venerdì 12 aprile 2019

... Netanyahu ...

La reazione più bizzarra al risultato delle elezioni israeliane è stata quella di Donald Trump. Il 10 aprile il presidente degli Stati Uniti ha infatti dichiarato che le possibilità di una pace tra israeliani e palestinesi sono “aumentate” con la vittoria di Benjamin Netanyahu. A stupire, evidentemente, non è il fatto che Trump esulti per la vittoria di Netanyahu – anche perché Washington è il principale alleato internazionale di Israele insieme a Vladimir Putin – quanto piuttosto che il presidente degli Stati Uniti possa affermare che questa vittoria favorirà il processo di pace tra israeliani e palestinesi. Il motivo di questo stupore è semplice: il primo ministro israeliano non è stato incaricato dagli elettori di lavorare per la pace. Al contrario, la questione palestinese è stata la grande assente della campagna elettorale, con due eccezioni: i dibattiti sulla sicurezza dopo ogni incidente con Hamas a Gaza o dopo le violenze in Cisgiordania e la promessa fatta da Netanyahu alla vigilia del voto di annettere alcune aree della Cisgiordania in cui si trovano gli insediamenti dei coloni israeliani.

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