Ciao Renè
spero sia arrivata la lettera, fammi sapere poi lunedì, e non ti demoralizzare, cerca le canzoni che ti danno gioia, ma anche persone che vivono ciò che tu vivi e che cercano un senso...
dei modi di vivere, di trovare risposte ai loro problemi, anche del lavoro.
Io sto cercando sempre un senso, attualmente sto leggendo diversi libri di riflessione religiosa, e visitando siti dei preti operai, e di Noi siamo chiesa ( molto interessante ), e siti che parlano comunque di ricerca spirituale.
Se e quandi ci si rivedrà te ne parlerò meglio, oppure ti farò una copia delle mie ultime medeitazioni. A presto.
Pierre
domenica 19 agosto 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Renè
RispondiEliminaappena puoi chiamami, per capire cosa devo fare stasera lascio il cellulare acceso
Pierre
Renè ti invio una prima riflessione sulla spiritualità, pensaci su e scrivi sul tuo blog cosa ne pensi. Fallo diventare un tuo cammino di riflessione sulla fede.
RispondiEliminaMerci beaucoup.
Pierre
**********************************************
IL MIO SENSO DI SPIRITUALITA'
Come già detto, in altri scritti, ho una concezione panteistica di Dio, (definita per riflessione), non antropomorfizzata, che non mi da un senso dell’esistere, una sicurezza nell’aldilà e nel giudizio sulle nostre azioni nella vita terrena, non considero che l’Universo abbia un suo scopo.
Con queste concezioni debbo trovare un senso dell’esistere, nel mentre che scrivo mi viene, di nuovo, in mente, e si rafforza, il concetto che una maggiore spiritualità e un senso dell’esistenza si possano trovare nel cambiare la propria vita reale, le proprie azioni e utilizzare le nuove esperienze come ulteriori strumenti di riflessione.
Le nuove azioni della vita, in un ambiente differente, possono portare, anche con le esperienze con altri ad ulteriori riflessioni.
Il nostro concetto di spiritualità deve misurarsi con le azioni della nostra vita.
Come può essere possibile un incontro con altri?
Penso prima di tutto, su di un’alta spiritualità!
Che si sia religiosi, panteisti, agnostici, animisti, feticisti, atei, newage etc…, si dovrebbe avere, sempre secondo me, un grande senso spirituale, che ci avvicina agli altri e al mondo, senza chiusure ne dogmi.
Nel mio caso, e penso anche per altri, il tema è poter trovare una Comunità di Base Aperta, dove si possa vivere in spiritualità, ricercare ed incontrarsi su ciò che unisce.
Tra le fisionomie spirituali, che ho elencato prima, vi sono alcune che credono in entità superiori, seppure in modo differente, una che si pone la domanda, ma non ha ancora formulata una risposta o pensa che non si possa darla, una che pensa, nettamente, che non esista Dio o qualsiasi altra entità superiore.
Ma tutte queste fisionomie possono trovarsi insieme, guardando alla spiritualità, nel rispetto per il prossimo, in un cammino di pace, di rispetto per l’ambiente, in un nuovo ecumenismo, aperto a tutti gli esseri spirituali.
Se non vi sono Comunità di Base aperte a tutti, anche in divenire, si tratta di far un percorso di creazione di questi luoghi e spazi, per una vita in comune, di persone con diverse concezioni della spiritualità, mantenendosi, comunque disponibili al dialogo con le Comunità, strettamente, confessionali.