovesse votare un indirizzo incompatibile con il lavoro svolto finora, sarei il primo a trarne le immediate conseguenze». ❓Com'è il rapporto con Grillo? «Sono sempre stato rispettoso nel mio rapporto con lui, e ho sempre messo per primo l'interesse del Movimento». ❓Vi rivedrete a settembre prima dell'Assemblea? «Ci vedremo tutte le volte che è opportuno e necessario». ❓Undici ex parlamentari le hanno indirizzato una lettera di fuoco incolpandola del tracollo elettorale del M5S... «In questo momento siamo concentrati nel processo costituente, non ho interesse ad aprire dibattiti con esterni, chiunque essi siano. Ora apriamo un confronto con tutti gli iscritti e i simpatizzanti: mi interessano le loro idee e le loro scelte». ❓Lei è favorevole all'ipotesi di togliere il limite dei due mandati? «Non intendo condizionare un esperimento così radicale di democrazia partecipativa anticipando mie posizioni su singole questioni». ❓Che Movimento uscirà dalla costituente? «Un Movimento riossigenato, fresco di nuove energie, più determinato che mai a cambiare il Paese».

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