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Isola, quest’anno fa cac...

Notizia del 4 marzo 2010 - 11:00

Una mega dissenteria ha stremato i naufraghi, già acciaccati dopo il volo dall'elicottero in 2 metri d’acqua. Busi minaccia il golpe (Siamo in una latrina), la Lecciso è in fermo immagine da giorni, il culturista biascica come Ozzy Osbourne. Esce Simone


di Sara Gambèro

Tra parolacce (di Busi), oscenità (di Busi), logorrea (di Busi) e minacce di abbandonare il gioco (Busi, se non si cambia spiaggia, Luca Ward se non può curare come si deve il suo colpo della strega, la Lecciso, se non le fanno spalmare l’olio sui capelli) la Rai sta seriamente meditando di spostare l’Isola dei Famosi della Ventura dalla prima serata a mezzanotte e dintorni, facendo un cambio strategico con Marzullo. Qui si rischia la censura ogni tre secondi, era più sobria e pacata l’edizione con Ceccherini, che è tutto dire. (E ieri sera, non paghi del carico da novanta di Busi, il comico toscano è apparso in collegamento, con tanto di rivisitazione della canzone di Pupo e Filiberto, dedicata a quella "gran topolona" di Simona)



A parte la scurrilità dello scrittore («Siamo sormontati da una cattedrale di diarrea») che almeno fa colore, mica come "quei quattro gatti morti lì dietro", ci si sono messi pure vomito e dissenteria a edulcorare il tutto. Una bella intossicazione alimentare, della serie: "Pure i naufraghi mangiano e vomitano fagioli" e via, il quadretto ameno è stato completato.

Tre ricoverati in ospedale : Aldo, Federico e Claudia Galanti, che ormai da pantera dell’Uruguay si è trasformata nel bradipo della Malesia (non parla più, si copre con tutoni e sembra la cugina ingenua di Arisa). Il dottore dell’Isola, che va e viene a qualunque ora del giorno e della notte, maledice il giorno in cui ha accettato l’incarico, rinunciando a un rave party a Guatemala City

La Ventura, che da quando è caduta la scorsa settimana, non fa che ripetere in loop "L’importante non è cadere, ma rialzarsi", un po' ride, un po' piange, un po' si incazza. Ovviamente con Busi. Che sarà pure scurrile e un tantino pesante con i compagni, ma almeno fa colore. Perché se fosse per Loredana Lecciso, in fermo immagine da una settimana, Luca Ward, che se chiudi gli occhi ti sembra di vedere Hugh Grant, Antonio Banderas e Russell Crowe messi insieme (che voce, ragazzi) ma ha lo sguardo di un condannato nel braccio della morte, la Galante di cui sopra, c’è più vita e movimento in un documentario sull’Antartide.

E chissà che non ci regalino qualche sopresa i non famosi. Forti del successo Carlo Capponi dello scorso anno, gli autori hanno pensato che o si faceva la corte dei miracoli, o niente. E allora via all’ingegnere di Pinerolo Luca, mix tra Gianduia Vettorello e Macario, la rifattona pugliese Tracy iscritta alle liste del "Pissidi", il culturista romano Davide in perizoma leopardato che, senza proteine da una settimama, biascica come Ozzy Osbourne dopo anni di crack

Per ora è uscito Simone Rugiati, chef spocchioso di belle speranze. Che si è incazzato non tanto per l’uscita, quanto perché Nina Senicar, la "tempra dei Balcani" (copyright Ventura) ci aveva fatto un pensierino. Per la prossima settimana sono attesi i "figli di...": Guenda Goria, primogenita della Ruta, Roberto Facchini, figlio adottivo di Renato Zero, Dodi Battaglia e Manuela Boldi. Che chiedeva se poteva portare la piastra e se c’era l’aria condizionata sull’Isola. Cominciamo bene.

Le perle di Busi (da leggere solo se maggiorenni e dopo ingerito un gastroriparatore)

«Io ho dato alla Milo della Claretta Petacci, lei mi ha dato del rotto in c*. E siamo diventati inseprabili, "culo e camicia"».

«Ventura, voglio sapere com’è il suo décolletté: se davanti, dietro, bilaterale o che spacca la ciorla in due».

«Cara Ventura, fra noi due "pendenti" da qualche parte si rizzerà»

«Se mi avessero detto che era una latrina poteva anche starmi bene, io ci ho passato la gioventù a battere nelle latrine, ma se mi spacciano l'Isola per quel paradiso che non è, allora mi incazzo»

«Se vado avanti così, a forza di culate (riferendosi alla traversate in barca) rischio di tornare a casa da sodomita»