sabato 2 gennaio 2021

... pensiero ...

Questo è un pensiero che mi accompagna da un po' di tempo in qua. Le miserie umane sono davvero poca cosa se ci si fermasse a pensare al fatto che poggiamo i piedi su un pianeta che costantemente viaggia su se stesso e attorno al sole con una velocità impressionante... il nostro modello di società ci conduce a pensare al nostro "particulare", al nostro ombelico, all'egoismo individuale, privandoci di quel sentimento di "maraviglia" verso l'universo che ci circonda e a quello che alberga intorno a noi e dentro di noi. Dei tempi della scuola ricordo l'impressione che mi fecero i pensieri di Pascale, quando parla dell'uomo sospeso tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. Un infinito che si espande, che è vivo: si tratti di pianeti o di quanti. Nel 2017 ho frequentato i corsi della Croce Rossa, e sono diventato operatore per le emergenze 118; ma quanto sono rimasto impressionato da quella infermiera (in pensione) che una sera, durante una lezione sul corpo umano (in particolare sul cuore), introducendo l'argomento, si emozionò, al punto di aver rotta la voce e le lacrime agli occhi. Era il suo modo per trasmettere quel senso di "maraviglia" nei confronti della bellezza, della complessità, della precisione, di un organismo che ha del "miracoloso". Non c'è religione che tenga, che abbia un senso, sopratutto quando discrimina e si impone come assoluta, se non aiuta a guardare all'esistenza con "maraviglia". Il mio migliore augurio per il nuovo anno è la capacità di "maravigliarsi" ancora, unico antidoto contro l'odio, le discriminazioni, e la violenza di ogni genere. Auguri. 

 Davide Amerio.

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