giovedì 31 marzo 2016
... dal blog di P. Barnard ...
METAFORA PER UN POPOLO TRAGICO.
“LOTTARE PER ATTIVARE IL POPOLO ITALIANO E’ COME INNAFFIARE PILONI DI CEMENTO SPERANDO CHE CRESCANO QUERCE. CASCARCI E’ PERDONABILE, INSISTERE E’ DA IDIOTI. E NON CITATE I DETTI DI BRECHT O DI CHE GUEVARA, NON LOTTAVANO PER GLI ITALIANI.”.
(da Gramsci a Gaber, da Paolo Barnard a tutti gli innaffiatori di piloni di cemento)
lunedì 28 marzo 2016
... stop Barnard ...
TESTAMENTO DI UN SITO.
Stampate le due foto qui sopra e guardatele ogni giorno. Esistono singoli esseri umani che riscattano il resto dell’umanità. A quest’uomo e a questa donna dobbiamo il perdono dei nostri peccati.
Paolo Barnard. Non mi sentirete mai più. 28 marzo 2016
Il chirurgo norvegese Mads Gilbert salvava vite nel genocidio di Gaza, qui sopra a dire addio a un piccolo, nel 2009. Israele lo ha bandito a vita.
Mariarca Terracciano, morì nel 2010 dissanguandosi per la dignità del lavoro di tutti, un'eroina europea. Nessuno la ricorda. Lei è il mio sindacato.
domenica 27 marzo 2016
sabato 26 marzo 2016
venerdì 25 marzo 2016
giovedì 24 marzo 2016
mercoledì 23 marzo 2016
... ma ...
... ma, nella gioia e nell'eccitazione della partenza, non dimentico ciò che sta succedendo e ne scriverò ancora ...
... finalmente!!! ...
... finalmente domani si parte per il mare! Un "antipasto" di sette giorni, in attesa della partenza definitiva che coprirà tutto il 2016 ...
martedì 22 marzo 2016
domenica 20 marzo 2016
sabato 19 marzo 2016
... the day after ...
... ieri doppia emozione: ritorno, anche se per poche ore, al paesello e percorso di guida dopo più di tre mesi e mezzo di fermo macchina ... oggi emozione di altro tipo ... eh, eh,! ...
giovedì 17 marzo 2016
mercoledì 16 marzo 2016
... snow ...
... neve, neve mista a pioggia su Torino in questa giornata "storica" per me, per noi due, per il nostro futuro ...
martedì 15 marzo 2016
... le mie idi di marzo ...
... presuntuoso, come sempre ... primo pomeriggio di corsa ad effettuare un esame - campo visivo - la stanchezza e lo stress accumulati che mi impediscono di portarlo a termine ... poi il ritorno a casa come uno zombi e la necessità impellente di buttarsi a letto con le tapparelle abbassate ... questo mi ricorda qualcosa: un altro tempo, un altro luogo ... frammenti di situazioni passate che ritornano, come folate di vento ...
sabato 12 marzo 2016
... chi si rivede ...
... era da fine novembre 2015 che non sedevo al posto di guida della mia auto ... stamane ho risentito con piacere ed un pizzico di emozione la voce della mia ciccetta ...
giovedì 10 marzo 2016
... e sono 1500! ...
... forse è brutto essere autocelebrativi, ma una volta ogni tanto ci può stare ... ogni 500 post, per esempio!
... il pinguino Dindim ...
LA GRATITUDINE non conosce confini. E, se si tratta di riunirsi con un amico, non si fa scoraggiare dalle lunghe distanze. Sono migliaia i chilometri che il pinguino Dindim percorre via mare ogni anno per andare a trovare il suo salvatore, un pescatore brasiliano settantunenne che, quattro anni fa, lo ha trovato in fin di vita sulla spiaggia di un'isola vicino alla costa di Rio de Janeiro e l'ha soccorso, salvandolo. E lui non ha dimenticato.
Recuperate le forze, ripulito e nutrito dal pescatore, l'esemplare di pinguino di Magellano è ripartito per raggiungere il suo habitat naturale, lungo le coste della Patagonia argentina e cilena, ma non si è scordato del suo benefattore. E anno dopo anno ritorna a trovarlo. A raccontare l'amicizia speciale fra il pescatore Joao Pereira de Souza, ormai andato in pensione, e Dindim - così lo ha chiamato l'uomo - è l'Independent. Ogni anno Dindim supera a nuoto migliaia di chilometri e, a giugno, riappare in Brasile dal suo benefattore. Appena lo vede, lo riconosce immediatamente e comincia a "gridare" di gioia. Dall'uomo si fa coccolare, lavare e nutrire, ma se si avvicina qualcun'altro lo respinge. E Joao gli vuole bene come a un figlio, ha raccontato a Globo tv.
Nel 2011 il pescatore gli ha salvato la vita: il manto dell'animale era ricoperto di catrame e il pinguino era denutrito. Pulendogli le piume e dandogli da mangiare sardine lo ha fatto ristabilire. Il pinguino si è trovato bene ed è rimasto in sua compagnia per qualche mese, finché non ha mutato le piume e, subito dopo, ha ripreso il mare. A sorpresa, però, continua a tornare. E sembra sempre più affezionato.
martedì 8 marzo 2016
sabato 5 marzo 2016
venerdì 4 marzo 2016
mercoledì 2 marzo 2016
martedì 1 marzo 2016
Iscriviti a:
Post (Atom)