domenica 31 dicembre 2023
... il dopo partita ...
Juric: “Non si può prendere un gol così, non meritavamo di perdere”
Le parole di Ivan Juric al termine di Fiorentina-Torino, 18^ giornata che ha visto i granata perdere per 1-0
Ivan Juric ha parlato al termine di Fiorentina-Torino. Queste le sue parole a Dazn: “Penso che il primo tempo è stato eccellente a livello del gioco, ma devi fare gol. Abbiamo avuto tante occasioni per andare in vantaggio. Poi nel secondo tempo è stata una battaglia. Siamo mancati di cattiveria agonistica sul gol: non puoi prendere quel gol. Questa squadra è antifisica, è quella meno fisica che ho avuto negli ultimi 14 anni. Si tratta di pressione per rubare la palla, non di fisicità. Se vuoi andare su, non puoi avere questo atteggiamento su un cross lento come quello che ha portato al gol. La squadra è sempre stata giusta negli ultimi 2/3 mesi, ma non stiamo riuscendo a vincere questo tipo di gare. Tutti noi vogliamo fare qualcosa di più. Sia qui che a Bologna, hanno deciso delle leggerezze. Pellegri molto bene, ha bisogno di giocare. Voglio dargli tanto spazio, mi aspetto molto da lui. Anche il fatto che era arrabbiato dopo il cambio, vuol dire che ha voglia. Mi dispiace, ma ho la sensazione che abbiamo la possibilità di giocarcela con tutti”.
Juric in conferenza stampa
Juric ha poi risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa: ecco come ha analizzato il match.
Quali sono stati gli errori che hanno portato a questa sconfitta?
“Il neo è stato quello di non aver fatto gol, penso che raramente a Firenze si sia vista una squadra avversaria così. Sicuramente sul gol c’è stata pochissima cattiveria, era un cross innocuo e quel gol ha deciso una partita che non meritavamo di perdere”.
Dopo quel primo tempo la sconfitta è una punizione troppo severa?
“Siamo stati superiori per lunghi tratti, abbiamo messo in difficoltà la Fiorentina, però devi fare gol, abbiamo fatto gli ultimi passaggi ma poi abbiamo sbagliato, mentre la Fiorentina nel primo tempo a parte quell’errore di Tameze non aveva mai tirato. Loro buttavano avanti il pallone, l’hanno giustamente messa sulla cattiveria e hanno trovato il gol. La colpa è stata nostra”.
Soddisfatto dei giocatori entrati a gara in corso?
“No, secondo me sul gol dovevamo difendere meglio, era una cosa banale, è mancata la cattiveria, c’erano due giocatori freschi. In generale mi aspettavo di più, i cambi erano quasi obbligati”.
Ha parlato di qualità e di cattiveria, vede un gap di questo tipo tra il Toro e chi sta davanti?
“Voi avete fatto l’esempio di Miranchuk e di Brekalo, sono stati anche vostri pensieri…secondo me la squadra è giusta, viene qui a Firenze e fa benissimo, ci manca quel pezzo, quel pezzo è anche la qualità di un giocatore in area di rigore, anche nella propria. La sensazione è positiva su tante cose, ci sono idee e c’è gioco, ma manchiamo nei particolari. Bologna e Firenze sono due sconfitte non meritate, l’abbiamo regalata, poi i giocatori stanno dando il massimo”.
Come sta Vlasic?
“Ha preso una brutta botta, sembra solo una botta forte”.
sabato 30 dicembre 2023
... Fiorentina 1 Torino 0 ...
TORO TRANQUILLO, IL DECIMO POSTO È TUO, PER ORA....
Il Toro perde 1-0 a Firenze contro la Viola del nemico Commisso, ma tra le due squadre non c'è stata grande differenza e la squadra di casa ha segnato solo nel finale. I granata hanno giocato un secondo tempo sottotono e purtroppo non sono riusciti a trovare la via della rete in un campo difficile.
In ogni caso la classifica è buona, 24 punti e decimo posto in classifica, praticamente l'obiettivo stagione. Europa? Con la fine del decreto aiuti per la Serie A che senso avrebbe andarci?
Un tecnico valido, fa,.... fuoco con la legna che ha.....
Non insegue ad oltranza un gioco in modo integralista...che poi, non produce nulla....
Risultato.....ha giocatori, che non è riuscito a fare valere....
Troppo prevedibile....mai una invenzione...per sorprendere l'avversario....
Io, non sono tecnico....
Ma subire un gol ci può anche stare,....ma, il non riuscire a farne... è il problema più grande....
Sono tre anni che predichi il tuo gioco.... abbiamo avuto penso il numero più grande di trequartisti...sostituendoli di anno in anno.....
Ma, un po' di umiltà....
Sei in grado di metterti in discussione?.....
Noi tifosi, sinceramente, siamo stufi di vedere risultati come quelli di oggi e non solo.
venerdì 29 dicembre 2023
... V.H.E.MT ...
Combattete contro l'apologia della natalità fascista e cattolica. Se volete capire quanto l'essere umano sia una sciagura per questo pianeta dovete cercare di uscire dalla vostra specie e tentare di comprenderle tutte. Una diciottenne può trovare molto di meglio da fare che creare un altro consumatore delle risorse naturali.
#ibambinidelfuoco #comitatoperlorrorepubblico #VHEMT #movimentoperlestinzioneumanavolontaria #anticristianesimo
O SEI MAMMA O SEI UNA FALLITA!
E auguriamo buone feste anche a Lavinia Mennuni, la senatrice di Fratelli d'Italia che reputa la maternità “la massima aspirazione” delle donne ed anche firmataria della proposta sul presepe obbligatorio nelle scuole.
Ha dichiarato: “La mia mamma mi diceva sempre: ‘Ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia - io volevo fare la politica a 12 anni - tu hai l’opportunità di fare ciò che vuoi, ma non devi dimenticare che la tua prima aspirazione deve esser quella di essere mamma a tua volta’. Secondo me questa è una cosa che anche noi donne della mia generazione (di 46-47 anni), dobbiamo ricordare alle nostre figlie, sennò il rischio che si genera è che in nome di questa realizzazione professionale, che io auspico e che io trovo che sia giusta […], non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione. La vogliamo chiamare così? Perché io penso che sia una cosa bella, di mettere al mondo dei bambini che saranno i futuri italiani. […] Noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, la maternità a diventare di nuovo cool! Noi dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni, di 20 anni, vogliano sposarsi, che i ragazzi di 17, 18, 20 anni vogliano sposarsi e vogliamo mettere al mondo una famiglia”.
giovedì 28 dicembre 2023
mercoledì 27 dicembre 2023
... nostalgia! ...
27 DICEMBRE 1908
esce il CORRIERE dei PICCOLI
"C'era una volta il "Corrierino dei piccoli "
Il "Corriere dei Piccoli", anche noto come Corrierino o CdP, è stata la prima rivista settimanale di fumetti italiana, pubblicata dal 1908 al 1996 per oltre 4.500 numeri divisi in 88 annate.
Ha introdotto in Italia i fumetti statunitensi oltre a pubblicare autori italiani, presentando narratori e poeti di primo piano; l’editoriale del direttore nel primo numero della rivista è considerato il manifesto di fondazione del fumetto italiano.
La pubblicazione fu ideata dalla giornalista Paola Lombroso Carrara con intenti pedagogici, ponendosi come obiettivo la formazione e l'educazione dei giovani in maniera adatta all'età, alternando alle “storie illustrate a colori” articoli di divulgazione scientifica, di letteratura, racconti e narrativa di buona qualità.
La sua storia editoriale ha attraversato tutto il XX secolo seguendo e raccontando le trasformazioni della società italiana sia attraverso storie a fumetti e in prosa che con articoli giornalistici di autori come Dino Buzzati. Nel 1972 dalle sue pagine nacque il Corriere dei Ragazzi dedicato a lettori adolescenti.
Il "Corrierino", come fu soprannominato, negli anni sessanta arrivò a tirature di 700.000 copie.
Nella foto vediamo una pagina tratta,dal nº 49 del 9 Dicembre 1962, con tre filastrocche di #GianniRodari, con la filastrocca dell'abbonato,molto carina e un trafiletto con scritto quanto costa abbonarsi al "Corriere dei Piccoli"
Ho trascritto per voi una delle Filastrocche di questa pagina del "Corriere dei Piccoli"
Rivoluzione di Gianni Rodari
Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone.
La formica si fa generosa:
È una rivoluzione!
La nonna legge Rodari
martedì 26 dicembre 2023
lunedì 25 dicembre 2023
domenica 24 dicembre 2023
... il dopo partita ...
| FULL TIME
😐 Il #Torino si deve accontentare di un pareggio contro l’#Udinese. Il gran gol di #Ilic nei minuti finali salva i granata da una brutta beffa.
🔒 Partita chiusa fino ai dieci minuiti finali, dove prima segnano gli ospiti e poi la riprende il #Toro. I granata creano e giocano ma l’#Udinese si difende bene.
Il Toro la pareggia nel finale con @i.ilic14 una partita complicatissima.
La squadra di Juric con questa partita si porta in 8° posizione con 24 punti.
sabato 23 dicembre 2023
... Sol Invictus ...
A Roma era il Sol Invictus, altrove la nascita di Mitra, Horus, El Gabal o Helios: così si festeggiava il solstizio d'inverno prima che la Chiesa cattolica ci mettesse il suo marchio
A eccezione del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno, ricorrenze laiche per eccellenza, le festività del calendario in Italia sono tutte religiose. Molte lo sono diventate nel corso dei secoli, quando il cristianesimo prima e la Chiesa cattolica poi si sono appropriati di antiche feste e riti pagani come strumento per sradicare i culti politeisti preesistenti, evangelizzare le popolazioni, uniformare ed estendere il proprio potere.
Il Natale non fa eccezione, perché deriva dalla celebrazione del solstizio d’inverno, oggi convenzionalmente fissato il 21 dicembre. Il solstizio è il momento dell’anno cui corrisponde, a causa della posizione che il sole assume rispetto al piano equatoriale, la notte più lunga e il giorno più corto. Questo fenomeno nell’antichità veniva interpretato in chiave religiosa: il Sole, giunto al minimo della sua potenza, sembrava improvvisamente rinascere, riconquistava le tenebre e diventava invincibile. Ed ecco che in quei giorni i Romani festeggiavano il Sol invictus (Sole invincibile, appunto), gli Egiziani la nascita di Horus, gli Indopersiani quella di Mitra, i Siriani quella di El Gabal, i Greci quella di Helios. Ma l’elenco delle divinità celebrate nel mondo durante il solstizio d’inverno è lunghissimo, a indicare come il culto del dio Sole fosse radicato in tutte le civiltà.
Fu Aureliano il primo imperatore romano a istituire ufficialmente il 25 dicembre la festa del Sol Invictus, nel 274. Costantino poi, nel 330, trasformò la ricorrenza in celebrazione cristiana facendovi coincidere la nascita di Cristo, fino ad allora festeggiata in date diverse a seconda del luogo (ma più diffusamente il 6 gennaio, giorno dedicato in seguito all’Epifania). E fu sempre Costantino a cambiare nome all’ultimo giorno della settimana, che da dies solis (giorno del Sole, significato che ancora rimane nell’inglese sunday e nel tedesco sonntag) diventò dies domini (giorno del Signore).
Nonostante l’ufficializzazione della data di nascita di Cristo, il culto del dio Sole rimase ben radicato persino nelle popolazioni cristiane. Così scriveva nel 460 papa Leone Magno: «E’ così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella basilica di San Pietro, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana». Ci vollero la soppressione del culto di Mitra, le persecuzioni dei riti politeisti e i decreti di Giustiniano sulla chiusura dei templi pagani per far sì che il Natale si affermasse lentamente – e per editto – come festa cristiana in tutto l’Impero.
venerdì 22 dicembre 2023
giovedì 21 dicembre 2023
... Forza Nuova ...
Forza Nuova in una nota parla di “sentenza politica”: Però non hanno tutti i torti: ogni condanna che riguarda manifestazioni di violenza di matrice neofasciste ha una forte valenza politica. Anzi, di più: ha a che fare con la Costituzione.
Quelli che si offendono se vengono chiamati neofascisti ieri sono stati condannati a oltre 8 anni di reclusione per l’assalto alla sede della Cgil di Roma avvenuto durante una manifestazione contro il green pass del 9 ottobre di due anni fa e in aula ieri alla lettura della sentenza si sono levate urla (come “La gente come noi non molla mai” inno nelle manifestazioni no vax) ma anche braccia tese per fare i saluti romani fascisti. C’è anche chi tra familiari e amici degli imputati ha gridato “mò famo la guerra”.
La condanna riguarda l leader di Forza Nuova Roberto Fiore e quello che a lungo è stato il suo braccio destro, Giuliano Castellino. Con loro anche Luigi Aronica, ex Nar, organizzazione terroristica neofascista. Agli imputati venivano contestati, a vario titolo, il danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La sentenza, sottolinea il segretario della Cgil Maurizio Landini, “conferma che quell’azione non fu un semplice episodio di generica violenza di matrice fascista, bensì un vero e proprio assalto alla casa dei lavoratori e al sindacato che li rappresenta”.
Forza Nuova in una nota parla di “sentenza politica” e lamenta di essere bloccata alla corse per le prossime elezioni europee. Peccato che la formazione neofascista non compaia nemmeno nelle rilevazioni grazie alle sue percentuali che non sfiorano nemmeno l’1%. Però non hanno tutti i torti: ogni condanna che riguarda manifestazioni di violenza di matrice neofasciste ha una forte valenza politica. Anzi, di più: ha a che fare con la Costituzione.
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