mercoledì 12 marzo 2014

... da LeG ...

“Le cose che, oggi, vengono dette e fatte sono pezze, sono rattoppi d’emergenza, necessari per resistere, non per esistere. Non è politica. Nella migliore delle ipotesi, se non è puro ‘potere per il potere’, è gestione tecnica. La tecnica guarda indietro; la politica dovrebbe guardare avanti”. (Domenica 9 marzo – Gustavo Zagrebelsky). No all'Italicum Con 365 sì, 156 no e 40 astenuti passa alla Camera l'Italicum, la legge elettorale scaturita dall'accordo tra Renzi e Berlusconi. Ora il testo passerà al vaglio del Senato. Un voto che ha aperto profonde fratture sia all'interno della maggioranza che all'interno del Pd. Ieri Rosy Bindi con un'intervista a Repubblica ha dichiarato che non avrebbe votato una legge in cui viene sacrificata la Costituzione in nome dell'intesa con il leader di Forza Italia. Oggi l'ex premier Enrico Letta e Pippo Civati, sono tra i 13 deputati Pd che, assenti ingiustificati, non si sono presentati in aula. Da Montecitorio registriamo i discorsi pronunciati oggi da Gennaro Migliore, capogruppo di Sel e Lorenzo Dellai, capogruppo di "Per l'Italia", che annunciano il voto sfavorevole dei loro partiti. Vi proponiamo anche le preoccupazioni dei costituzionalisti Valerio Onida e Gaetano Azzariti. La parità di genere Ma i motivi di frizione sono stati soprattutto quelli relativi alla bocciatura di tutti gli emendamenti sulla parità di genere. Lorenza Carlassare, la costituzionalista nel Consiglio di Presidenza di LeG, stimagtizza la blindatura della legge. "Mi sono sempre battuta contro questa stupida denominazione di 'quote rosa', usata per abbassare la serietà e l’importanza di un discorso che riguarda la democrazia e l’integrazione della rappresentanza, ma la doppia preferenza è necessaria". Anche Massimo Marnetto, coordinatore del circolo di Roma, scrive un breve corsivo dal titolo “Mimose nel cassonetto” per ricordare che la giornata dell'8 marzo si svuota di significato se viene mortificata la rappresentanza femminile. L'intervista a Gustavo Zagrebelsky Già domenica scorsa il presidente onorario di LeG, Gustavo Zagrebelsky, con una lunga intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, analizzava la nuova politica e i rapporti istituzionali, tra Parlamento, esecutivo e Colle: “Un sistema di potere incartapecorito aveva bisogno di rifarsi il maquillage. Se è vero, è chiaro che occorrevano riverniciature. Le larghe intese sono la negazione della dimensione politica. Sono la paralisi”. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

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