lunedì 13 giugno 2022

... VENTIPERCENTO!! ...

VENTIPERCENTO!! Siamo di fronte all'affluenza più bassa mai registrata per un referendum in Italia. E questa volta non ci provate a cercare colpevoli tra i cittadini distratti, o nelle temperature sopra la media. Questa volta i colpevoli cercateli tra le istituzioni, in particolare tra quelli che hanno detto a favore di telecamera che gli italiano NON POSSONO esprimersi sui temi civili come l'eutanasia e la cannabis. Non cercateli tra i quasi 2 milioni di firmatari (età media 29 anni) che contro ogni previsione un anno fa hanno lanciato un grido di partecipazione, raccogliendo firme anche sotto gli ombrelloni. Ma cercateli tra gli ultraottantenni che li hanno presi per i fondelli dall'alto dei loro scranni, perché alla democrazia preferiscono la gerontocrazia arbitraria e inappellabile. Oggi quello che dovrebbe essere il principale strumento di partecipazione democratica diretta previsto dalla Costituzione ha toccato il punto più basso, da cui difficilmente si riprenderà. Affossato proprio da quella Corte Costituzionale che dovrebbe promuoverne l'utilizzo e difenderne gli esiti. Oggi grazie a Giuliano Amato sappiamo che non è in grado di fare nessuna delle due cose. Domani spero che lo stesso Amato abbia la decenza di dimettersi di sua sponte o meglio ancora sotto la pressione della politica. Sarà forse il segnale che qualcosa potrebbe cambiare. Altrimenti torniamo ai Savoia che ci facciamo più bella figura. #AmatoDimettiti 

 Salvini, Renzi e Berlusconi hanno voluto usare i referendum per una vendetta contro la magistratura, ma alla fine sono stati sonoramente sconfitti. Sono però convinto che se gli italiani fossero stati chiamati a dire la loro su cannabis ed eutanasia legale avremmo assistito a tutta un'altra storia, e il quorum sarebbe stato più che alla portata. Lo strumento referendario ha sicuramente dei problemi che occorrerà affrontare, ma bisogna innanzitutto fare i conti con la delusione e la distanza dei cittadini dalla politica. Una delusione ancora più forte grazie al governo Draghi, che con il ddl concorrenza e non solo, assesta un duro colpo al referendum del 2011, quando gli italiani difesero l’acqua come bene comune.
 #SinistraItaliana #Referendum #Giustizia #12Giugno #Cannabis #Eutanasia #Salvini #Renzi #Berlusconi

Nessun commento:

Posta un commento