mercoledì 18 febbraio 2009

Promemoria elezioni San Giorio di Susa (2)

Faccio seguito al precedente promemoria, confermando la necessità di presentarsi alle assemblee pubbliche con una base di programma già concordata, da ampliare con il contributo dei partecipanti alle riunioni, i quali dovranno essere rappresentanti delle varie componenti sociali del paese: commercianti, artigiani, pensionati, casalinghe, etc.
Qui di seguito elenco per ognuno dei cinque punti del programma, alcune considerazioni e suggerimenti:

ACQUA: Decisa presa di posizione contro l'affidamento alla SMAT della gestione acqua: a questo proposito è in preparazione un volantino da distribuire alla popolazione di San Giorio per renderla edotta della situazione.

ENERGIA: Controllo stretto degli atti amministrativi relativi alla vendita alla Società Taurasia del sito industriale ex ROZ- Ricerca di fonti alternative: fotovoltaico, biomasse etc.

SVILUPPO: Bisogna pensare ad un modello alternativo: l'Era Industriale è ormai tramontata e le numerose chiusure di fabbriche che si verificano sul territorio sono come rintocchi di campane a morto per tutto un mondo ed uno stile di vita; la crisi finanziaria poi ha dato un'ulteriore mazzata, penalizzando in primis le classi più deboli.
Coltivazione e consumo di prodotti agricoli in loco- lavorazioni a km. zero- microcredito alle famiglie in difficoltà- banca del tempo- banca dell'esubero, e, non ultima, la ricerca di una rinnovata coesione sociale. in una parola: SOLIDARIETA', senza la quale resta vano ogni progetto di ripresa e riscatto sociale.

AMBIENTE: Questo punto è legato strettamente al tipo di sviluppo che si propone: le caratteristiche del paesaggio, le tradizioni. la cultura. possono diventare occasioni di crescita con un ritorno economico a beneficio della collettività: penso ad iniziative culturali e sportive gestite da cooperative- piccolo commercio ed artigianato.

TRASPORTI: Decisa, ma non sterile opposizione al TAV, anzi propositiva di piani alternativi:
rafforzamento delle attuali linee ferroviarie ed ottimizzazione dei servizi su gomma.

In buona sostanza la crisi che stiamo vivendo ci deve indurre a pensare ad un tipo di società diverso rispetto a quello in essere attualmente, non decrescita ma crescita alternativa e consapevole.

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