domenica 3 febbraio 2019

... tre anni fa ...

Egitto, tre anni fa veniva ritrovato il corpo di Giulio Regeni A tre anni dal ritrovamento del corpo martoriato di Giulio Regeni, l'omaggio dell'ambasciatore italiano al Cairo nel luogo il cui il cadavere fu abbandonato e dove Regeni fu rapito. Una vicenda sulla quale è tornato con forza il presidente della Camera Fico, affermando che lo Stato non si arrenderà finché non sarò fatta piena luce. Ripercorriamo l'intera vicenda con il corrispondente al Cairo, Giuseppe Bonavolontà

Giampaolo Cantini, ambasciatore italiano in Egitto, ha deposto un mazzo di fiori sul ciglio della superstrada Cairo-Alessandria dove tre anni fa fu ritrovato il cadavere di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto. Cantini ha anche deposto dei fiori alla stazione della metropolitana di El Behoos, vicino all'abitazione al Cairo di Regeni, dove il giovane scomparve.

Fico: l'Italia non si arrende "Il 3 febbraio 2016 il corpo di Giulio Regeni veniva ritrovato, con evidenti segni di tortura, ai bordi dell'autostrada Cairo - Alessandria. Da quel giorno c'è una famiglia che cerca e pretende verità. E c'è uno Stato, una comunità, che deve restare al suo fianco e che non si arrenderà mai fino a quando non verrà fatta piena luce sul sequestro, la tortura e l'uccisione di Giulio. Ne parlerò anche stasera a Che tempo che fa". È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook il presidente della Camera Roberto Fico.

Don Ciotti: lo stato sia più radicale nella ricerca della verità "Lo Stato italiano deve essere più radicale" nella ricerca della verità su quanto accaduto a Giulio Regeni, "perché è in gioco la dignità del nostro Paese. Non possiamo essere presi in giro. Non possiamo neppure solo esprimere solidarietà al dolore della famiglia", ha affermato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a tre anni esatti dal ritrovamento del corpo del ricercatore friulano ucciso in Egitto. Parlando a margine di "Contromafiecorruzione" oggi a Trieste, don Ciotti, ha poi osservato che "c'e' un continuo depistare in Egitto per non permettere di risalire alla verita'" sulla morte di Regeni. "Sono convinto - ha concluso - che con l'impegno di tutti si riesca a restituire a papa' e mamma quello che e' fondamentale e necessario per guardare avanti".

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