martedì 28 aprile 2009

a Paolo Barnard -- precisazioni

Vorrei precisare due o tre punti che mi stanno a cuore:
La lettura del Suo sito mi è stata consigliata da un mio amico, con il quale stiamo lavorando a dei contatti con gruppi e singoli interessati a "prove di democrazia alternativa".
La mia precedente email è stata da me scritta "di getto", e me ne scuso, non avendo ancora letto le Sue conclusioni, con la decisione di non scrivere più sul sito.
Concordo con la Sua analisi: siamo un paese di pecoroni e di anarcoidi, sensibili agli interessi di parte e sordi al bene pubblico- e pur tuttavia secondo me vale la pena di tentare strade nuove, percorsi che ci portino fuori dalle secche in cui ci troviamo.
La Storia è anche evoluzione verso forme nuove di governo e di partecipazione, altrimenti perché avrebbero lottato e sarebbero morti personaggi come Danton, Marat, ed il mio preferito, Robespierre? - Senza citare vette eccelse, io penso sia dovere di tutti, e specialmente di chi è dotato di vista più acuta, scrutare l' orizzonte ed indicare la via agli altri naviganti.
Con rinnovata stima.

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