mercoledì 25 novembre 2009

Riflessioni sul sistema dei partiti

In tutto il mondo, la gestione della Politica è affidata al sistema partitico, ad esempio negli U.S.A. le elezioni si concretizzano nel confronto tra il partito democratico ed il partito repubblicano, ognuno sostenuto dalle sue lobbies-

E’ proprio questo il punto: con il tempo, i partiti si sono trasformati in centri di potere, dominati dalle segreterie e dalle lobbies e si sono via via allontanati sempre di più dai reali bisogni della gente comune- da qui il disinteresse sempre più accentuato verso tutto ciò che riguarda la politica e la sua gestione.

Se è vero che in ogni caso spetta ai partiti, in quanto libere associazioni di cittadini, il governo della res publica, è ancor più vero che occorre agire con determinazione sulle regole interne di queste associazioni per permettere un reale coinvolgimento della massa elettorale, composta di iscritti ai partiti e non, ma anche e soprattutto da un numero considerevole di “invisibili”, persone che non possiedono un bagaglio culturale sufficiente per una scelta meditata, o, peggio ancora, afflitti da impellenti bisogni materiali, di fronte ai quali è vano parlare di democrazia e di partecipazione.

“Partecipazione”: è forse questa la parola chiave per scardinare questo sistema logoro ed inefficiente: si potrebbe, per esempio, estendere il sistema delle Primarie anche alla scelta dei candidati locali, sottraendola alle segreterie e costringendoli ad un più intenso rapporto con i loro rappresentati.

Dovrebbe poi esserci un' apertura maggiore dei partiti verso il bacino elettorale, con riunioni dedicate ad argomenti che possano risvegliare l’interesse anche di chi ha a che fare ogni giorno con problemi “vitali”

Rispetto ad un passato più o meno recente, oggi disponiamo di un nuovo formidabile mezzo di aggregazione e di confronto: nel “mare magnum” del web possono incontrarsi le opinioni ed i punti di vista di quella “maggioranza silenziosa” che oggi aspira ad un nuovo modello di democrazia.

1 commento:

  1. Renè
    visto che l'hai fatto tuo "sentendolo" puoi postarlo tu su chiaraequapolis.

    Su quello che scrivi mi trovo pienamente d'accordo e da questo tuo scritto navigare per mare più ampi di una politica chiara ed equa

    pierre

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