Nuovo coronavirus 2019-nCoV: ultimi aggiornamenti
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Lotta alle infezioni
Approfondimenti
11/2/2020
La situazione è in rapida evoluzione: le informazioni potrebbero non essere allineate con i dati e le informazioni più recenti.
Il 31 dicembre 2019 le autorità cinesi hanno segnalato un focolaio di polmonite di cause sconosciute nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio 2020 la task-force cinese grazie alle tecnologie molecolari ha isolato l’agente eziologico: un nuovo ceppo di coronavirus, denominato 2019-nCoV, non identificato prima nell'uomo. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha identificato il nome provvisorio della malattia in "malattia respiratoria acuta 2019-nCoV". Il 30 gennaio 202 il Direttore generale dell’OMS ha dichiarato l’emergenza di sanità pubblica internazionale (Public Health Emergency of International Concern – PHEIC9: leggi lo statement sul sito dell’OMS.
L'11 e il 12 febbraio l’OMS riunirà un forum sulla ricerca e l'innovazione, con esperti da tutto il mondo per mobilitare l'azione internazionale ed identificare le principali carenze di conoscenza e le priorità di ricerca su vaccini e possibili terapie che contribuiscano al controllo del virus. Per maggiori info su tutti gli interventi e le azioni finora attivate dall'OMS per rispondere a livello globale nel modo più adeguato al focolaio di 2019-nCo, consulta il nostro articolo Nuovo coronavirus: interventi, raccomandazioni e guide dell'Organizzazione mondiale di sanità
Casi al 10 febbraio 2020 e valutazione del rischio
L'OMS riporta un aggiornamento della situazione al 10 febbraio nel Novel Coronavirus 2019-nCoV - Situation Report 21 - 10 February 2020: nei box di seguito i dati di sintesi.
Dati aggiornati in tempo quasi reale sono invece disponibili:
• Nella dashboard interattiva ideata dai ricercatori del Johns Hopkins Center for Systems Science and Engineering, con aggiornamenti almeno due volte al giorno sul numero dei casi distribuiti per paese, i decessi e le guarigioni: all'11 febbraio ore 10:00 queste sono 4187. I dati della mappa sono raccolti da più fonti: Organizzazione mondiale della sanità, Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Commissione nazionale per la salute della Repubblica popolare cinese e da Dingxiangyuan, un sito di social network per operatori sanitari che fornisce in tempo reale informazioni sui casi. La dashboard registra il numero dei casi, dei decessi e delle guarigioni. NOTA BENE: l'incrocio tra più fonti produce un numero di casi (confemati e di deceduti) maggiore delle singole fonti prese eventualmente in considerazione.
• Nella dashboard per il nuovo coronavirus 2019-nCoV rilasciata qualche giorno fa anche dall'OMS, con aggiornamenti nella giornata in corso, dove si possono trovare il numero di casi confermati a livello globale - compresi i casi in Cina per provincia, regioni e città - nonché i casi confermati al di fuori della Cina, suddivisi per paese.
Nessun nuovo paese ha segnalato casi del 2019-nCoV nelle ultime 96 ore. Dei 319 casi segnalati al di fuori dalla Cina, 16 sono stati rilevati asintomatici. Per quanto riguarda i rimanenti 303 casi, ci sono informazioni sulla data di insorgenza solo per 144 casi.
Aggiornamento sulla nave da crociera Diamond Princess. Le autorità sanitarie nazionali giapponesi forniscono aggiornamenti costanti all'OMS sulla situazione della nave da crociera, ferma nella baia di Yokohama, in Giappone. L'equipaggio e i passeggeri sono controllati e sottoposti al test per 2019-nCoV se si riscontrano segni o sintomi indicativi del 2019- malattia nCoV. Il periodo di quarantena terminerà il 19 febbraio. Sono in corso indagini epidemiologiche e ambientali. In base ad una nota dell'ANSA del 10 febbraio ore 13:04 i contagiati sarebbero saliti a 135. Tutti gli individui positivi al test sono sbarcati e ricoverati negli ospedali per malattie infettive nell'area di Yokohama. Ai contatti stretti dei passeggeri infetti viene chiesto di rimanere in quarantena per 14 giorni dall'ultimo contatto con un caso confermato. Quindi, il periodo di quarantena verrà esteso anche oltre il 19 febbraio, a seconda dei casi, per i contatti stretti di casi recentemente confermati.
Casi Europa. Al 10 febbraio, secondo fonte OMS, i casi confermati sono saliti a 39, con 2 nuovi casi, 1 in Spagna e 1 nel Regno Unito. I dettagli:
- 11 in Francia (5 con storia di viaggio in Cina, 6 con possibile/confermato contagio fuori dalla Cina)
- 1 in Finlandia (con storia di viaggio in Cina)
- 14 in Germania (2 con storia di viaggio in Cina, 12 con possibile/confermato contagio fuori dalla Cina)
- 3 in Italia (tutti con storia di viaggio in Cina)
- 2 nella Federazione Russa (con storia di viaggio in Cina)
- 2 in Spagna (1 nuovo, esposizione avvenuta in entrambi i casi fuori dalla Spagna)
- 1 in Svezia (con storia di viaggio in Cina)
- 4 nel Regno Unito (1 nuovo, 1 con storia di viaggio in Cina, 3 con possibile/confermato contagio fuori dalla Cina, di cui 2 fuori dal Regno Unito)
- 1 in Belgio (con storia di viaggio in Cina)
Casi Italia. All'11 febbraio i casi confermati rimangono 3: i 2 cittadini cinesi ed 1 dei nostri 56 connazionali rimpatriati da Wuhan, tutti e 3 i malati sono ricoverati già da alcuni giorni all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. La Direzione sanitaria dello Spallanzani rende noto che i due cittadini cinesi sono tuttora in terapia intensiva: le loro condizioni cliniche sono stabili e con parametri emodinamici invariati, il trattamento antivirale continua e la prognosi rimane riservata. Il cittadino italiano è invece in buone condizioni generali e senza febbre: anche lui continua la terapia antivirale.
Negativi al test sul coronavirus i due bambini di 4 e 8 anni, che erano tra i 56 italiani rimpatriati da Wuhan e che erano stati trasferiti a scopo precauzionale dalla Cecchignola allo Spallanzani di Roma con poche linee di febbre. La Direzione sanitaria dello Spallanzani ha reso noto ieri in serata che è risultato negativo anche il secondo test al coronavirus: è stato dunque predisposto il rientro alla Cecchignola per completare il periodo di sorveglianza.
Nel bollettino medico numero 11 – 10 febbraio 2020, la Direzione sanitaria dello Spallanzani rende noto che finora sono stati valutati 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 38 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi. 15 pazienti sono tutt’ora ricoverati allo Spallanzani: 3 sono i casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola); 10 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato; 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono ricoverati per altri motivi clinici.
La Direzione sanitaria dello Spallanzani conferma anche che continua la quarantena per le 20 persone che sono state contatti primari dei due coniugi cinesi attualmente ricoverati in terapia intensiva.
Epidemiologia dei casi. Il New England Journal of Medicine ha pubblicato un articolo sulle caratteristiche epidemiologiche nei primi 425 pazienti, che abbiamo sintetizzato sul nostro portale Infezioni Obiettivo Zero con l'articolo Polmonite da nuovo coronavirus 2019-nCoV: caratteristiche epidemiologiche nei primi 425 pazienti. Un articolo del New England Journal of Medicine
Letalità. (numero totale di decessi per una determinata malattia in rapporto al numero totale dei malati) Da un'analisi dei dati finora disponibili risulta che il nuovo coronavirus ha un tasso di letalità sensibilmente inferiore rispetto a quello osservato per altri coronavirus come SARS e MERS, anche se la sua contagiosità è maggiore. La popolazione più a rischio sono gli anziani, in particolare coloro che hanno un sistema immunitario indebolito a causa di comorbosità (compresenza di altre malattie), o precedenti interventi chirurgici. Le persone che contraggono l’infezione in Cina sono quelle che subiscono le peggiori conseguenze sanitarie. Le informazioni disponibili al momento permettono quindi di affermare che il nuovo coronavirus 2019-nCoV deve essere affrontato al pari di una “forte influenza”. Un'analisi più completa nel nostro approfondimento La letalità del nuovo coronavirus 2019-nCoV.
Coronavirus e superfici. Andando incontro ai dubbi della popolazione, legati anche allo studio tedesco che avrebbe individuato una possibilità di resistenza del nuovo coronavirus per 9 giorni sulle superfici e sugli oggetti, l'Istituto superiore di sanità (ISS) comunica che lo studio non deve creare allarme: questo elemento è ancora da dimostrare in quanto condotto su altri coronavirus e non su quello cinese. Per prevenire l'infezione l'ISS ricorda la fondamentale importanza di una corretta igiene delle superfici (con disinfettanti per superfici contenenti alcol - etanolo - oppure a base di cloro all’1% - candeggina) e delle mani (con acqua e sapone per almeno 20 secondi, oppure con un disinfettante per mani a base alcolica). Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi bisogna evitare di toccarli con le mani non lavate. Per maggio info leggi l'articolo dell'ISS Coronavirus, Rezza: la via di trasmissione principale non è da superfici.
martedì 11 febbraio 2020
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