Sedici anni fa la strage della ThyssenKrupp. Le famiglie: “Valeva così poco la vita dei nostri cari?”. Il sindaco Lo Russo: “La memoria sia monito per il lavoro sicuro”
Nella notte tra il 5 e 6 dicembre un devastante incendio nello stabilimento di corso Regina Margherita costò la vita a sette operai
"La memoria di quella che rimane una ferita profonda e dolorosa per la nostra città deve continuare a rimanere viva, monito e stimolo ad aumentare l'impegno per un lavoro finalmente sicuro, per tutte e tutti". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, nel giorno dell'anniversario del rogo della ThyssenKrupp della notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007.
"Sono passati sedici anni - ricorda - da quella notte terribile in cui persero la vita Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino. Portare avanti il ricordo delle vittime della tragedia della Thyssen è un dovere a cui non possiamo venire meno: lo dobbiamo - dice - alle vittime, alle loro famiglie e ai loro cari".
Alla cerimonia per l'anniversario del rogo della ThyssenKrupp, al cimitero Monumentale di Torino, hanno partecipato i familiari delle vittime: “Valeva così poco la vita dei nostri cari?". Un grido di dolore,che si rinnova anche per quella che definiscono "assenza di giustizia". "Una grande ingiustizia - dice Rosina Platì, la mamma di Giuseppe Demasi -. Morire lavorando è una terribile, enorme ingiustizia. Un Paese civile non abbandona i suoi figli, invece il nostro Paese non è riuscito a far rispettare una sentenza definitiva. La nostra pena, al contrario, non avrà mai fine". "Noi non dimentichiamo - aggiunge la sorella di Rosario Rodinò, Laura -. La bilancia della giustizia non è equilibrata. I nostri governanti ci dicano perché gli assassini di mio fratello e degli altri ragazzi non sono in galera". Alla cerimonia anche rappresentanti dell'associazione Il Mondo che Vorrei, nata dopo la strage di Viareggio, che sottolineano "il dolore delle famiglie non va in prescrizione". A rappresentare il Consiglio regionale la consigliera Alessandra Biletta. "Noi politici - dice - dobbiamo chiederci dove abbiamo fallito, perché questo è stato un fallimento della società, e da dove ripartire per garantire che la sicurezza sul lavoro e le norme siano rispettate". A parlare della Thyssen come della "tragedia di un'intera città, una pagina nera e drammatica dell'intera storia del mondo del lavoro", l'assessora comunale Chiara Foglietta. "Il ricordo - osserva - è indelebile ma la memoria va sempre alimentata affinché le morti non siano vane e dobbiamo adoperarci tutti affinché il rispetto della dignità dei lavoratori e lavoratrici non venga meno e affinché ci siano adeguati standard di sicurezza". Come ogni anno a ricordare gli ex compagni l'unico sopravvissuto della strage, Antonio Boccuzzi. "In 16 anni non è cambiato nulla - dice -, solo che si è chiuso l processo in modo ridicolo".
giovedì 7 dicembre 2023
... sedici anni fa ...
ThyssenKrupp di Torino, USB: assemblea per ricordare la tragedia, rilanciare la raccolta firme per l'introduzione del reato di Omicidio sul lavoro e organizzare le lotte
Torino, 07/12/2023 14:08
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