"Democrazia? Ghe pensi mi"
La bocciatura del lodo Alfano non ha intaccato l'ottimismo di Berlusconi che invita gli industriali di Monza alla ribellione: "Voi pensate a produrre, alla democrazia e alla libertà ci penso io". Sei d'accordo?
E' un Berlusconi pirotecnico e per niente abbattuto dalla recente bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale quello che si è presentato davanti agli industriali a Monza. Anzi. Dopo aver ascoltato l'invito di Emma Marcegaglia a "rispettare il presidente Napolitano " che così si rispetta anche l'Italia, il presidente del Consiglio fa vedere a tutti i presenti di che che pasta è fatto e parte all'attacco. La bordata, questa volta, è ad alzo zero, di quelle che non passano inosservate. Il premier Berlusconi si rivolge agli industriali monzesi per invitarli vivamente alla "ribellione" contro "un giornale che getta discredito non solo su di me, ma sui nostri prodotti, sulle nostre imprese, sul made in Italy". Ebbene sì, secondo la logica del premier criticare il governo significa sempre più essere "anti-italiano".Ormai Berlusconi è lanciato e non lo ferma più nessuno. Analogamente a quanto era successo nel suo ultimo intervento telefonico a Porta a Porta: "Abbiamo portato via Roma alla sinistra, confermato la Sicilia e vinto anche in Abruzzo - ha detto il premier - A marzo alle elezioni regionali sono sicuro che avremo un altro grande risultato di conferma della vicinanza dei cittadini a questo governo come confermano tutti i sondaggi. Il governo gode del 54% dei consensi e per quanto mi riguarda personalmente, mi vergogno quasi a dirlo ma non veramente, che ho il 68,7% dei consensi che è un vero record". Immediata la replica del vicedirettore di Repubblica, Massimo Giannini: "È una deriva populista, e peggiorista, che non ha più limiti. Ma benché aberrante, c'è coerenza in questo delirio. Prima arringa gli industriali: rifiutate la pubblicità a questo giornale. Poi accusa il Corsera: sarebbe addirittura 'anti-berlusconiano'. Ora attacca di nuovo Repubblica: è 'anti-italiana'. Viene fuori, incontenibile, la natura illiberale e anti-istituzionale del Cavaliere. Non tollera le critiche della stampa, non accetta le regole della Costituzione . Da uomo politico nega lo Stato, da imprenditore nega il mercato". La polemica è destinata a durare a lungo ma è soprattutto l'ultima frase del premier a preoccupare: "Voi imprenditori pensate al benessere, per democrazia e libertà ghe pensi mi".Solita battuta di un premier che ama ridere e far ridere o l'Italia si sta davvero dirigendo verso un regime autoritario, con una concentrazione di potere nelle mani di un premier e un indebolimento degli organi di controllo? Che ne pensi? -->
commenti: 326
Attualità:
Blog - Petizione per il Tibet
Video - Salvate il Tibet
La bocciatura del lodo Alfano non ha intaccato l'ottimismo di Berlusconi che invita gli industriali di Monza alla ribellione: "Voi pensate a produrre, alla democrazia e alla libertà ci penso io". Sei d'accordo?
E' un Berlusconi pirotecnico e per niente abbattuto dalla recente bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale quello che si è presentato davanti agli industriali a Monza. Anzi. Dopo aver ascoltato l'invito di Emma Marcegaglia a "rispettare il presidente Napolitano " che così si rispetta anche l'Italia, il presidente del Consiglio fa vedere a tutti i presenti di che che pasta è fatto e parte all'attacco. La bordata, questa volta, è ad alzo zero, di quelle che non passano inosservate. Il premier Berlusconi si rivolge agli industriali monzesi per invitarli vivamente alla "ribellione" contro "un giornale che getta discredito non solo su di me, ma sui nostri prodotti, sulle nostre imprese, sul made in Italy". Ebbene sì, secondo la logica del premier criticare il governo significa sempre più essere "anti-italiano".Ormai Berlusconi è lanciato e non lo ferma più nessuno. Analogamente a quanto era successo nel suo ultimo intervento telefonico a Porta a Porta: "Abbiamo portato via Roma alla sinistra, confermato la Sicilia e vinto anche in Abruzzo - ha detto il premier - A marzo alle elezioni regionali sono sicuro che avremo un altro grande risultato di conferma della vicinanza dei cittadini a questo governo come confermano tutti i sondaggi. Il governo gode del 54% dei consensi e per quanto mi riguarda personalmente, mi vergogno quasi a dirlo ma non veramente, che ho il 68,7% dei consensi che è un vero record". Immediata la replica del vicedirettore di Repubblica, Massimo Giannini: "È una deriva populista, e peggiorista, che non ha più limiti. Ma benché aberrante, c'è coerenza in questo delirio. Prima arringa gli industriali: rifiutate la pubblicità a questo giornale. Poi accusa il Corsera: sarebbe addirittura 'anti-berlusconiano'. Ora attacca di nuovo Repubblica: è 'anti-italiana'. Viene fuori, incontenibile, la natura illiberale e anti-istituzionale del Cavaliere. Non tollera le critiche della stampa, non accetta le regole della Costituzione . Da uomo politico nega lo Stato, da imprenditore nega il mercato". La polemica è destinata a durare a lungo ma è soprattutto l'ultima frase del premier a preoccupare: "Voi imprenditori pensate al benessere, per democrazia e libertà ghe pensi mi".Solita battuta di un premier che ama ridere e far ridere o l'Italia si sta davvero dirigendo verso un regime autoritario, con una concentrazione di potere nelle mani di un premier e un indebolimento degli organi di controllo? Che ne pensi? -->
commenti: 326
Attualità:
Blog - Petizione per il Tibet
Video - Salvate il Tibet
Nessun commento:
Posta un commento