mercoledì 16 ottobre 2019

... due anni fa ...

Il 16 ottobre 2017 la reporter morì nell'esplosione di una bomba piazzata sulla sua auto. Tre uomini sono accusati di essere gli esecutori materiali dell’uccisione, ma si cercano ancora i mandanti. In uscita il suo libro postumo “Dì la verità anche se la tua voce trema” Dopo la morte della giornalista d'inchiesta maltese, uccisa da una bomba messa sulla sua auto il 16 ottobre 2017, Matthew, il figlio, ha scelto di dedicare la sua vita alla scoperta della verità Quando sua madre Daphne Caruana Galizia è saltata in aria insieme alla sua auto, Matthew, il figlio maggiore dei tre, ha visto tutto. Prima il boato, poi il fumo che si leva verso il cielo, infine la targa con cui ha capito che si trattava davvero di sua madre. Era stato in casa con lei, a Malta, fino a pochi secondi prima. L’aveva salutata, poi lei era rientrata per prendere al volo il blocchetto degli assegni di suo marito Peter ed era tornata in macchina. Pochi secondi dopo averla accesa, l’esplosione. Era il 16 settembre 2017, poco prima di essere uccisa, Daphne Caruana Galizia, 53 anni, aveva pubblicato sul suo blog Running Commentary, un articolo che chiudeva così: «Ci sono corrotti ovunque. La situazione è disperata». Daphne Caruana Galizia era una di quelle giornaliste che spesso vengono definite scomode. Non aveva mai smesso di investigare, non si era lasciata intimorire dalle minacce. L’ inchiesta più importante a cui aveva lavorato era quella dei Malta Files: mezzo milione di nomi, sessanta nazionalità diverse, con cui si è denunciato come Malta sia diventata il paradiso fiscale per imprenditori, finanzieri ma anche politici ed esponenti di clan mafiosi. La giornalista aveva rivelato che la società Engrant, registrata a Panama, fosse di proprietà di Michelle Muscat, la moglie del primo ministro Joseph Muscat. Un caso che portò alle elezioni anticipate, tuttavia vinte dal premier Muscat. Con questo lavoro, Galizia è entrata nella lista delle ventotto personalità «che stavano agitando l’Europa», secondo la rivista Politica.eu. Quando ci risponde al telefono, Matthew Caruana Galizia, giornalista e vincitore del Premio Pulitzer nel 2017, è appena arrivato a Roma. Insieme a Roberto Saviano e ai suoi fratelli minori Andrew e Paul per presenterà il libro Dì la verità anche se la tua voce trema, che raccoglie le inchieste di sua madre Daphne e alcuni dei post scritti sul suo blog. In libreria dal 16 settembre 2019, a due anni dalla morte. Per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia, sono stati arrestati come esecutori materiali tre uomini: Vince Muscat e i fratelli George e Alfred Degiorgio ma non si hanno notizie dei mandanti e del movente. Per l’andamento delle indagini, il Consiglio d’Europa ha criticato duramente le autorità di Malta e ha chiesto al governo maltese di avviare un’indagine interna.

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