venerdì 22 settembre 2017

... fine mese ...

... fine mese anticipato sul blog ... domani si parte per il mare e ci si occupa del trasloco dei mobili in Avenue Aurelienne ... arrivederci ad Ottobre!

... you ...

... per te, Amore ...

... 1864 ...

Ancora quest'anno sarà Gioventura Piemontèisa a coordinare la commemorazione delle vittime delle giornate di sangue di Torino del 1864. L'appuntamento per tutti è alle 16 di domenica 24 Settembre 2017 sotto la lapide in Piazza San Carlo. All'epoca accadde che, alle civili proteste dei cittadini, i carabinieri, la polizia e l'esercito risposero sparando sulla folla, uccidendo 52 persone - fra le quali due donne e 34 ragazzi sotto i venticinque anni - e ferendone quasi duecento. I testimoni che rivelarono la realtà dei fatti vennero eliminati e diversi dimostranti arrestati furono successivamente deportati in Sudamerica e arruolati a forza per combattere e morire in Paraguay. Si trattò del culmine dell’attività antipiemontese del neonato stato italiano, che mirava a ridimensionare il Piemonte e a relegarlo a provincia periferica. Ormai da un trentennio i cittadini e le associazioni commemorano ogni anno quel raccapricciante eccidio di piazza, in risposta al tentativo di cancellarlo dalla memoria e per esigerne il ricordo e il rispetto. Nell'occasione, per ovviare in parte alla "damnatio memoriae" di questi anni, verrà chiesto il ripristino della stele commemorativa al Cimitero - misteriosamente scomparsa - e l'individuazione del luogo di sepoltura di quelle vittime dimenticate, non senza rinnovare la richiesta alle forze dell'ordine e all'esercito, che furono esecutori materiali di quella carneficina, di presentare le scuse ufficiali alla Città di Torino e ai Piemontesi. Tutta la popolazione, di qualsiasi idea politica, è invitata a partecipare e a non dimenticare. Per informazioni: giovpiem@yahoo.it - 339 2100604 ________________________________________ Torna quest'anno anche la commemorazione ufficiale del Comune di Torino, giovedì 21 Settembre alle 11 in piazza San Carlo sotto la lapide. Invitiamo tutti ad essere presenti anche in questa occasione. ________________________________________ DOCUMENTASSION - Milo Julini, Le “giornate di sangue” di Torino del 21 e 22 settembre 1864, considerate dal giurista Arturo Carlo Jemolo - Milo Julini, Le “giornate di sangue” di Torino del 21 e 22 settembre 1864, nel romanzo storico “La città forte” di Dora Melegari - 1864: il massacro dei Piemontesi ad opera degli italiani | Le giornate di sangue di Torino per il tramud

... Autunno ...

mercoledì 20 settembre 2017

... che giornata! ...

... giornata di caldo estivo, di traffico asfissiante per il nostro giro a Bussolino di Gassino: si trattava di fissare il menu del pranzo di nozze ... giornate concitate nella speranza di espletare tutte le incombenze per quella magnifica giornata ...

domenica 17 settembre 2017

... grazie! ...

... grazie colonnello Petrof ...

... Palio di Asti ...

... cinquantesimo anniversario del Palio di Asti e il "mio" Montechiaro d'Asti ancora una volta è presente ...

sabato 16 settembre 2017

... che settimana!! ...

... che settimana scoppiettante la prossima! Una corsa a coprire tutti gli impegni che ci separano dal gran giorno ...

martedì 12 settembre 2017

... due belle notizie ...

... oggi due belle notizie finalmente: fatto esame O.C.T. e la pressione degli occhi è a 14-15 (valore precedente 22-23) ... e poi mi è arrivata la pensione!! so' vecchio? NOOOOOOO!!!

lunedì 11 settembre 2017

sabato 9 settembre 2017

... emozione ...

... oggi ho inserito sulla nostra cassetta delle lettere la targhetta con i due nomi: FERRERO CURTA, sostituendola alla precedente con i nomi: RADIS FERRERO ... ho provato una vera emozione: un nuovo inizio, anche formale ...

... Irma ...

... un seguito di catastrofi naturali si abbatte sul pianeta ... ma sono proprio naturali? ...

... 19 anni fa ...

Nel Cilento trascorse parte dei suoi ultimi giorni di vita PISCIOTTA . Saranno state le distese azzurre e le verdi terre, o forse un tuffo dove l’acqua è più blu a far innamorare Lucio, ma non v’è alcun dubbio che la struttura turistica San Carlo, nella frazione di Caprioli, era diventata per lui un vero e proprio buen retiro. Nella tranquillità offerta dallo splendido angolo cilentano Battisti volle trascorrere qualche settimana – quando già le sue condizioni di salute non lasciavano presagire nulla di buono – prima di quel tristissimo 9 settembre 1998. Il cantante tornò così un’ultima volta nel luogo che spesso aveva scelto come meta di vacanza. Non è mai stata fatta chiarezza sulla effettiva malattia di Battisti. Nel bollettino medico ufficiale si dichiarò che la morte era sopraggiunta in un “quadro clinico severo fin dall’esordio”; molti parlarono di un linfoma maligno ai danni del fegato, altri di glomerulonefrite, una patologia infiammatoria dei reni. Quel che è certo è che la sua scomparsa, all’età di 55 anni, lasciò un vuoto non più colmabile nella musica italiana di cui era divenuto un gigante. Dopo gli esordi come autore e il sodalizio con Mogol, fu proprio grazie a quest’ultimo che si convinse a credere anche nelle proprie doti vocali e ad esordire come solista nel 1966 con il brano Adesso sì. Tra gli artisti che maggiormente beneficiarono del lavoro autoriale di Battisti-Mogol, ci furono sicuramente gli Equipe 84: quel 29 settembre rimane una delle date più fauste della storia musicale italiana. Ma la vera svolta arrivò per Lucio nel 1969: Un’avventura, Non è Francesca, Acqua Azzurra acqua chiara, Dieci ragazze, Mi ritorni in mente, 7:40 e il suo primo album, Lucio Battisti, furono tutti successi di quell’anno, divenuti poi veri e propri pezzi da antologia, così come si conviene all’opera di un poeta. L’elenco di canzoni intramontabili, tuttavia, era destinato ad allungarsi. Tre generazioni sono, fin qui, cresciute con la musica di Battisti che continua ad essere oggetto di riletture e re-interpretazioni. La novità delle sue canzoni fu tutta in quella che qualche critico ha definito la “sprovincializzazione” della musica italiana diventata finalmente e veramente pop. Con Lucio Battisti la canzone italiana si allineò agli standard anglo-americani senza rinnegare, però, quel tratto melodico proprio del Bel Paese. Nella sua recente visita ad Agropoli, Mogol ha dichiarato che la forza delle canzoni di Battisti risiedeva nelle sue musiche, nell’originalità della cifra compositiva e della sua voce. Una musica nuova – dunque – fatta di accordi semplici ma di esecuzioni virtuose e sempre diverse, frutto di una costante volontà di rinnovamento. Oggi, a distanza di più di quarant’anni, la musica di Battisti sa ancora di fresco, come fiori rosa appena sbocciati; si riscopre ancora giovane, in un paio di bionde trecce; è ancora un canto libero capace di regalare emozioni. 

... SOPERGA 2017 ...

Dumìnica ch'a-i ven 10 dë Stèmber 2017 as fà memòria dla Festa Nassional dj'Ëstat ëd Savòja (Piemont, Savòja, Nissa, Valdosta) con ël tradissional badial Arneuv dij Vot ëd Soperga, a Turin a la Basìlica ‘d Soperga . Dimanche prochaîn 10 Septembre 2017 l'on se souvient de la Fête Nationale des Etats de Savoie (Piémont, Savoie, Nice, Vallée d'Aoste) avec le traditionnel solennel Renouveau des Vœux de Supergue, à Turin à la Basilique de Supergue I soma tùit anvità Tout le monde y est invité Link a le selebrassion ëd saba 9 a la Venerìa Real (Castél ëd La Mandria e Autsan) e programa detajà dla dumìnica / Lien aux célébrations de samedi 9 à La Venérie Royale (Château de La Mandria et village d'Altessano) et programme détaillé du dimanche Link a j'inissiative colateraj - Lien aux initiatives collatérales Iv ciamoma 'd vorèj nunsié vòsta presensa con esatëssa, an particolar: - a la vìsita dj'apartament reaj ëd La Mandria 'd saba a 4 ore [€ 6,00] - a la marenda sinòira 'd saba a 7 ore [€ 15,00/18,00] - al disné 'd dumìnica a la Coperativa dël Mòro 'd San Mò [€ 18,00] pa pì an là 'd DOMAN, giòbia 7 dë Stèmber scrivend a: giovpiem@yahoo.it I soma a disposission për tuta anformassion ai nùmer 32 81 29 21 72 - 33 92 10 06 04 . Nous Vous demandons de confirmer votre participation particulièrement: - pour la visite aux appartements du roi à La Mandria samedi à 16h [€ 6,00] - à la marenda sinòira/dîner du samedi à 19h [€ 15,00/18,00] - pour loger la nuit chez l'hôtel des Servites de Marie près de la Basilique de Supergue 45€ la chambre / 65€ la chambre grand lit / 60€ la chambre à deux lits / 85€ la chambre à trois lits / 100€ la chambre à 4 lits. réductions pour les enfants (toutes avec salle de bain privée et petit déjeuner inclus) - au déjeuner piémontais de dimanche chez la Coperativa dël Mòro [€ 18,00] AU PLUS TARD JEUDI 7 SEPTEMBRE - écrire à : giovpiem@yahoo.it Pour tout renseignement: (+39) 32 81 29 21 72 - (+39) 33 92 10 06 04 Për tradission la sèira dël saba ant j'Ëstat ëd Savòja mincaùn a anvisca un lumin fòra dla fnestra e a lo lassa tuta la neuit. Pour tradition séculaire le samedi soir avant la fête chaque citoyen des Etats de Savoie expose une bougie allumée toute la nuit en dehors de sa fenêtre. Al piasì 'd vëddse! Au plaisir de Vous rencontrer!

martedì 5 settembre 2017

... Madre Teresa ...

... 20 anni fa si spegneva Madre Teresa di Calcutta ... a lei umilmente ci affidiamo perché ci aiuti a superare le difficoltà del nostro percorso.

domenica 3 settembre 2017

... giorni di fuoco ...

... ci aspettano giorni di fuoco, impegni a raffica, e su tutto tanta incertezza sulle cose da fare, ed il 7 ottobre ...

... 35 anni fa ...

Riina: "Così uccidemmo Dalla Chiesa. Morì al primo colpo" Le intercettazioni del superboss in carcere rivelano dettagli della strage avvenuta a Palermo esattamente 35 anni fa: "Eravamo setto o otto di quelli terribili". Ieri il racconto della cassaforte svuotata Riina: "Così uccidemmo Dalla Chiesa. Morì al primo colpo" (ansa) "Perciò appena è uscito lui con sua moglie ... lo abbiamo seguito a distanza ... tun ... tun ... (si porta la mano sinistra davanti la bocca come per indicare "lo abbiamo ucciso"). Potevo farlo là, per essere più spettacolare nell'albergo, però queste cose a me mi danno fastidio". Ecco dalla viva voce di Salvatore Riina la cronaca dell'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il prefetto che operò per appena 100 giorni a Palermo, prima di essere barbaramente trucidato a colpi di kalashnikov da un commando mafioso, la sera del 3 settembre 1982, esattamente 32 anni fa, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente Domenico Russo. E' Riina che parla nel carcere di Opera, dove è detenuto al regime col regime del 41 bis, con il suo compagno di passeggio, Alberto Lorusso. E' il 4 settembre del 2013 e il boss è video intercettato: tutte le conversazioni sono state depositate dall'accusa al processo per la trattativa Stato-mafia. Riina appare sprezzante, irriverente, parla del prefetto Dalla Chiesa senza alcun rispetto: "questo era ubriaco o era un folle. Riina prosegue: "Minchia, allora ... deve venire... va bene. L'indomani gli ho detto: Pino, Pino (..ruota l'indice ed il medio della mano sinistra - annotano gli investigatori della Dia nella trascrizione - alludendo verosimilmente ad un suo ordine di attivarsi per un omicidio) prepariamo armi, prepariamo tutte cose". E poi ecco i dettagli, crudi sull'omicidio: "A primo colpo, a primo colpo abbiamo fatto... eravamo qualche sette, otto... di quelli terribili... eravamo terribili... L'A112 ... 0 uno, due tre erano appresso... eh... l'abbiamo ammazzato; Nel frattempo... altri due o tre ... ... lui era morto ma pure che era morto gli abbiamo sparato... là dove stava, appena è uscito fa ... ta ... ta .. , ta ... ed è morto". Il boss afferma che lui conosceva il generale, in servizio a Corleone quando era ancora un giovane tenente dell'Arma. E proprio in virtù di ciò, nella logica di Riina, il generale-prefetto avrebbe dovuto rifiutarsi di tornare in Sicilia con pieni poteri: "Questo qua cominciò da Corleone. L'hanno fatto tenente a Corleone, nella caserma di Corleone... E Corleone lo sdisossò". Infine il capomafia accenna a Rita Dalla Chiesa: "Certe volte rido con la figlia, la figlia ... questa ha pure ... Canale 5, questa è appassionata con suo padre. Mischina ha fatto sempre bile con questo suo padre, minchia". Ieri Riina aveva parlato del mistero della cassaforte di Villa Pajno trovata vuota. "Questo Dalla Chiesa ci sono andati a trovarlo e gli hanno aperto la cassaforte e gli hanno tolto la chiave. I documenti dalla cassaforte e glieli hanno fottuti". "Minchia il figlio faceva ... il folle. Perchè dice c'erano cose scritte", continua Riina nella conversazione intercettata a Opera il 29 agosto del 2013 e finita agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia. "Ma pure a Dalla Chiesa gli hanno portato i documenti dalla cassaforte?", chiede Lorusso."Sì, sì - risponde il boss che poi accenna alla cassaforte del suo ultimo covo, sostenendo che fosse priva di documenti - Li tenevo in testa". "Loro - continua, tornando a Dalla Chiesa - quando fu di questo ... di Dalla Chiesa ... gliel 'hanno fatta, minchia, gliel'hanno aperta, gliel'hanno aperta la cassaforte ... tutte cose gli hanno preso". "Riina sostiene che la cassaforte di mio padre è stata svuotata dopo il suo omicidio? Beh, non abbiamo bisogno della conferma del boss. Noi lo diciamo da 32 anni..." ha detto Nando Dalla Chiesa, figlio del generale, commentando le nuove intercettazioni. "Lo abbiamo detto pure nel processo - dice ancora Nando Dalla Chiesa - E' una cosa plateale". "La mattina dopo l'omicidio andammo a casa di mio padre e la cassaforte era chiusa. Chiedemmo ai collaboratori domestici e poi guardammo nel mobiletto. Ma c'erano solo cassetti vuoti....". "La settimana dopo tornammo e nel cassetto spuntò una chiave su cui c'era scritto 'cassaforte'. L'abbiamo aperta ma c'era solo una scatola vuota".

venerdì 1 settembre 2017