sabato 16 dicembre 2023
... Laura Betti ...
Ho conosciuto Pier Paolo nel ’57. Ci siamo subito fidanzati, poi sposati. Io sostenevo che sarei poi diventata il bastone della sua vecchiaia e, data la mia tendenza ai chili in più, lui sosteneva che sarei diventata la “palla” della sua vecchiaia È stata una specie di colpo di fulmine, un amore «immaginario». Alcuni nostri amici, come Elsa Morante, erano colpiti da una relazione come la nostra nella quale il sesso non aveva alcuna importanza. […] Avevamo poche cose in comune: una disperata vitalità e una canzone dal titolo "Amado mio" che aveva cantato Rita Hayworth in Gilda.
E un’altra cosa avevamo in comune: la disubbidienza. Eravamo una coppia tipica con i regolari problemi del ruolo. E se lo dico è per disubbidire a chi ha deciso che una coppia tipica non possa essere anche insolita. Lo dico per disubbidire a chiunque scheda gli omosessuali, le donne, gli handicappati stabilendo una volta per tutte che deve esistere una normalità, “quella normalità”, non tre, mille normalità. Era un rapporto uomo-donna nel senso tradizionale della parola. Molto conflittuale e molto bello.
Molto sofferto, ma stupendo per quello che io sono riuscita a dargli (e lui chiedeva molto, era veramente vorace) e per tutto quello che lui dava a me.
(Laura Betti)
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