mercoledì 1 maggio 2013
... da LeG ...
Il ricatto di Berlusconi: fermatelo!
Sarà molto difficile spiegare ai militanti in rivolta e agli elettori che si sentono traditi che questo governo valeva il sacrificio di un accordo con il Pdl. E mentre il nuovo dicastero a guida Enrico Letta riceve la fiducia quasi unanime del Parlamento (fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle, Sel e Fratelli d'Italia con la benevola astensione della Lega), il Cavaliere alza già il tiro, chiedendo l'abolizione totale dell'Imu, a differenza di quanto sostenuto in aula da Franceschini, che prevedeva solo una proroga della rata di giugno.
Ma il pressing di Berlusconi non si limita ai provvedimenti economici, tenta, il capo della destra, di avere mani libere sulle riforme istituzionali, avocando a sé la presidenza della “Convenzione”. Non soddisfatto dei colpi che ha già dato alla Costituzione negli anni dei suoi governi, l’obiettivo è quello di scardinare la democrazia parlamentare per trasformarla in quel presidenzialismo che solo Quagliarello, neo-ministro per le riforme costituzionali, ha sostenuto nel lavoro dei saggi chiamati da Napolitano. Libertà e Giustizia si rivolge al presidente Letta affinché respinga nettamente il ricatto di Berlusconi. Procedere su questa strada sarebbe tradire il giuramento che tutto il governo ha pronunciato al Quirinale.
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