giovedì 28 febbraio 2019
... vade retro ...
... è inutile, è più forte di me, non sono fatto per ingollare farmaci e mi spaventano i numerosi effetti collaterali ... quindi integratori e basta! E addio Febbraio!
martedì 26 febbraio 2019
... omaggio ...
... tornando dalla visita ortopedica sono passato in edicola ed ho acquistato un volume sulla vita di Giordano Bruno, arso sul rogo a Roma il 17 febbraio 1600: un moto improvviso, un omaggio ad un uomo libero che può insegnare moltissimo ancora oggi ...
... visita ...
... scherzi a parte, oggi pomeriggio ho fatto una visita ortopedica: effettuata una riduzione del liquido ed infiltrato un antinfiammatorio, pastiglie varie e riposo "relativo" per otto giorni ... e poi si vedranno gli sviluppi ...
sabato 23 febbraio 2019
... l'ultimo cigno ...
... è scomparsa Marella Agnelli, eleganza e riservatezza, stile d'altri tempi, la fine di un'epoca in cui si era ottimisti sul futuro ...
... difficile ...
... difficile mantenere la Fede con certi esempi ... la mia prescinde da queste oscenità ... certo se non fossi mai nato, a volte ci penso, sarebbe forse stato meglio!
lunedì 18 febbraio 2019
... Baghuz ...
(ANSAmed) - BEIRUT, 18 FEB - Sono circa 300 i miliziani dell'Isis nella zona di Baghuz, nella Siria sud-orientale, che rifiutano di arrendersi alle forze curdo-siriane appoggiate dagli Usa. Lo riferisce l'Osservatorio siriano.
I jihadisti sono nascosti in tunnel sotterranei o asserragliati in alcuni edifici diroccati. Altre fonti sul terreno precisano che le forze curdo-siriane e militari americani e francesi sono entrati nella cittadina di Baghuz, a lungo ultima roccaforte jihadista, e che sono in corso operazioni di rastrellamento facendo attenzione alla presenza di ordigni inesplosi e trappole esplosive. (ANSAmed).
domenica 17 febbraio 2019
... tre mesi fa ...
... tre mesi fa, il 16 novembre 2018 iniziava la protesta dei gilet gialli, e continua tuttora: i suoi sbocchi non sono al momento prevedibili ...
sabato 16 febbraio 2019
... a futura memoria ...
Cari salviniani e leghisti,
una cosa vi dev’essere chiara: entro la fine dell’estate (se non addirittura della primavera) Salvini non sarà più al governo. Non sappiamo chi ci sarà, ma di certo non lui.
A settembre il governo dovrà trovare 5,6 miliardi per rifinanziare Quota100, altri 8 miliardi per rifinanziare il Reddito di Cittadinanza, 30-40 miliardi per finanziare la Flat Tax (che non può più rinviare), 23 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA al 25,6%, altri 10 miliardi per coprire il buco dovuto alla mancata crescita (0,2% se va bene anziché 1%). Solo per citare le spese principali
Sono circa 100 miliardi. Un’enormità. E no, l’Europa non c’entra niente. Sono il costo delle politiche di Salvini e Di Maio (eh già andare in pensione prima e far alzare lo spread ha un prezzo che qualcuno deve pagare, chi se lo sarebbe mai aspettato eh?); sono soldi che non ci sono e sono soldi che noi italiani dovremo tirar fuori: o con l’aumento delle tasse o con drammatici tagli allo Stato Sociale. Oppure con la rinuncia, da parte di Salvini e Di Maio, ad alcune di quelle promesse.
Ma sono tutte e 3 scelte che porteranno i partiti al governo a perdere consenso.
E ve lo immaginate Salvini che rimane lì a pagare e farci pagare il prezzo delle sue politiche? No che non ve lo immaginate. E infatti lui non ci pensa proprio a rimanere lì.
Salvini troverà una scusa, una qualsiasi scusa (Tav, processo, quello che volete), per rompere il governo e defilarsi prima che gli italiani scoprano quale sarà il conto da pagare.
Si piazzerà fuori, all’opposizione, a fare la guerra a quel governo che si sacrificherà per salvare il Paese dalla bancarotta facendo pagare agli italiani il conto che Salvani ha lasciato prima di scappare.
Il quale Salvini non dirà “sono scappato prima che gli italiani scoprissero che gli ho lasciato 100 miliardi da pagare”. Dirà “sono stato mandato via dai poteri forti, dal Pd, dall’Europa, da Soros, dalle banche bla bla perché bla bla prima gli italiani bla bla”.
E sapete qual è il bello? E’ che voi, pur sapendo tutto questo, starete dalla sua parte. E scenderete in piazza inferociti contro il governo che dovrà aggiustare i conti sfasciati da Salvini, e al fianco di Salvini. Che dirà: “Avete visto? Mi hanno mandato via per mettervi le mani in tasca. Perché con me non sarebbe mai successo”.
E voi gli crederete. Perché siete gli stessi che credono alla storia del leghista antimeridionale che diventa all’improvviso il più grande patriota italiano. Perché non dovreste credere al resto?
Emilio Mola
... conservo con cura questo scritto e verificherò a tempo debito ...
Emilio Mola
... conservo con cura questo scritto e verificherò a tempo debito ...
giovedì 14 febbraio 2019
... un po' ...
... un po' di politica, tanto per cambiare ... e stamane mi sono svegliato da un incubo: un'Italia a pezzi, depredata dagli stranieri, in mano a feroci criminali, piena di gente ignorante e cafona: praticamente un telegiornale di questi giorni!
... 14/2/2019 ...
... difficilmente ho passato una giornata più di merda di questa: io con il mio ginocchio sempre dolorante ed il mio Amore con una tosse atroce ed una debolezza in tutto il corpo ... numerose prove abbiamo sostenuto da quando ci siamo conosciuti, e le prove continuano imperterrite a rovinarci la vita ... spero ardentemente che tutto ciò abbia un termine e noi si possa godere un minimo di pace ... ah, dimenticavo, Buon San Valentino a tutti!!
lunedì 11 febbraio 2019
domenica 10 febbraio 2019
... 10 febbraio ...
... un orrore troppo a lungo rimosso, sul quale meditare, per un futuro solidale tra tutte le nazioni ...
sabato 9 febbraio 2019
... ah si?! ...
... a mio modesto parere anche Macron c'è andato giù pesante: blocco vergognoso alla frontiera di Ventimiglia, sconfinamenti di polizia francese in territorio italiano, attività predatoria sui nostri beni economici, assoluta indifferenza per l'emergenza migranti ... meritava, lui sì, il ritiro del nostro ambasciatore!
... Manuel ...
Manuel Bortuzzo, il messaggio audio dall'ospedale: "Mi avete fatto emozionare, torno più forte di prima"
... due delinquenti, due topi di fogna hanno ridotto un ragazzo sportivo, promessa del nuoto agonistico, in un letto d'ospedale, con le gambe che non rispondono più ai suoi comandi ... tragica metafora del nostro tempo, saturo di violenza bestiale e di ignoranza senza rimedio!
venerdì 8 febbraio 2019
... ahi, ahi ...
... artrosi al ginocchio sinistro, cartilagine ridotta, insomma visita fisiatrica od ortopedica e poi si vedrà ...
mercoledì 6 febbraio 2019
... aerosol ...
... detto fatto! Non si trovavano i pezzi dell'altro apparecchio ed allora un salto in farmacia e via! diamo inizio alla cura e recuperiamo la salute del nostro Amore!
... Boomdabash ...
... prendo a prestito il nome di un gruppo presente al Festival per il titolo di questo post ... è iniziata ieri sera la solita fiera canora, ma ci coglie in un momento di sofferenza: l'indisposizione del mio Amore persiste, con tosse e debolezza diffusa ...
domenica 3 febbraio 2019
... tre anni fa ...
Egitto, tre anni fa veniva ritrovato il corpo di Giulio Regeni A tre anni dal ritrovamento del corpo martoriato di Giulio Regeni, l'omaggio dell'ambasciatore italiano al Cairo nel luogo il cui il cadavere fu abbandonato e dove Regeni fu rapito. Una vicenda sulla quale è tornato con forza il presidente della Camera Fico, affermando che lo Stato non si arrenderà finché non sarò fatta piena luce. Ripercorriamo l'intera vicenda con il corrispondente al Cairo, Giuseppe Bonavolontà
Giampaolo Cantini, ambasciatore italiano in Egitto, ha deposto un mazzo di fiori sul ciglio della superstrada Cairo-Alessandria dove tre anni fa fu ritrovato il cadavere di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto. Cantini ha anche deposto dei fiori alla stazione della metropolitana di El Behoos, vicino all'abitazione al Cairo di Regeni, dove il giovane scomparve.
Fico: l'Italia non si arrende "Il 3 febbraio 2016 il corpo di Giulio Regeni veniva ritrovato, con evidenti segni di tortura, ai bordi dell'autostrada Cairo - Alessandria. Da quel giorno c'è una famiglia che cerca e pretende verità. E c'è uno Stato, una comunità, che deve restare al suo fianco e che non si arrenderà mai fino a quando non verrà fatta piena luce sul sequestro, la tortura e l'uccisione di Giulio. Ne parlerò anche stasera a Che tempo che fa". È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook il presidente della Camera Roberto Fico.
Don Ciotti: lo stato sia più radicale nella ricerca della verità "Lo Stato italiano deve essere più radicale" nella ricerca della verità su quanto accaduto a Giulio Regeni, "perché è in gioco la dignità del nostro Paese. Non possiamo essere presi in giro. Non possiamo neppure solo esprimere solidarietà al dolore della famiglia", ha affermato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a tre anni esatti dal ritrovamento del corpo del ricercatore friulano ucciso in Egitto. Parlando a margine di "Contromafiecorruzione" oggi a Trieste, don Ciotti, ha poi osservato che "c'e' un continuo depistare in Egitto per non permettere di risalire alla verita'" sulla morte di Regeni. "Sono convinto - ha concluso - che con l'impegno di tutti si riesca a restituire a papa' e mamma quello che e' fondamentale e necessario per guardare avanti".
Giampaolo Cantini, ambasciatore italiano in Egitto, ha deposto un mazzo di fiori sul ciglio della superstrada Cairo-Alessandria dove tre anni fa fu ritrovato il cadavere di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto. Cantini ha anche deposto dei fiori alla stazione della metropolitana di El Behoos, vicino all'abitazione al Cairo di Regeni, dove il giovane scomparve.
Fico: l'Italia non si arrende "Il 3 febbraio 2016 il corpo di Giulio Regeni veniva ritrovato, con evidenti segni di tortura, ai bordi dell'autostrada Cairo - Alessandria. Da quel giorno c'è una famiglia che cerca e pretende verità. E c'è uno Stato, una comunità, che deve restare al suo fianco e che non si arrenderà mai fino a quando non verrà fatta piena luce sul sequestro, la tortura e l'uccisione di Giulio. Ne parlerò anche stasera a Che tempo che fa". È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook il presidente della Camera Roberto Fico.
Don Ciotti: lo stato sia più radicale nella ricerca della verità "Lo Stato italiano deve essere più radicale" nella ricerca della verità su quanto accaduto a Giulio Regeni, "perché è in gioco la dignità del nostro Paese. Non possiamo essere presi in giro. Non possiamo neppure solo esprimere solidarietà al dolore della famiglia", ha affermato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a tre anni esatti dal ritrovamento del corpo del ricercatore friulano ucciso in Egitto. Parlando a margine di "Contromafiecorruzione" oggi a Trieste, don Ciotti, ha poi osservato che "c'e' un continuo depistare in Egitto per non permettere di risalire alla verita'" sulla morte di Regeni. "Sono convinto - ha concluso - che con l'impegno di tutti si riesca a restituire a papa' e mamma quello che e' fondamentale e necessario per guardare avanti".
sabato 2 febbraio 2019
... risonanza ...
... e venne il momento di sottoporsi ad una risonanza magnetica, al ginocchio appunto, stamane, gentilmente accompagnato dalla mitica Roberta ...
venerdì 1 febbraio 2019
Iscriviti a:
Post (Atom)