L'incendio negli Stati Uniti
La genesi della Giornata internazionale della donna risale ai primi anni del '900 ed è collegata essenzialmente a due avvenimenti storici. Il primo risale a un incendio che si verificò in una fabbrica di New York in cui erano impiegate principalmente donne. Le operaie stavano manifestando da giorni contro le condizioni di lavoro disumane alle quali erano costantemente sottoposte, quando i titolari della fabbrica decisero di chiuderle all'interno dello stabilimento. Ad oggi non sono ancora chiari i motivi ma, forse a causa di cortocircuito, scoppiò un incendio che uccise 134 lavoratrici (tra loro c'erano anche molte immigrate italiane).
Rivoluzione russa
Il secondo episodio decisivo è da individuare invece nella rivoluzione russa. Proprio l'8 marzo 1917, moltissime donne decisero di scendere in piazza per protestare contro lo zar. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
Detto ciò, è chiaro che l'istituzione di questa giornata è stata favorita da un clima particolarmente vivace e ricettivo sulla questione di genere portato avanti in quegli anni, in cui il cavallo di battaglia delle donne era soprattutto il diritto di voto.
Nel 1909 venne proposta dallo stesso Partito Socialista americano, motivo per cui fu celebrata il 23 febbraio di quell'anno. La prima volta che l'Italia decise di ricordare le lotte delle donne era il 12 marzo 1922. Fu poi l'intervento dell'Unione delle donne italiane nel 1944 che portò a scegliere la data dell'8 marzo, che verrà ufficializzata definitivamente nel 1975 dalle Nazioni Unite e accolta in tutto il mondo da marce e manifestazioni femministe.
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