La scorsa domenica un mio amico mi è venuto a trovare: portava con se un involucro rigido inequivocabile: una chitarra classica, anche di un certo valore: tempo fa gli avevo espresso un mio desiderio: imparare uno strumento: quale? mi aveva chiesto- mah pianoforte o chitarra- chitarra! - mio padre la sapeva suonare! Mi ha dato qualche dritta, e queste poche righe le ho trascritte su un quadernone che ho voluto intitolare: guitar book et autres choses: ho voluto lasciarmi una porta aperta- il quaderno può servire anche per altro- non fidandomi della mia buona volontà e della mia costanza.
E' forte, fortissima in questo periodo buio la tentazione di un riflusso verso il privato- chi ti nega un lavoro, chi è indifferente ai tuoi problemi e ti interpella solo quando gli serve il tuo voto, tende inevitabilmente a trasformarti in un guscio vuoto, in uno zombie in marcia verso la demenza senile: ed allora viva la chitarra con le sue corde di metallo, dure, ma il cui suono ti entra nell'anima, emozionandola e rappacificandola con il mondo!
E' forte, fortissima in questo periodo buio la tentazione di un riflusso verso il privato- chi ti nega un lavoro, chi è indifferente ai tuoi problemi e ti interpella solo quando gli serve il tuo voto, tende inevitabilmente a trasformarti in un guscio vuoto, in uno zombie in marcia verso la demenza senile: ed allora viva la chitarra con le sue corde di metallo, dure, ma il cui suono ti entra nell'anima, emozionandola e rappacificandola con il mondo!
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