venerdì 11 ottobre 2013
... da LeG ...
Tutti a Roma il 12 ottobre
Manca pochissimo alla manifestazione di sabato 12 ottobre a Roma. Decine i pullman che partono da tutta Italia. Appuntamento per tutti i circoli e i soci di LeG alle 13.30 in piazza della Repubblica, alla testa del corteo, dietro lo striscione con i 5 firmatari de “La via maestra” e con le associazioni promotrici. Portate le bandiere di LeG e cartelli che recitano articoli della Costituzione.
Il corteo raggiungerà Piazza del Popolo e dalle 15.30 sono previsti gli interventi di Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky. Dal palco altre testimonianze di personalità e amici a difesa e per l'attuazione della nostra Carta fondante.
“L’obiettivo è creare un forte movimento sociale e civile che dia forza a chi vuole fare battaglie sul reddito minimo, sui beni comuni, sui diritti civili. Dal 13 ottobre in avanti vogliamo provare a creare una rete civile, uno spazio politico in cui si elabora e si propone per far sì che la politica di questo Paese sia una vera politica costituzionale”. Stefano Rodotà nell'intervista all'Unità del 9 ottobre.
“Perché un prete si impegna in una manifestazione per la Costituzione? Perché oggi più che mai è necessario che siano le singole persone a mettersi in gioco. Il 12 a Roma non sarà la conclusione, ma solo l’inizio della nuova stagione politica che vogliamo. Non basta commuoversi, bisogna muoversi”. Don Luigi Ciotti nell'incontro preparatorio a Torino del 7 ottobre.
"La Costituzione è stata da sempre vessata. Dapprima con la sua inattuazione, poi con i tentativi di manomissione degli scorsi anni, infine con questo continuo discorso sulle “riforme”. La Costituzione non serve difenderla va attuata"...
"Il 12 ottobre è solo il punto di partenza per una nuova stagione che faccia della nostra Carta fondante il programma di governo". Così Lorenza Carlassare e Maurizio Landini nell'incontro preparatorio a Milano del 1 ottobre.
“È difficile non vedere una profonda continuità nelle strutture e nelle concezioni profonde del potere politico, economico e sociale, e perfino criminale, della nostra società. Da questo punto di vista non c’è stata né una prima, né una seconda, né una terza Repubblica. Sono mutate le forme esteriori. Il 12 ottobre ci interrogheremo non sulle forme, ma sulla sostanza. E ci auguriamo che da qui possa nascere un vero rinnovamento”. Gustavo Zagrebelsky nell'intervista a Repubblica del 7 ottobre.
Vi aspettiamo, saremo tantissimi!
Associazione Libertà e Giustizia
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