venerdì 28 ottobre 2022
... il centenario "NERO" ...
Signori miei è iniziato lo "spettacolo"!
Avete ingaggiato voi gli attori e ora godeteveli!
Mettetevi comodi ma non troppo che ce ne sarà per tutti o quasi.
C'erano una volta le cariche e le manganellate di Genova e ci sono le manganellate a La Sapienza oggi.
Ma è solo l'inizio.
Quando toccheranno i vostri figli che non potete permettervi di mandare in università private, quando vi toglieranno quei diritti che credevate intoccabili, quando se non toccheranno voi, ma un vostro vicino o parente busserà alla vostra porta perché non sa come mandare avanti la sua famiglia, è lì che forse ripenserete al vostro voto! Perché miei cari signori il voto o l'astensione possono cambiare la vita a molte persone.
Segnatevi tutte le cose che non vi piaceranno e ricordatevele la prossima volta che entrate in quella cabina elettorale perché quel semplice segno può essere piuma o può essere ferro: per ora è manganello.
La sciagurata marcia con cui il fascismo iniziò la sua scalata oggi 100 anni fa, fu favorita dal moderatismo delle forze liberali che poi divennero complici della sua definitiva ascesa e, socialmente, dall’appoggio ricevuto da agrari e industriali, a cui si associò una piccola borghesia frustrata dalla crisi economica e che era divenuta massa di manovra del trasformismo parlamentare. L’analisi di Gramsci non si limitò alla violenza squadrista contro le associazioni del movimento operaio e contadino, contro cui chiamò alla difesa attiva, ma scavò in profondità le contraddizioni specifiche italiane del capitalismo e dell’imperialismo della guerra. Seguirono, sulla traccia di lavoro gramsciano, ma con il fascismo ormai divenuto regime nel 1931, le lezioni sul fascismo di Palmiro Togliatti tenute e scritte in URSS, con la categoria di ”regime reazionario di massa”, esempio di analisi politico sociologica rivelatasi poi efficace anche sotto l’aspetto pratico della resistenza antifascista.
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