Il giallo del "lettino" di Berlusconi
Scoop di Novella 2000: il presidente del Consiglio ha acquistato e fatto modificare un letto appartenuto a Napoleone ma troppo piccolo per lui. Palazzo Chigi smentisce
«Un letto appartenuto a Napoleone, naturalmente stile impero, con intarsi di bronzo e baldacchino sorretto da colonne sormontate da aquile»: è questo il mobile più pregiato che l'antiquaria romana Anna Maria Quattrini ha raccontato a Novella 2000 di aver venduto a Berlusconi. «Quel letto, sul quale spero abbia fatto sogni d'oro, provocò la nostra prima lite. Berlusconi, infatti, dando ascolto alle parole di un artigiano che avevo incaricato di allargare il letto, mi disse di sospendere i lavori. "Se non si riesce a modificarlo, non si preoccupi, lo regalerò a mio figlio».
Lo scoop sull'acquisto però non può entrare in altri dettagli, a cominciare dal prezzo a cui è stato acquistato: la Quattrini non può aggiungere una parola di più all'intervista «personalmente approvata» dal presidente del Consiglio. Per cercare di capire come sia possibile trovare un simile pezzo sul mercato - un esempio identico a quello descritto si trova all'isola d'Elba e appartenne alla sorella Paolina - e soprattutto se non sia un delitto modificarlo i giornalisti di Novella 2000 si sono rivolti a degli esperti.
Tutti hanno chiesto di restare anonimi, tranne la coordinatrice del Museo napoleonico di Roma, Giulia Gorgone. Di pezzi appartenuti al Bonaparte sul mercato ne esistono e cita la sciabola usata nella battaglia di Marengo il 14 giugno del 1800 battuta all'asta per 4,8 milioni di euro. D'accordo anche gli altri studiosi: i mobili ci sono ma hanno prezzi inestimabili. Quanto poi alla modifica è tutto un altro discorso. Pareri unanimi. «Non mi esprimo perché sarei sgradevole» ha commentato un importante storico dell'antiquario.
«La notizia sull'acquisto di un letto appartenuto a Napoleone - ha replicato Palazzo Chigi in una secca nota di smentita - è destituita di ogni fondamento». Dopo il lettone a tre piazze di Putin e il lettino, segato e ingrandito, appartenuto a Napoleone cos'altro avrà in mente il cavaliere? Intanto, precisa sempre Novella, sta facendo arredare Villa Gernetto, suo ultimo acquisto (ad Arcore ci sarebbero PierSilvio e la Toffanin), senza badare a spese: solo la tenuta è costata 75milioni, il ripristino del verde 946mila euro, gli arredi 811mila euro (esclusi i pezzi d'antiquariato). E se la sciabola ne è costata quasi cinque milioni di euro figurarsi un letto a baldacchino.
giovedì 25 febbraio 2010
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