venerdì 4 novembre 2011

...da LeG...

I tre "No" di LeG


L’ora delle manovre, dei tessitori, delle trame e dei disegni in stile Prima Repubblica. Una nuova “tenebra del Paese” contro cui arriva la condanna di Libertà e Giustizia. Che in una nota firmata da Sandra Bonsanti, presidente dell’associazione, chiede alla classe politica impegnata nel superare il berlusconismo, “responsabilità, ma anche coerenza”. Per “voltare pagina, altrimenti se ne scriverebbe un’altra, ingloriosa e forse indecente”. La richiesta è stabilire “alcuni confini di decenza non superabili” in relazione ai prossimi passaggi parlamentari.

Niente manovre segrete in Parlamento, No a un governo tipo Letta-Bisignani, e No a elezioni con questa legge elettorale.

La crisi, intanto, preme. Che fare? Cominciamo dalle riforme utili e possibili. Bisogna studiare il modo di dare più credibilità alla giustizia civile; affrontare il grande e piccolo malaffare che soffoca i diritti, l'economia, il lavoro; liberare il paese dal peso della evasione fiscale.

LeG è pronta per la prossima scuola di formazione, a Perugia, dedicata ai temi della salute, della bioetica e ai loro incroci con la politica. C'è tempo fino a domenica per iscriversi.

Non dimenticate di tenere d'occhio le iniziative di LeG in tutti i circoli.



Associazione Libertà e Giustizia
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