sabato 30 settembre 2023
venerdì 29 settembre 2023
... un'altra vigilia ...
... domani mattina torneremo a Mattie e ci resteremo fino a giovedì prossimo ... ho nostalgia di quell'angolo di prato, conscio che potrei perderlo per sempre!
giovedì 28 settembre 2023
... il dopo partita ...
TORO LONTANO, LAZIO VECINO
[Edit Vitto 27.09.2023]
Timorosi di dover andare a combattere - sportivamente parlando - con la Lazio, in forte crisi di identità, abbiamo provato a capire a quale turn over avrebbe fatto ricorso la squadra di Sarri ma soprattutto chi Juric avrebbe posizionato come terminale offensivo tra Zapata e Sanabria.
Ecco che verso il termine dell'appuntamento con FRONTE del CAMPO è arrivata la sorpresa. E che sorpresa. La Lazio - che comprensibilmente voleva vincere - schierava la squadra titolare nonostante gli appuntamenti ravvicinati di campionato e coppa.
Il Toro invece, presentava davanti la coppia Sanabria/Zapata. I granata reggevano, ed era un piacere vedere le carezze di Sazanov - entrato al posto di Buongiorno infortunato - agli avversari. Esordio del truce georgiano ma Toro comprensibilmente meno tranquillo, anche per le indecisioni di Bellanova. Ripresa, il Toro calava. Irriconoscibile con troppi inguardabili. E la Lazio lo puniva con Vecino: uno a zero. Juric sostituiva Tameze e Zapata per Ilic e Radonijc, in attesa di magie. Invece niente: Toro in difficoltà e Lazio decisa a tenersi la vittoria. Sicuramente un secondo tempo meno bello. Cioè più brutto. Radonijc intermittente, Bellanova insufficiente. Al 71° partivano i cambi biancocelesti. E al 75° calava il sipario: dopo una straordinaria triangolazione Zaccagni si imbucava andando a depositare la palla in rete sotto gli occhi di Savic. Due a zero. Senza Buongiorno il Toro perdeva sicurezza e senza Zapata veniva a mancare la boa per la risalita della squadra. Cioè ritornava la squadra degli anni scorsi, non reattiva, leggera davanti e con gli stessi limiti e debolezze. Dentro Soppy e Pellegri, giusto fare giocare tutti per testare singoli e collettivo. Nel recupero rigore per il Toro, che verrà annullato al Var.
Ora piedi per terra. Si deve crescere. Con calma. Consci di ciò che siamo, di ciò che potremmo diventare con pazienza e applicazione. Un passo indietro dalla partita con la Roma, ma ha influito certamente l'infortunio a Buongiorno. La cosa importante adesso è che non sia nulla di grave.
... OH, SHIT ...
... l'incontro delle 15.00 con il Sig. Maraschi sembra sia stato fruttuoso: si parla di un nuovo prestito di Euro 15.000.- Se così fosse il nostro "buen retiro" è salvo!
MERDA, MERDA!! (dicono che porti fortuna!).
... Lazio 2 Torino 0 ...
TORO, SCONFITTA SALUTARE ALL'OLIMPICO, NON È TUTTO DA BUTTARE!
Questa sera a Roma si è visto un Toro a due facce, la prima buona nel corso del primo tempo, dove i ragazzi di Juric hanno risposto colpo su colpo alla squadra di Sarri, terminando il primo tempo in parità. Nel corso della ripresa e soprattutto dall'infortunio di Buongiorno in poi non c'è più stata partita e in campo si è vista solo la Lazio. Non è tutto da buttare quindi ed è una sconfitta che può offrire indicazioni importanti a Juric, tipo che la formazione con le due punte non è performante contro squadre così organizzate. Sconfitta salutare?
Deluso da un 2° tempo che ha visto il Toro cambiare faccia, temperamento e personalità per indossare la maschera dell'apatia e della sufficienza.
Senza Buongiorno e poi Zapata il
Torino Football Club perde due colonne insostituibili di cui è difficile fare a meno. Nota di demerito per i centrocampisti con più qualità, oggi come fantasmi che vagavano nel campo.
Fase difensiva da rivedere, gol presi da polli e bisognerà da subito ritrovare quell'entusiasmo che un punto in due partite può abbattere. Peccato, perché oggi si poteva uscire dall'Olimpico con un risultato positivo.
Testa al Verona con un unico obiettivo, VINCERE.
mercoledì 27 settembre 2023
martedì 26 settembre 2023
... un whatsapp ci salverà? ...
... il funzionario di Banca Sig.ra Francesca Gragnano mi ha fissato un appuntamento per giovedì 28/9 alle 15,00- mi ha accennato ad un nuovo finanziamento ... speriamo bene!!
lunedì 25 settembre 2023
... Torino 1 Roma ! ...
Buona prestazione, meritavamo di più.
Il gioco è ordinato e fluido.
Rodriguez e Buongiorno superlativi.
A centrocampo ottimo giro palla e filtro.
Dagli esterni molti cross in mezzo.
Zapata fa la differenza.
Juric coraggioso nel finale e premiato.
Dobbiamo essere soddisfatti!!!
FVCG!!! ❤️
P.s. Arbitro perfetto...
domenica 24 settembre 2023
sabato 23 settembre 2023
... Autunno ...
L'autunno 2023 inizia, astronomicamente parlando, sabato 23 settembre, alle 8:49 ora italiana, quando scocca l'ora dell'equinozio d'autunno. L'equinozio (dal latino aequinoctium, "notte uguale") è quel momento della rivoluzione terrestre in cui il Sole appare proprio sopra allo zenit per un osservatore situato all'equatore. In quest'occasione, che si ripete in autunno e in primavera, il dì dura quanto la notte: 12 ore. Ricordate? Per l'inizio della stagione più colorata dell'anno anche Google, nel 2021, ha ideato un Doodle animato sulla caduta delle foglie.
Scienza
Le quattro stagioni? Da un punto di vista biologico sono solo due
Il giorno in cui cade l'Equinozio d'autunno, il Sole sorge quasi esattamente ad est, e tramonta quasi esattamente ad ovest. E nei sei mesi seguenti, al Polo Nord inizierà una lunga notte (preceduta e seguita da una fase crepuscolare di transizione), e al Polo Sud un lungo giorno in cui il Sole non tramonterà sotto all'orizzonte: fenomeni, questi, che si concluderanno con l'equinozio di primavera.
UN GIORNO PER RIMETTERSI IN PARI. In pratica è come se ogni anno l'equinozio di primavera arrivasse con oltre sei ore di ritardo - un tempo che il nostro calendario non calcola - finché, ogni quattro anni, non interviene l'anno bisestile a rimettere a posto le cose, sincronizzando di nuovo anno siderale e calendario gregoriano e colmando gli ultimi quarti di giorno "persi" negli anni passati.
Ambiente
Perché il cambio di colore delle foglie ritarda ogni anno sempre di più?
UNA STORIA TORMENTATA. ll rapporto tra uomo e calendari ha sempre richiesto adattamenti e compromessi. Andavano ciclicamente aggiustati: nel 46 a. C. Giulio Cesare incaricò l'astronomo alessandrino Sisogene di rimettere in pari le date rispetto alle stagioni (l'equinozio primaverile cadeva… all'inizio dell'inverno). Si stabilì che il 46 a. C. avesse 445 giorni; il caos precedente era tale che quello fu detto ultimus annus confusionis. Sisogene definì un anno di 365 giorni, con un anno bisestile ogni 4: era il calendario giuliano.
L'ORIGINE DEI NOMI. Sotto Augusto furono apportate altre piccole modifiche: il 5° mese fu dedicato a Giulio Cesare (iulius, luglio) e il 6° Augusto lo dedicò a se stesso (augustus, agosto). L'anno iniziava a marzo: settembre, ottobre, novembre e dicembre sono così chiamati perché erano il 7°, l'8°, il 9° e il 10° mese dell'anno latino.
UNA NOTTE LUNGA 10 GIORNI. Il calendario giuliano fu riformato da papa Gregorio XIII (calendario gregoriano): dato che un anno effettivo dura 365 giorni + 5 ore e 48', nei secoli questo scarto aveva fatto cadere l'equinozio primaverile l'11 marzo, con un anticipo di 10 giorni. Per andare in pari fu presa una misura drastica: la gente si coricò la sera del 4 ottobre del 1582 e si risvegliò… il 15 ottobre.
Per raffinare la durata media dell'anno, poi, furono soppressi i bisestili degli anni centenari non multipli di 400 (il 2000 è stato bisestile, ma il 2100, il 2200 e il 2300 no).
venerdì 22 settembre 2023
... una vigilia mancata! ...
... domani mattina si doveva partire per Mattie ma un devastante attacco di virus simil-influenzale ci ha bloccato: vietato programmare!!
giovedì 21 settembre 2023
... un incoraggiamento! ...
... la mia speranza è di poter uscire dalla presente triste situazione in modo decente e, se possibile, con poco o punto dolore!
mercoledì 20 settembre 2023
... una riflessione! ...
Sei venuto nudo,
te ne andrai nudo.
Sei venuto senza niente
te ne andrai senza niente.
Allora da dove vengono così tanto odio, risentimento, invidia, egoismo e orgoglio?
Andremo tutti a mani vuote, abbiamo vinto tutte le cose materiali, abbiamo vinto qui e lasceremo tutto qui.
L'unica cosa che ti accompagnerà, che hai effettivamente guadagnato qui è l'amore che hai condiviso, la compassione che hai mostrato, la tua umiltà, la tua gratitudine, il tuo aiuto, la tua gentilezza.
Questa è l'eredità che lascerai qui e che tutti ricorderanno.
martedì 19 settembre 2023
... la parola che manca!! ...
LA PAROLA CHE MANCA: SCUSA
Oggi Meloni, in una Lampedusa al collasso, in piena emergenza e con gli sbarchi di migranti che raddoppiano, si è presentata ai cittadini dicendo “io ci metto la faccia".
Ma non erano queste le parole da pronunciare dopo un anno di fallimenti e di prese in giro.
Oggi le parole da pronunciare erano: “Vi chiedo scusa”.
Meloni avrebbe dovuto dire: vi chiedo scusa perché vi ho illuso prospettando la ricetta facile del “blocco navale” che io stessa sapevo irrealizzabile.
Vi chiedo scusa perché all’esito del Consiglio europeo del 29-30 giugno scorso vi avevo fatto credere che, grazie al mio intervento, c’era stata “una svolta totale” sulla gestione europea dell’immigrazione, mentre nessun reale passo avanti era stato compiuto.
Vi chiedo scusa perché vi ho illuso che il Memorandum concluso con la Tunisia a fine luglio scorso avrebbe impedito i flussi migratorii verso l’Italia mentre nessuna clausola di quel Memorandum può davvero garantirci questo risultato.
Vi chiedo scusa perché in sede europea ho sin qui agito ambiguamente, preferendo tutelare le mie amicizie politiche polacche e ungheresi anziché dare prevalenza ai nostri interessi nazionali ed europei.
Vi chiedo scusa perché anche dopo la grave tragedia di Cutro ho continuato a ricorrere agli slogan promettendovi che avrei rincorso i trafficanti lungo tutto il “globo terracqueo”.
Vi chiedo scusa, in definitiva, perché ho continuato sin qui, anche da Presidente del Consiglio, a fare comizi e propaganda trascurando gli impegni di trasparenza e responsabilità che vanno attuati quando si governa un Paese.
Purtroppo neppure oggi c’è stata una svolta nel segno delle scuse e dell’abbandono di gesti di propaganda e arroganza.
Peraltro il Governo sopraffatto dagli sbarchi si sta pericolosamente spaccando.
Da una parte Meloni, che ieri urlava all'Europa "è finita la pacchia", e oggi è costretta a implorare l'aiuto dell'Ue e a supplicare la Presidente Von der Leyen di accompagnarla a Lampedusa. Dall’altra Salvini, che si ritrova a Pontida con Marine Le Pen. La verità è che Meloni e Salvini sono più impegnati a soffiarsi gli elettori a destra che a trovare risposte alle urgenze delle persone. In mezzo alle loro liti restano i lampedusani che non ne possono più, così come tutti i cittadini italiani che non vedono mezza risposta ai problemi di tutti giorni, al carovita che morde anche il ceto medio.
Brigata Wagner, benzinai cattivi, complotti internazionali: sono bravissimi a inventare nemici, pessimi se si tratta di trovare soluzioni.
lunedì 18 settembre 2023
... Salernitana - Torino 0 a 3 ...
È UN TORO DA RIDERE, 0-3 A SALERNO, ARECHI ESPUGNATO, APOTEOSI CAIRO!!!
Fuochi d'artificio a Masio, Forte dei Marmi, Milano e soprattutto a Torino. Il Toro vince tre a zero a Salerno grazie a un Radonjic strepitoso (voluto da Cairo) e si invola a quota sette punti. La squadra di Juric è stata cinica e ha rischiato di prendere gol, ma Vanja è stato strepitoso e la fase offensiva ancora di più. È un Toro da ridere, le avversarie invece possono solo piangere.
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