sabato 31 agosto 2024
... Venezia 0 Torino 1 ...
Paolo Vanoli commenta così la vittoria sul Venezia
Se partiamo dal presupposto che la squadra che abbiamo visto in queste prime giornate non è più forte di quella dello scorso anno (e sul capitolo mercato avremo tempo per scrivere), dobbiamo però ammettere che qualcosa è cambiato.
La concretezza, che ci era estremamente mancata nelle ultime stagioni, è ora una caratteristica che contraddistingue finora il Toro.
Quella di oggi non è stata una bella partita, molto fisica, combattuta fino all’ultimo e con qualche grosso spavento (nuova menzione per Vanja).
Alla fine però da un’azione originata da un calcio d’angolo (segnamocelo) esce il gol che non ti aspetti (o che non osi aspettarti).
Gol che ti fa portare a casa 3 punti contro una neopromossa (segniamoci anche questo) e ti fa stare, almeno per qualche ora, in testa alla classifica.
Sì, qualcosa è cambiato, il vanolismo comincia a dare i primi frutti.
P.S. mai sosta per le nazionali è stata meno opportuna di questa.
“Oggi voto basso che dobbiamo alzare, dobbiamo capire le difficoltà che abbiamo contro queste squadre. Non dobbiamo fare grandi prestazioni solo con le grandi squadre. Stasera faccio comunqe i complimenti ai ragazzi perché a volte anche con il DNA Del Torino si possono vincere le partite”.
Come mai oggi avete faticato di più?“La costruzione di una squadra, di una mentalità, ha bisogno di tempo, non basta un mese e mezzo. L’importante è il carattere della squadra. Le due punte hanno giocate da soli, a volte si aprivano tanto, più di una volta abbiamo attaccato pochissimo la profondità su palla libera. Sono tutti aspetti che dobbiamo migliorare. Dobbiamo essere più bravi anche a usare il nostro portiere. Contro l’Atalanta abbiamo fatto una grande prestazione e speso tantissimo, non avendo tanti cambi stasera abbiamo un po’ faticato”.
Si aspettava questo Coco?“Sul mercato finché abbiamo avuto tempo abbiamo lavorato. Da quando sono arrivato ho chiesto determinate caratteristiche al direttore. Saul si è presentato davvero bene in un campionato difficile. Ma anche Adams, poi gli altri ragazzi arrivati daranno una grande mano alla squadra”.
Ha imposto un obiettivo di gol a Ilic e Ricci?“Domenica Ilic ha fatto un gol bellissimo, oggi ha avuto una grande occasione. Il mio gioco passa molto alle mezzali. Mi piace attaccare e nell’attaccare pretendo molto da questi giocatori e dai quinti”.
venerdì 30 agosto 2024
... DAY/Z ...
Vietato criticare il ministro dell’istruzione! #segnatevelo
In un’Italia sempre più pericolosamente illiberale, accade che un professore minacciato dai nazisti come Christian Raimo sia stato appena sottoposto a una censura disciplinare da parte della Direzione scolastica regionale del Lazio.
La sua “colpa”?
Aver osato criticare il ministro dell’Istruzione Valditara con un post social.
“Un ministro dovrebbe difendere un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un approfondimento interno, e invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori”.
Tanto è bastato per una punizione a lui e un avviso a tutti gli altri.
In fondo, è esattamente questo il clima che si respira oggi in Italia, dove gli scrittori vengono censurati, gli intellettuali zittiti, i giornali intimiditi con querele spesso temerarie, i professori puniti solo per aver espresso, civilmente, una critica a un ministro.
A voi tutto questo non ricorda qualcosa?
Non è di solidarietà che ha bisogno Raimo, ha le spalle larghe.
Ha bisogno di colleghi e giornalisti che non abbiano timore di dire le stesse cose, di combattere questa deriva liberticida fascistoide, di metterci la voce, il corpo e le idee, anche rischiando qualcosa di proprio.
Esattamente come ha fatto lui.
- Lorenzo Tosa -
Consiglio a tutti prof di criticare il ministro. Tutti@tutti insieme. Vediamo se censurano tutti!
giovedì 29 agosto 2024
mercoledì 28 agosto 2024
martedì 27 agosto 2024
... DAY/W ...
Però: per una che definisce il salario minimo un raggiro ed il reddito di cittadinanza metadone di stato, non è’ male la vacanza che ha deciso di concedersi alla faccia di coloro che si tagliano gli stipendi per perseguire l’interesse collettivo! Non si tratta d’invidia ma semplicemente di una considerazione sobria mirata a riflettere ed a far riflettere sul fatto che la politica con Giorgia Meloni si sia trasformata da servizio alla nazione a servizio autoreferenziale che la autorizza ad ostentare possibilità che a normali cittadini sono precluse, per poter pagare profumati stipendi a politici che neppure sono in grado di evitare lo sconquasso dei conti pubblici o tagli a scuola e sanità. Eppure la Meloni si è’ presentata in campagna elettorale come fosse la panacea per tutti i mali italiani. Ed ecco che la diplomata alla scuola alberghiera presidente del consiglio è stata in vacanza in un resort pugliese di lusso esclusivamente riservato a lei, al suo staff ed alla sua famiglia, ad un costo giornaliero di 8000 euro a notte (6 camere a 1370 euro l’una)
In 10 giorni 80mila euro. Direi che sarebbe opportuno riflettere molto sul fatto che abbiamo permesso alla politica di divenire ciò che mai avrebbe dovuto diventare. Le scelte fanno la differenza. Riflettiamoci
lunedì 26 agosto 2024
... DAY/V ...
Gran bel Toro, più forte di Cairo
Ma questa Atalanta andrà lontano
Splendida partita delle due squadre: i granata hanno giocato con orgoglio per i tifosi e per Vanoli, senza peli sulla lingua nel criticare la cessione Bellanova. MIlinkovic Savic ha negato il 2-2 alla Dea parando il rigore di Pasalic al 97', però Gasperini ha già Retegui e Carnesecchi in gran forma. E non solo
Una partita splendida, giocata a viso aperto da due squadre coraggiose, pronte ad affrontarsi ribattendo l'una all'iniziativa dell'altra, colpo su colpo. Alla fine ha vinto il Toro, un gran bel Toro, il cui successo è stato custodito dalla prodezza di Milinkovic Savic al 97', quando ha parato il rigore a Pasalic, dopo che l'Atalanta aveva colpito la traversa con Retegui e il palo con De Ketelaere. Ma anche i granata, in precedenza, avevano esaltato la bravura di Carnesecchi, già in forma smagliante come Retegui, al terzo gol nelle prime due partite di campionato. Da un lato, la vittoria dei granata, nel nome dei tifosi e di Vanoli, schiena dritta, dignità e coraggio nel criticare alla vigilia la cessione Bellanova che ha scatenato la sacrosanta protesta di un popolo da diciannove anni stanco di vedere sistematicamente tradita la propria passione da una gestione che non sa che cosa sia la passione Toro. Dall'altro, una sconfitta maturata a causa dell'errore fatale dal dischetto che, tuttavia, ha confermato le molte cose buone notate a Lecce sul conto di un'Atalanta tuttora in fieri, ma con un organico da Champions; a Torino evidentemente competitiva, pur in campo senza Koopmeiners, Lookman, Kolasinac, Toloi, Scalvini, Scamacca e Bellanova, l'ultimo arrivato che debutterà venerdì a San Siro in casa dell'Inter. Oltre a Carnesecchi e a Retegui, note ancora positive sono venute da De Ketelaere; sensazioni corroboranti sono state offerte da Samardzic e Zaniolo, esordienti in nerazzurro nel finale, quando Palestra, 19 anni; Cassa, 18 anni e Manzoni, 19 anni, hanno confermato perché la Dea creda fortemente nel suo processo di italianizzazione, continuando a lanciare anche i giovani talenti del suo vivaio. Nel Toro ha brillato Adams: lo scozzese promette di essere uno dei protagonisti della stagione granata: l'intesa con Zapata funziona già benissimo, sorretta da Ilic e Ricci, vere anime del centrocampo. Venerdì a mezzanotte il mercato chiuderà: se Cairo non cederà altri pezzi da novanta, e, al contrario, darà a Vanoli i rinforzi richiesti, farà finalmente una cosa giusta. Anche se le proteste dei ventimila in marcia prima della partita, gli rimbomberanno nelle orecchie per molto tempo a venire. #TorinoAtalanta #toro #torinofc #ilic #adams #Retegui #pasalic #vanoli #gasperini #zaniolo #Samardzic
Xavier Iacobelli.
domenica 25 agosto 2024
sabato 24 agosto 2024
... DAY/T ...
TORO, CAIRO HA L' ARMA DEFINITIVA: "VOLETE FALLIRE?"
Portare i libri in tribunale e fallire per la seconda volta nella propria storia, questa è la grande paura dei tifosi granata, un bis di quanto capitato con Cimminelli e Romero.
Vuoi fallire? È sempre stato il leitmotiv di chi è dalla parte del Presidente Cairo, ripetuto da altre frasi di circostanza tipo "ti meriti Cimminelli". Nel frattempo il nostro bravo presidente ha dichiarato che nel Toro in 20 anni ci ha rimesso una vagonata di milioni, questo per giustificare le cessioni eccellenti di Buongiorno e Bellanova
Per quale motivo bisognerebbe avere paura di fallire? Eccovi una serie di motivi:
A causa del fallimento il Toro e i propri tifosi perderebbero in ordine sparso:
- Il Filadelfia (di proprietà)
- Lo stadio Grande Torino (di proprietà)
- il Museo al Filadelfia (di proprietà)
- il centro sportivo Robaldo (di proprietà)
- la nuova e scintillante sede (di proprietà)
- tutti i giovani del vivaio come Buongiorno
- una rosa importante di giocatori attaccatissimi alla maglia
- panino e birra in Serie A
Voi avete paura di un nuovo fallimento? Se il bravo e magnanimo imprenditore alessandrino decidesse di portare i libri in tribunale come la prendereste? Intanto secondo alcuni giornali Urbano Cairo potrebbe non essere presente domenica allo stadio, del resto la sua vacanza potrebbe non essere ancora finita.
BUGIE A FIN DI BENE!
Lo psicologo e ricercatore Kang Lee sostiene che mentire è normale, fa parte di un sano processo di crescita dei bambini, poiché per farlo occorre un grande sforzo intellettivo e chi ci riesce ha delle potenzialità importanti.
Urbano Cairo in 20 anni qualche bugia l'ha raccontata, a fin di bene...per aiutare i giovani tifosi a crescere, appare evidente.
Del resto noi adulti non facciamo che raccontare bugie ai più piccoli.
Da babbo natale a "se non mangi le verdure non crescerai in altezza", ma siamo convinti che le bugie raccontate da Cairo siano a fin di bene, sono "bugie bianche".
Questa tipologia di bugie servono a favorire l'autostima e hanno lo scopo di fare piacere e non urtare la sensibilità dei bambini.
"Ho preso il Toro per un atto d'amore, il 75% dei tifosi è con me, Buongiorno non è in vendita, Bellanova neanche, terremo i migliori".
Cairo non racconta solo bugie a fin di bene. Quando parla della crescita esponenziale di Vanja Milinkovic Savic si realizza una scottante verità. Cairo non lo ha mai ceduto e il giocatore non ha mai fatto pressioni per andarsene. Il forte portiere serbo è alla quinta stagione consecutiva da titolare inamovibile e non sembrano esserci possibilità di un suo addio alla maglia granata. Cairo vuole tenere i migliori, ricordate? Alla fine è una mezza verità
E allora la considerazione finale è che con tutte queste bugie a fin di bene Cairo ci tratta come se fossimo i suoi bambini. L'unico problema è che i bimbi dopo il diciottesimo anno di età diventano maggiorenni, cambiano le esigenze e iniziano ad essere ribelli e a staccarsi dai propri genitori. Dopo quasi 20 anni di gestione Cairo la tifoseria di bambini granata si accorgerà di essere diventata maggiorenne o accetterà questa eterna fanciullezza?
venerdì 23 agosto 2024
... DAY/S ...
Pasquale Bruno ha parlato con Toro.it della situazione granata, questo un riassunto delle sue parole.
“Le cessioni di giocatori importanti fanno sempre male. Fanno meno male se poi li rimpiazzi come fa l’Atalanta che vende tanto per poi diventare un modello. Vedremo, dai. La cosa che più mi dà fastidio è che Cairo pensi che il Toro sia suo: il Torino F.C. è di Cairo, i soldi sono suoi e fa quello che vuole, ma il Toro è di Pasquale Bruno, di Pulici, di Policano, del Grande Torino e dei tifosi sparsi nel mondo. Questo non bisogna dimenticarlo: il Toro non è suo”.
"Si vede che questa società non ha a cuore il passato. Cerca in tutti i modi di nasconderlo. Infatti mi è sembrata strana da parte loro la scelta di fare questa maglia. Forse si sono sbagliati. E’ ovvio che il passato faccia male, perché è un passato ingombrante, leggendario. Il Toro resterà sempre Toro, nonostante gli ultimi 20 anni di nulla”.
"Pensare ancora a Pasquale Bruno, a Policano. Noi siamo stati gli ultimi dopo il Grande Torino e il Toro di Radice a onorare veramente la maglia. Forse c’è stato qualche altro episodio. Però fa male quando una società non guarda indietro, perché se non guardi al passato non hai futuro”.
"Quello che più mi preoccupa è che ci sia gente che si vanta di arrivare decimo in un campionato il cui livello è imbarazzante. Questo bisogna dirlo. Il Toro gioca in un campionato dove, a parte qualche squadra forte, poi il resto è di una normalità assoluta. E fa ancora più rabbia pensando che il Toro non riesca a raggiungere l’Europa”.
"Cairo fa i suoi interessi. Io però colgo l’occasione per fare una preghiera. Visto che ha venduto Buongiorno e Bellanova e la gente è scontenta. Vuole fare felice la gente? Venda il Toro”.
giovedì 22 agosto 2024
mercoledì 21 agosto 2024
... DAY/Q ...
Finché ci sono io spolperò fino all'osso questo mio giocattolino, mi é stato regalato senza mettere un centesimo, in 19 anni ho fatto più serie B che Europa, posso contare su circa 40 milioni di paytv, su quasi 8 mila fedelissimi abbonati, su plus valenze annuali, su una curva alle mie dipendenze, sulla gestione degli introiti pubblicitari gestiti dalle mie aziende, sulla comunicazione dei massmedia asserviti, giornalisti che non mi farebbero mai domande scomode o farebbero mai le pulci sui miei comportamenti. Ho sempre fatto il contrario di quello dichiarato in TV, tanto le parole non contano nulla tanto é vero che mi chiedono autografi nel mentre racconto loro quello che vogliono sentirsi dire. Vendere? Mai pensato di cedere la gallina dalle uova d'oro, senza il Toro non sarei mai diventato quello che sono oggi, di certo essere l'editore di For Man o di PiùTv non mi avrebbe consentito gli affari che ho potuto fare scalando La7 o Rcs. Ora ho scatole cinesi dove debiti e crediti nella mia Holding mi consentono di prendere subito i crediti vantati nei confronti di TorinoFc e di posticipare quanto voglio i debiti verso la suddetta. So che a Torino gente come Pianelli o Sergio Rossi sono stati costretti a cedere alla piazza con me non potrá mai accadere loro non erano furbi come me io tra esperimenti sociali daspo a comando ho annichilito sul nascere ogni minima forma di protesta, ora vivo sugli altari di gente che mi teme e che con la paura addosso non griderebbero nemmeno una parolaccia. Resto il migliore e continuerò per la mia strada DIVIDE ET IMPERA.
martedì 20 agosto 2024
lunedì 19 agosto 2024
... DAY/O ...
Opinioni
Stefano Caroselli.
La vergognosa assenza del Governo Meloni alla cerimonia per la strage di Sant'Anna di Stazzema
di Renzo Parodi
13 agosto 2024
Con mia moglie Rosalba e il procuratore militare generale Marco De Paolis domenica 12 agosto sono salito a Sant’Anna di Stazzema, il borgo collinare in Versilia dove il 12 agosto 1944 – ottant’anni fa esatti – si consumò una delle più crudeli stragi di civili innocenti per mano dei soldati nazisti, le SS della XVIesima Panzerdivision Reichsfuehrer “Heinrich Himmler”.
Oltre 450 civili innocenti – la cifra è incerta, furono meno di 400 le vittime identificate – vennero crudelmente massacrate a colpi di fucile, con raffiche di mitragliatrici, e lanci di bombe a mano, uomini, donne e bambini (la più piccola, Anna Pardini aveva appena 20 giorni) bruciati vivi dai lanciafiamme come animali feroci.
Con mia enorme indignazione ho scoperto che nessun rappresentante del Governo Meloni era intervenuto alla commemorazione. Nessuno, proprio nessuno, a parte il prefetto di Lucca, la signora Scaduto, presente per dovere istituzionale.
Mi sono vergognato per il Governo assente ma non mi sono sorpreso. Me lo aspettavo. Con che faccia un Governo dichiaratamente di ultradestra e un partito zeppo nei suoi quadri dirigenti di nostalgici del fascismo (per non parlare della base) si sarebbe presentato a commemorare quella strage la cui matrice non è mai stata in dubbio, lo dico a scanso di equivoci pelosi.
Sulla piazza della chiesa della frazione di Sant’Anna, quella mattina di 80 anni fa, 140 fra anziani, vecchi e bambini, col parroco della frazione di Farnocchia, don Innocenzo Lazzeri, vennero abbattuti a raffiche di mitraglia dai soldati della Terza compagnia comandati dal tenente Gerhard Sommer.
I loro corpi furono dati alle fiamme accese con il legno delle panche della chiesa e quindi frettolosamente sepolti nell’illusione di coprire il massacro. Un modus operandi che ricorda sinistramente la strage in corso nella Striscia di Gaza per mano dell’esercito israeliano che dà la caccia agli assassini di Hamas senza curarsi di uccidere migliaia di civili palestinesi innocenti.
Nella loro orrenda operazione di pulizia etnica, i soldati delle SS furono assistiti da fascisti versiliesi che risalirono con loro, nottetempo, le pendici delle scoscese colline, indicando ai carnefici in uniforme il cammino fra i boschi.
Nessuno di costoro venne mai identificato e dunque neppure punito. Dieci ex militari colpevoli della strage viceversa vennero processati e condannati all’ergastolo nel 2004 dal tribunale militare di La Spezia, sentenza confermata nel 2009 dalla Corte di Cassazione e purtroppo non riconosciuta dalla magistratura tedesca di Stoccarda, che nel 2012 stabilì che non era stato possibile accertare le responsabilità individuali nel massacro. Non è così.
Grazie allo storico Carlo Gentile e al giornalista tedesco Udo Gumpel, la vicenda di Sant’Anna venne riportata all’attenzione del mondo. L’allora procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis (oggi al vertice della magistratura militare) consultando minuziosamente gli archivi militari tedeschi con l’aiuto del nucleo dei carabinieri bilingui guidati dal colonnello d’Elia, rilevò i nomi dei militari presenti a Sant’Anna quella lontana mattina.
Interrogando i pochi superstiti della strage e i loro congiunti, De Paolis riuscì ad individuare i responsabili materiali della carneficina e a portarli a giudizio.
Fu una straordinaria vicenda politico-storico-giudiziaria che in qualche modo riscattò la vergogna dell’armadio della vergogna, in cui quasi 700 files relativi alle stragi nazifasciste compiute in Italia durante l’occupazione tedesca, erano stati scientemente occultati in nome della rinnovata amicizia con la nuova Germania e soprattutto onde evitare che i crimini commessi dai militari italiani del Regio Esercito venissero perseguiti nei Balcani, dove anche i militari italiani si macchiarono di efferate crudeltà ai danni delle popolazioni civili estranee alla guerra.
Tardivamente, ma con assoluta certezza giuridica, venne resa giustizia alle vittime di Sant’Anna di Stazzema, ai pochi superstiti e ai loro cari. Nessuno dei militari condannati conobbe il carcere (la Germania non concede l’estradizione dei suoi cittadini e oggi sono tutti scomparsi).
L’operazione di sterminio dei civili a Sant’Anna era stata decisa per terrorizzare la popolazione di quella sperduta località dove peraltro avevano trovato rifugio molte famiglie del litorale versiliese, convinte di essersi messe al riparo dai rastrellamenti tedeschi.
Nessuna presenza di partigiani era stata segnalata nella zona da diversi giorni eppure quella strage venne condotta fino in fondo e senza scrupoli.
Bene ha fatto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio, a ricordare la complicità dei fascisti nell’appoggiare e favorire i nazisti nel realizzare il massacro dei civili nelle diverse frazioni del comune di Stazzema.
Male viceversa ha fatto il Governo a non inviare nessun rappresentante ufficiale, neppure un sottosegretario di seconda fila, alla commemorazione svoltasi oggi al cospetto di qualche migliaia di persone. È l’ennesima prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, della volontà dell’esecutivo Meloni di stendere il velo dell’oblio sulla stagione più tragica del Novecento italiano e attraverso il silenzio imposto alle istituzioni repubblicane, tentare di riabilitare l’infame operato dei fascisti della Repubblica di Salò, servi e complici dei carnefici nazisti.
Si calcola che i nazifascisti abbiamo trucidato circa 25mila civili durante i 20 mesi dell’occupazione militare dell’Italia del Nord.
A fine settembre si terrà la commemorazione dell’ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto Monte Sole (Bologna) in cui i soldati del maggiore Walter Reder (condannato nel 1951) uccisero quasi 800 residenti di quella zona dell’Appennino bolognese.
Il procuratore De Paolis aveva istruito a La Spezia anche il processo a carico di alcuni dei soldati responsabili di questa strage (e in verità di molte altre) ottenendo la loro condanna.
Alla cerimonia per Marzabotto prenderanno parte il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica Federale tedesca, Franz-Walter Steinmaier. Sono curioso di scoprire cosa si inventerà Giorgia Meloni per disertare in forma ufficiale anche quella commemorazione.
Semmai decidesse di intervenire – cosa che mi sentirei di escludere – con quale coraggio lei o chi la rappresentasse parlerebbe in difesa dei valori della Resistenza della Repubblica e della Costituzione esecrando i crimini commessi da fascisti e nazisti
Si può in politica mascherarsi nascondendo i propri autentici sentimenti, le proprie idee e inclinazioni, tuttavia alla lunga quello che veramente si è dentro, nel profondo delle proprie convinzioni, è destinato a venire a galla. Inesorabilmente.
domenica 18 agosto 2024
... MILAN 2 - TORINO 2 ...
Paolo Vanoli:“Quando vieni a Milano e fai una prestazione del genere e non riesci a portare a casa i tre punti un po’ di delusione c’è. Ma ai ragazzi ho detto di guardare il bicchiere mezzo pieno. I cambi sono stati costretti, dobbiamo essere più fluidi e continui ma anche i ragazzi non possono dimenticare il lavoro di tre anni e nelle difficoltà si vanno un po’ a rifugiare in quel lavoro. Ma stasera hanno messo un bel tassello per il futuro”.
“Il recupero? Speriamo di meno ma non iniziamo con le polemiche, siamo alla prima giornata”.
Giocate diversamente dall’anno scorso
“Ho ereditato un gruppo con una cultura del lavoro importante ma le idee di gioco sono diversi sia in fase difensiva che offensiva. A me piace difendere con la palla tra i piedi, a tratti l’abbiamo fatto anche se siamo stati un po’ lenti”.
Sei contento dei nuovi e cosa ti aspetti dal mercato?
“Dei nuovi sono molto contento perché sono giocatori funzionali. Saul ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, Adams arricchisce un parco di attaccanti dove oggi posso avere dei cambi importanti. Abbiamo preso Borna Sosa che oggi si è allenato per la prima volta, abbiamo aggiunto un po’ più di qualità sui quinti che è il reparto di cui avevamo bisogno. Sicuramente è una rosa incompleta, come hanno detto anche il presidente e il ds. Ho detto solo che preferisco avere pazienza e prendere giocatori mirati per il mio sistema di gioco”.
Come è stata la serata dell’esordio in A a San Siro?
“È stata quasi perfetta”
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