- in piena emergenza sanitaria la Provincia di Trento trova il tempo di dare la caccia ad una specie protetta e catturare l’orso M49 rinchiudendolo dietro ad un recinto elettrificato. M49 è abituato a spostarsi per chilometri durante il giorno, ora dovrà invece vivere prigioniero. Il Ministero dell’Ambiente ha più volte fatto notare che cattura e abbattimento non sono la soluzione. È ora di dire basta a questa follia!
In piena emergenza sanitaria il presidente, Maurizio Fugatti, ha tempo per dare la caccia a una specie protetta a livello europeo. Siamo alla totale follia. Mentre i cittadini sono chiamati al rigoroso rispetto delle ordinanze restrittive in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, la Provincia autonoma di Trento mobilita gli uomini del Corpo forestale del Trentino per catturare l’orso M49. Riportare il plantigrado nel centro del Casteller non è solo vergognoso ma sarebbe anche illegittimo visto che la condizione di benessere verrebbe meno. Come può un animale selvatico abituato a spostarsi anche in un raggio di 50 chilometri al giorno a sentirsi bene rinchiuso in un recinto elettrificato? È chiaro che si sta legittimando una sofferenza in violazione dell’art. 8 del Dpr 357/1997 che vieta la cattura di tali specie. Ricordiamo altresì che le deroghe sono competenza del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che in più riprese ha espresso la sua contrarietà. Pertanto l’ordine emanato da Fugatti è illegittimo. M49 deve tornare in libertà poiché non rappresenta una minaccia per l’uomo. È inaccettabile che un essere innocente venga imprigionato in un luogo incompatibile con le sue caratteristiche etologiche. Siamo davanti al reato di maltrattamento di animali ai sensi dell’art. 544-ter codice penale.
sabato 2 maggio 2020
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