... una testimonianza ...
NON chiamatelo DERBY : Tifo Torino da oltre 77 anni e tale rimarrò sino alla fine. Sono passato dal tifo di ragazzino per una squadra di campioni inarrivabili, che solo il destino ha vinto, a compagini che si sono sempre battute, spesso sopperendo alla inferiorità tecnica con la grinta e la voglia di dare tutto, per onorare la maglia “ granata” , che sentivano propria. E’ venuto un altro scudetto con un Toro di campioni e poi un lento ma inesorabile declino, fino a situazioni societarie disastrose. Poi una ventina di anni fa arrivò un imprenditore che si disse innamorato del Torino per motivi familiari e che promise di voler pensare in grande, per riportare il Torino in una posizione confacente al suo blasone. In tutto questo tempo le soddisfazioni sono state pochissime ( due anni con Ventura , la serata di Bilbao ed i 35 gol di Immobile e Cerci ) e le delusioni ricorrenti. Quando sarebbe bastato qualche buon innesto per renderci competitivi, sono stati invece ceduti i migliori e si è ripiombati nella mediocrità. Nello stesso periodo su 29 incontri con l’altra squadra cittadina, 1 sola vittoria, 5 pareggi e 23 sconfitte. Si continua a chiamarlo DERBY , ma impropriamente. I Derby che ricordo erano sofferenza, ansia per noi tifosi , consci però che i giocatori avrebbero dato tutto in campo per onorare la maglia che indossavano, Oggi , in tantissimi amici granata, leggo purtroppo due altri sentimenti : la RASSEGNAZIONE e la RABBIA , verso un risultato ma soprattutto verso un atteggiamento da parte di una specie di Armata Brancaleone che, tranne alcune eccezioni , non mostra ( ma probabilmente non può ) sentire quell’attaccamento alla maglia, che è sempre stata la nostra caratteristica. Continuerò ad amare i colori granata ed a seguire i risultati del Torino ( il Toro è morto da tempo purtroppo ) portando nel cuore il ricordo degli “ immortali “, dei Ferrini, Agroppi, Sala, Pulici , Graziani ecc… e di tutti i giocatori che si identificarono con i nostri colori. FVCG!
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