martedì 31 agosto 2010
sabato 28 agosto 2010
radio capital
...stavolta radio capital ha fatto da padrona nella mia auto, sulla via del ritorno verso casa, dopo il consueto pomeriggio del sabato in compagnia di mia madre...
un insieme di musiche dolci e graffianti, ritmate, dispensatrici di emozioni e piacevoli brividi, poi, una deviazione improvvisa, segnalata da agenti della stradale in mezzo alla strada che percorro tutti i fine settimana: se fossi passato di lì poco prima sarei stato coinvolto in quell'incidente...: la vita è una parentesi, secondo Mario Benedetti, uno dei poeti più letti ed amati del mondo ispanico, ed io aggiungo che è una serie di coincidenze, di appuntamenti mancati o azzeccati, di bivi da scegliere, senza la possibilità di ritorno sui propri passi, però...
un insieme di musiche dolci e graffianti, ritmate, dispensatrici di emozioni e piacevoli brividi, poi, una deviazione improvvisa, segnalata da agenti della stradale in mezzo alla strada che percorro tutti i fine settimana: se fossi passato di lì poco prima sarei stato coinvolto in quell'incidente...: la vita è una parentesi, secondo Mario Benedetti, uno dei poeti più letti ed amati del mondo ispanico, ed io aggiungo che è una serie di coincidenze, di appuntamenti mancati o azzeccati, di bivi da scegliere, senza la possibilità di ritorno sui propri passi, però...
giovedì 26 agosto 2010
...una telefonata da Piero...
...Avevo provato a chiamarlo ieri, ma avevo incocciato nella segreteria telefonica, poi, dopo un nuovo tentativo fallito, ho sentito squillare il telefono ed era lui...
questa chiamata mi ha fatto immensamente piacere: fa sempre piacere sentire una voce amica spezzare il silenzio, sovrastante il deserto che si è creato intorno a me da un po' di tempo ... attendo con impazienza il suo prossimo scritto e da parte mia mi sforzerò di sollevarmi dalla palude di tristezza e di rimpianto in cui sono precipitato...è necessario ricominciare a vivere, rincorrendo nuove mete ed accumulando nuove esperienze, lasciandosi intrigare da nuovi stimoli intellettuali...
questa chiamata mi ha fatto immensamente piacere: fa sempre piacere sentire una voce amica spezzare il silenzio, sovrastante il deserto che si è creato intorno a me da un po' di tempo ... attendo con impazienza il suo prossimo scritto e da parte mia mi sforzerò di sollevarmi dalla palude di tristezza e di rimpianto in cui sono precipitato...è necessario ricominciare a vivere, rincorrendo nuove mete ed accumulando nuove esperienze, lasciandosi intrigare da nuovi stimoli intellettuali...
mercoledì 25 agosto 2010
...omaggio a Pier Paolo Pasolini...
...Perchè questo video, dedicato a Pasolini? Banalmente, ieri sera non ho trovato nulla di interessante in televisione ed allora ho cercato tra i miei DVD ed ho visionato quello riproducente la trasmissione di Carlo Lucarelli "Misteri d'Italia" con tema P.P. Pasolini, la sua vita ed il mistero legato alla sua morte.
Pasolini è il mio scrittore preferito, lo so è complesso ma cerco di accostarmi a lui, come si dovrebbe fare con tutti gli scrittori ed i poeti: in punta di piedi ed umilmente, cercando di capire, di imparare...
«Non fa scienza, sanza lo ritener, l’avere inteso» (Paradiso V, 41-2)
sabato 21 agosto 2010
...musica in auto...
...che bella giornata oggi!... un cielo limpido ed ancora un po' di caldo in questo agosto che volge al termine...dopo aver passato qualche ora con mia madre, eccomi in auto sulla strada del ritorno, con la compagnia della musica di Tina Turner e della sua splendida "private dancer"... in lontananza brillava una stellina, quasi volesse indicarmi il cammino...ho pensato alla mia Elisa... forse quella luce era lei ad accompagnarmi verso casa...
lunedì 16 agosto 2010
...Caro Piero...
Caro Piero,
Eccomi a tentare una risposta al tuo scritto del 9 agosto (data di spedizione). Confesso di invidiare un po’ la tua capacità di scrittura, dilagante su più fogli … a me ultimamente succede di scrivere sul blog nulla più di frasi, pensieri smozzicati, balbettii segnati da un rimpianto che mi scava dentro, atrocemente.
Ringrazio Dio per questo lavoro che mi impegna moltissimo e che distoglie la mia mente da quel l’unico pensiero, il pensiero di lei che non è più accanto a me … mentre scrivo i miei occhi si riempiono di lacrime, è più forte di me, per ora la mia situazione emotiva è questa.
Sto leggendo il libro da te consigliato, ma non ne sono entusiasta: mi pare più che altro uno strampalato testo new age, fumoso e inconcludente: scorrere le sue pagine non mi ha procurato alcuna emozione, lo trovo noioso, almeno per ora …
Per quanto concerne la tua dissertazione sul punto 3) hai ragione, c’è contraddizione tra la mia conclamata fede cristiana e questo dolore continuo, questo rimpianto per un essere che invece dovrei sentire vicino in spirito, perché lo spirito sopravvive all’ involucro del corpo …, ma tant’è, è la mia umana debolezza che cerca di prevalere, e molte volte ci riesce…
Riprendo il testo oggi, 16/8/2010 dopo aver impegnato il pomeriggio nel cambio dei fili da stendere, riflessione: potevo pur farlo quando c’era ancora Elisa, le avrei fatto piacere … ma mi sorprendo a fare ora tanti lavori a cui prima non avevo pensato … a mezzogiorno ero a pranzo da Giovanna, sono stato bene con lei ed al momento del congedo l’ho abbracciata forte forte dicendole che la penso sempre e che mi sento legato a lei in modo speciale …
Ecco, la vicinanza di persone veramente amiche può stimolare una riflessione ed un comportamento più in linea con la fede professata, il loro esempio può contribuire ad illuminare le nostre menti sulla via da seguire in questi momenti così difficili … nel mio caso la mia amica Giovanna è diventata un punto di riferimento per la sua davvero cristiana rassegnazione all’ineluttabilità della perdita di una persona cara.
La ricerca della pace interiore può insomma seguire strade diverse tra loro, ma il punto di arrivo credo sia unico: il riconoscimento dell’esistenza di un essere superiore, umanizzato o no da cui tutto deriva ed a cui tutto ritorna, prima o poi.
Io continuo la mia vita, giorno per giorno, non programmo più a lunghissima scadenza, ma a breve si e cerco di conformarmi allo stile di vita che caratterizzava il nostro rapporto, così speciale, con qualche modifica, dettata dalle mie esigenze e dal mio gusto per il nuovo, dai miei interessi etc.
Trovo positivo questo carteggio che stimola la nostra ricerca interiore e mi auguro che prosegua ancora a lungo.
“semper ad maiora”
Renato
Eccomi a tentare una risposta al tuo scritto del 9 agosto (data di spedizione). Confesso di invidiare un po’ la tua capacità di scrittura, dilagante su più fogli … a me ultimamente succede di scrivere sul blog nulla più di frasi, pensieri smozzicati, balbettii segnati da un rimpianto che mi scava dentro, atrocemente.
Ringrazio Dio per questo lavoro che mi impegna moltissimo e che distoglie la mia mente da quel l’unico pensiero, il pensiero di lei che non è più accanto a me … mentre scrivo i miei occhi si riempiono di lacrime, è più forte di me, per ora la mia situazione emotiva è questa.
Sto leggendo il libro da te consigliato, ma non ne sono entusiasta: mi pare più che altro uno strampalato testo new age, fumoso e inconcludente: scorrere le sue pagine non mi ha procurato alcuna emozione, lo trovo noioso, almeno per ora …
Per quanto concerne la tua dissertazione sul punto 3) hai ragione, c’è contraddizione tra la mia conclamata fede cristiana e questo dolore continuo, questo rimpianto per un essere che invece dovrei sentire vicino in spirito, perché lo spirito sopravvive all’ involucro del corpo …, ma tant’è, è la mia umana debolezza che cerca di prevalere, e molte volte ci riesce…
Riprendo il testo oggi, 16/8/2010 dopo aver impegnato il pomeriggio nel cambio dei fili da stendere, riflessione: potevo pur farlo quando c’era ancora Elisa, le avrei fatto piacere … ma mi sorprendo a fare ora tanti lavori a cui prima non avevo pensato … a mezzogiorno ero a pranzo da Giovanna, sono stato bene con lei ed al momento del congedo l’ho abbracciata forte forte dicendole che la penso sempre e che mi sento legato a lei in modo speciale …
Ecco, la vicinanza di persone veramente amiche può stimolare una riflessione ed un comportamento più in linea con la fede professata, il loro esempio può contribuire ad illuminare le nostre menti sulla via da seguire in questi momenti così difficili … nel mio caso la mia amica Giovanna è diventata un punto di riferimento per la sua davvero cristiana rassegnazione all’ineluttabilità della perdita di una persona cara.
La ricerca della pace interiore può insomma seguire strade diverse tra loro, ma il punto di arrivo credo sia unico: il riconoscimento dell’esistenza di un essere superiore, umanizzato o no da cui tutto deriva ed a cui tutto ritorna, prima o poi.
Io continuo la mia vita, giorno per giorno, non programmo più a lunghissima scadenza, ma a breve si e cerco di conformarmi allo stile di vita che caratterizzava il nostro rapporto, così speciale, con qualche modifica, dettata dalle mie esigenze e dal mio gusto per il nuovo, dai miei interessi etc.
Trovo positivo questo carteggio che stimola la nostra ricerca interiore e mi auguro che prosegua ancora a lungo.
“semper ad maiora”
Renato
domenica 15 agosto 2010
...the way we were...
Mem'ries light the corners of my mind,
misty watercolor mem'ries
of the way we were.
Scattered pictures of the smiles we left behind,
smiles we give to one another
for the way we were.
Can it be that it was all so simple then
or has time rewritten ev'ry line?
If we had the chance to do it all again,
tell me would we?
Could we?
Mem'ries may be beautiful and yet,
what's too painful to remember,
we simply forget.
Can it be that it was all so simple then
or has time rewritten ev'ry line?
If we had the chance to do it all again,
tell me would we?
Could we?
Mem'ries may be beautiful and yet,
what's too painful to remember,
we simply forget.
So it's the laughter we will remember,
whenever we remember
the way we were,
the way we were,
the way we were.
the way we were.
misty watercolor mem'ries
of the way we were.
Scattered pictures of the smiles we left behind,
smiles we give to one another
for the way we were.
Can it be that it was all so simple then
or has time rewritten ev'ry line?
If we had the chance to do it all again,
tell me would we?
Could we?
Mem'ries may be beautiful and yet,
what's too painful to remember,
we simply forget.
Can it be that it was all so simple then
or has time rewritten ev'ry line?
If we had the chance to do it all again,
tell me would we?
Could we?
Mem'ries may be beautiful and yet,
what's too painful to remember,
we simply forget.
So it's the laughter we will remember,
whenever we remember
the way we were,
the way we were,
the way we were.
the way we were.
sabato 14 agosto 2010
...singing in the rain...
...Oggi solito giro da mia madre per la spesa e cena insieme...e per tutto il pomeriggio e sulla via del ritorno a casa pioggia, pioggia e musica, "il nostro concerto" di Bindi e poi la colonna sonora del film "Ghost" che a lei piaceva tanto e che io le ho dedicato, mandandole un bacio...
giovedì 12 agosto 2010
...citazioni...
...Ho colto questi brani come fossero fiori e ne ho fatto un mazzetto..., eppure questo giorno di dolore e di ricordo è stato anche un giorno di delizie, in dolcissima compagnia...
mercoledì 11 agosto 2010
domenica 8 agosto 2010
...il nostro concerto...- Umberto Bindi-
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per te avrò
E la mia mano
Che la tua cercò
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi rivedrai
E troverai
Un po’ di me
In un concerto
Dedicato a te
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per noi avrò
E la mia mano
Che la tua cercò
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi rivedrai
E troverai
Un po’ di me
In un concerto
Dedicato a te
Ovunque sei
Ovunque sei
Dove sarai
Mi troverai
Vicino
Ovunque sei,ovunque tu sarai
Ovunque sei,ovunque adesso sei
Dove sarai, mi troverai
Vicino a te
Se ascolterai
Accanto a te
Mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per te avrò
E la mia mano
Che la tua cercò
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi rivedrai
E troverai
Un po’ di me
In un concerto
Dedicato a te
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per noi avrò
E la mia mano
Che la tua cercò
Ovunque sei
Se ascolterai
Accanto a te
Mi rivedrai
E troverai
Un po’ di me
In un concerto
Dedicato a te
Ovunque sei
Ovunque sei
Dove sarai
Mi troverai
Vicino
Ovunque sei,ovunque tu sarai
Ovunque sei,ovunque adesso sei
Dove sarai, mi troverai
Vicino a te
sabato 7 agosto 2010
...dedicato a lei...
...Oggi solito giro da mia madre con cena finale, e poi via a casa dai miei mici...
al ritorno, mentre le ultimi luci del giorno si confondevano e mescolavano con quelle dei miei fari creando nuances soffuse, la mia radio suonava un pezzo di musica classica, a tratti malinconico, a tratti vivace ed evocativo...l'ho dedicato a lei, voltandomi un attimo verso il sedile di fianco al mio, purtroppo vuoto...dove sei Lisa, dove sei?...se mi stai sentendo sappi che quel pezzo musicale era un omaggio a te, come questo post e tanti altri scritti che seguiranno, in questo blog che arranca sempre più faticosamente...
al ritorno, mentre le ultimi luci del giorno si confondevano e mescolavano con quelle dei miei fari creando nuances soffuse, la mia radio suonava un pezzo di musica classica, a tratti malinconico, a tratti vivace ed evocativo...l'ho dedicato a lei, voltandomi un attimo verso il sedile di fianco al mio, purtroppo vuoto...dove sei Lisa, dove sei?...se mi stai sentendo sappi che quel pezzo musicale era un omaggio a te, come questo post e tanti altri scritti che seguiranno, in questo blog che arranca sempre più faticosamente...
martedì 3 agosto 2010
...60...ed in qualche modo li sento...
...sono andato a rileggermi il post di un anno fa " 59... e non sentirli...": da allora ne sono successe di cose, una in particolare mi ha lacerato l'anima e vi ha lasciato un segno che mi porterò dentro per sempre... che dire? io proseguo la mia vita giorno per giorno ed ho perso un po' l'abitudine di fare progetti a lungo termine...
domenica 1 agosto 2010
...pioggia d'agosto di Guido Gozzano
Nel mio giardino triste ulula il vento,
cade l'acquata a rade goccie, poscia
più precipite giù crepita scroscia
a fili interminabili d'argento...
Guardo la Terra abbeverata e sento
ad ora ad ora un fremito d'angoscia...
Soffro la pena di colui che sa
la sua tristezza vana e senza mete;
l'acqua tessuta dall'immensità
chiude il mio sogno come in una rete,
e non so quali voci esili inquiete
sorgano dalla mia perplessità.
"La tua perplessità mediti l'ale
verso meta più vasta e più remota!
È tempo che una fede alta ti scuota,
ti levi sopra te, nell'Ideale!
Guarda gli amici. Ognun palpita quale
demagogo, credente, patriota...
Guarda gli amici. Ognuno già ripose
la varia fede nelle varie scuole.
Tu non credi e sogghigni. Or quali cose
darai per meta all'anima che duole?
La Patria? Dio? l'Umanità? Parole
che i retori t'han fatto nauseose!...
Lotte brutali d'appetiti avversi
dove l'anima putre e non s'appaga...
Chiedi al responso dell'antica maga
la sola verità buona a sapersi;
la Natura! Poter chiudere in versi
i misteri che svela a chi l'indaga!"
Ah! La Natura non è sorda e muta;
se interrogo il lichène ed il macigno
essa parla del suo fine benigno...
Nata di sé medesima, assoluta,
unica verità non convenuta,
dinanzi a lei s'arresta il mio sogghigno.
Essa conforta di speranze buone
la giovinezza mia squallida e sola;
e l'achenio del cardo che s'invola,
la selce, l'orbettino, il macaone,
sono tutti per me come personae,
hanno tutti per me qualche parola...
Il cuore che ascoltò, più non s'acqueta
in visïoni pallide fugaci,
per altre fonti va, per altra meta...
O mia Musa dolcissima che taci
allo stridìo dei facili seguaci,
con altra voce tornerò poeta!
cade l'acquata a rade goccie, poscia
più precipite giù crepita scroscia
a fili interminabili d'argento...
Guardo la Terra abbeverata e sento
ad ora ad ora un fremito d'angoscia...
Soffro la pena di colui che sa
la sua tristezza vana e senza mete;
l'acqua tessuta dall'immensità
chiude il mio sogno come in una rete,
e non so quali voci esili inquiete
sorgano dalla mia perplessità.
"La tua perplessità mediti l'ale
verso meta più vasta e più remota!
È tempo che una fede alta ti scuota,
ti levi sopra te, nell'Ideale!
Guarda gli amici. Ognun palpita quale
demagogo, credente, patriota...
Guarda gli amici. Ognuno già ripose
la varia fede nelle varie scuole.
Tu non credi e sogghigni. Or quali cose
darai per meta all'anima che duole?
La Patria? Dio? l'Umanità? Parole
che i retori t'han fatto nauseose!...
Lotte brutali d'appetiti avversi
dove l'anima putre e non s'appaga...
Chiedi al responso dell'antica maga
la sola verità buona a sapersi;
la Natura! Poter chiudere in versi
i misteri che svela a chi l'indaga!"
Ah! La Natura non è sorda e muta;
se interrogo il lichène ed il macigno
essa parla del suo fine benigno...
Nata di sé medesima, assoluta,
unica verità non convenuta,
dinanzi a lei s'arresta il mio sogghigno.
Essa conforta di speranze buone
la giovinezza mia squallida e sola;
e l'achenio del cardo che s'invola,
la selce, l'orbettino, il macaone,
sono tutti per me come personae,
hanno tutti per me qualche parola...
Il cuore che ascoltò, più non s'acqueta
in visïoni pallide fugaci,
per altre fonti va, per altra meta...
O mia Musa dolcissima che taci
allo stridìo dei facili seguaci,
con altra voce tornerò poeta!
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