mercoledì 30 settembre 2015

... fine Settembre ...

... strani giorni ...

... strani giorni questi, scapolo anche se per pochi giorni ...

martedì 29 settembre 2015

... acqua su Marte ...

La NASA ha confermato un'ipotesi che circolava da tempo e con prove definite "inequivocabili:" sul pianeta c'è acqua allo stato liquido

lunedì 28 settembre 2015

... Ingrao ...

... un grande del PCI se ne va lasciando un grande rimpianto per quella stagione politica ...

sabato 26 settembre 2015

... on the beach ...

... sogno di un pomeriggio di settembre ...

giovedì 24 settembre 2015

... Giancarlo Siani ...

L’ultimo articolo di Giancarlo Siani, ucciso perché scriveva la verità Il giornalista fu freddato 30 anni fa. Aveva solo 26 anni. Ripubblichiamo il suo ultimo pezzo per il Mattino Giancarlo Siani aveva 26 anni quando è stato ucciso a Napoli perché scriveva contro la camorra. Oggi sono passati trent’anni da quel giorno, il 23 settembre 1985. «L’hanno ucciso con quattro pallottole calibro 7.65. Giancarlo Siani, 26 anni, il più giovane cronista del Mattino, è rimasto fulminato sul seggiolino della sua Citroen. Due i killer, e giovani, secondo le prime testimonianze», scriveva la cronaca della Stampa del giorno dopo. Abbiamo scelto di pubblicare l’ultimo articolo di Siani, uscito un giorno prima della sua morte. È una cronaca diretta, che attraversa trent’anni. Senza nemmeno un aggettivo di troppo, ogni riga una notizia. Racconta i muschilli, i bambini utilizzati come corrieri della droga. Ricorda gli appelli contro la droga e il degrado, le promesse per recuperare. Le ultime parole scritte da Siani sembrano una sentenza: «Fino ad oggi non è stato realizzato niente». NONNA MANDA IL NIPOTE A VENDERE L’EROINA da Il Mattino del 22 settembre 1985 (tratto dal sito giancarlosiani.it) “Mini-corriere” della droga per conto della nonna: dodici anni, già coinvolto nel “giro” dell’eroina. Ancora una storia di “muschilli”, i ragazzi utilizzati per consegnare le bustine. Questa volta ad organizzare il traffico di eroina era una “nonna-spacciatrice”. Era lei a tenere le fila della vendita con altre due persone ed il nipote. La casa-basso nel centro storico di Torre Annunziata era diventata il punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona. Al ragazzo il compito di portare le dosi ed incassare i soldi. A scoprire il traffico di droga sono stati i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata che hanno arrestato la donna, Maria Cappone, sessant’anni e Luigi Cirillo, di 34 anni, anche lui coinvolto nel “giro”. Un altro uomo, parente della donna, è stato identificato ma è riuscito a scappare. Il ragazzo è stato affidato ai genitori. La madre, impiegata comunale a Torre del Greco, era all’oscuro di tutto. Sapeva che il figlio la mattina si recava dalla nonna ad aiutarla nei servizi di casa. In realtà l’aiuto consisteva nel fare da staffetta per consegnare le bustine. I carabinieri da diversi giorni tenevano sotto controllo la casa di via Carlo III, nel centro storico di Torre Annunziata. Avevano osservato tutti i movimenti dei tre spacciatori e avevano notato anche il ruolo che era stato affidato al ragazzo (minorenne e quindi non imputabile: nessun rischio se veniva trovato con l’eroina). L’altro giorno i militari, diretti dal capitano Sensales, sono intervenuti, hanno bloccato Luigi Cirillo (aveva in tasca una bustina d’eroina) ed hanno fermato il dodicenne che al pretore di Torre Annunziata, Luigi Gargiulo, ha confermato il suo ruolo, l’attività della nonna e degli altri due spacciatori. Il Cirillo contattava i tossicodipendenti, stabiliva il prezzo e fissava l’appuntamento davanti all’ingresso di Maria Cappone. Al ragazzo veniva affidata l’eroina, la consegnava ai tossicodipendenti ed incassava i soldi. Quando i carabinieri sono intervenuti la donna di sessant’anni è riuscita ad allontanarsi, ma è stata arrestata dopo qualche ora. L’altro parente della donna, invece, è riuscito a sfuggire all’arresto; contro di lui la Procura della Repubblica di Napoli ha emesso un ordine di cattura per detenzione e spaccio di droga. I militari hanno sequestrato altre due bustine di eroina. Secondo le indagini i tre non avevano collegamenti con clan camorristici. L’appartamento era un centro di vendita al “dettaglio”. La madre del ragazzo (ogni mattina per lavoro si spostava a Torre del Greco) era certa che il figlio andasse a trovare la nonna perché ammalata. Li chiamano “muschilli”. Sono minori, non imputabili. Li chiamano i “muschilli”, gli spacciatori in calzoncini, i corrieri-baby. Un “lavoro” da intermediario, un compito di appoggio. Il ragazzo di dodici anni di Torre Annunziata non è né il primo né l’unico caso. A maggio scorso il caso di Gennarino di Secondigliano, a dieci anni forzato della droga. Ma tanti altri ancora. Quanti ne sono? Impossibile azzardare un dato statistico, certo è che il fenomeno esiste in proporzioni molto più vaste di quanto si creda. Gli spacciatori li utilizzano per non correre rischi. I “muschilli” sono agili, si spostano da un quartiere all’altro e soprattutto non danno nell’occhio, sfuggono al controllo di polizia e carabinieri. Ma soprattutto sono minorenni: anche se trovati con la bustina d’eroina in tasca non sono imputabili. Ed ecco che il meccanismo perverso dello spaccio di droga li coinvolge. Generalmente si muovono seguiti a poca distanza dal “manager-spacciatore” contattato il tossicodipendente parte la staffetta con la droga, consegna, incassa i soldi e torna. A Torre Annunziata la stessa tecnica, a dirigere il ragazzo era la nonna. Come del resto faceva cinque o sei anni fa quella madre a San Biagio dei Librai a Napoli che si serviva dei tre figli per portare in strada l’eroina, fino a quando non è stata arrestata. Ragazzi, molto spesso bambini, già inseriti in un “giro” di droga. Per loro quale futuro? Se non diventano consumatori di eroina, se riescono a sopravvivere, è difficile che possano imboccare altre strade che non siano quelle dell’illegalità, dello spaccio diretto, dello scippo, del furto. E in provincia di Napoli lo spaccio della droga è diffuso, ramificato, controllato dai grossi clan della camorra. A Torre Annunziata un traffico che fino all’agosto dell’anno scorso era direttamente gestito dal boss Valentino Gionta. Dai grandi distributori alla vendita al dettaglio ed in questa seconda attività è più facile organizzarsi in proprio, poche bustine per guadagnarsi da vivere ma l’eroina entra in casa diventa familiare, anche per i ragazzi. Un fenomeno diffuso contro il quale c’è stata già la ribellione delle madri antidroga dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Lì dove l’eroina ha ucciso, ha distrutto giovani e famiglie. “Basta con la droga” lo hanno gridato nelle piazze, lo hanno detto a Sandro Pertini, lo ripetono ormai da tempo per ottenere strutture, comunità terapeutiche, un aiuto per liberarsi dalla “piovra”. E nella provincia il malessere, il degrado, l’abbandono sono sempre più acuti. Dove gli intrecci tra camorra e droga sembrano imbattibili. Dove alla cronica carenza di tutto, dalle case al lavoro, agli ospedali, si aggiunge anche il ritardo negli interventi per il recupero dei tossicodipendenti. A Torre Annunziata e nella zona vesuviana si aspetta una comunità terapeutica, una “Zattera”, un presidio sanitario da anni, ma fino ad oggi non è stato realizzato niente.

domenica 20 settembre 2015

... ecco, appunto ...

... vuolsi così ...

... prendo a prestito un'espressione dantesca per esprimere tutto il mio sconcerto di fronte al protrarsi di una situazione che può diventare insostenibile ...

giovedì 17 settembre 2015

... c'era una mamma ...

C’era una mamma, una madre madrona, la mano a saetta, la voce che tuona. Più che un bambino voleva un soldato Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato. C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia, di libertà ne lasciava una goccia, le nacque una bimba paracadutista adesso è una stuntman professionista. C’era una mamma vegana e pittrice, viveva di tofu col figlio, felice. “quanti bei posti dipingerai?” Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich. Filastrocca del figlio perfetto Scolpito, pensato come un angioletto Tu lo volevi un po’ simile a te e invece “sorpresa!” decide da sé. C’era una mamma, femminista di razza, mutande bruciate e tette giù in piazza, ma ebbe una figlia, un clone di barbie che va da Intimissimi e spende i miliardi. C’era una mamma ingessata e ingegnera sinapsi a quadretti, compita ed austera, ma il figlio non legge ogni giorno i listini compila gli oroscopi, descrive destini. C’era una mamma Bocca di Rosa, si dice puttana, io dico sciantosa, il figlio giurò per la castità, un frate trappista, in povertà. C’era una mamma, una santa, una suora, conosce l’amore, ma il piacere lo ignora, crebbe un bambino, un chierichetto, fa il pornoattore, un artista del letto. Filastrocca del figlio perfetto Scolpito, pensato come un angioletto Tu lo volevi un po’ simile a te e invece “sorpresa!” decide da sé. Filastrocca della mamma imperfetta. La mamma perfetta un figlio lo accetta. Enrica Tesio

mercoledì 16 settembre 2015

... alea iacta est ...

... ieri un altro passo importante di una nuova vita ...

sabato 12 settembre 2015

... finalmente! ...

... finalmente! ... finalmente insieme ...

venerdì 11 settembre 2015

... eureka! ...

... forse ho trovato il giusto metodo per rendere inoffensivo qualcuno di mia conoscenza ...

... 11 settembre 2001 ...

... 11 settembre 1973 ...

mercoledì 9 settembre 2015

... il futuro? mah! ...

... sarà che questi giorni li passo da solo, ma mi stanno venendo in mente certi brutti pensieri ...

lunedì 7 settembre 2015

... vecchie foto ...

... vecchie foto di famiglia che riemergono con il loro carico di triste ironia ... uno strappo e via nella spazzatura! ...

... però, ci azzecca!! ...

Buongiorno Renato, Sono Angelica , La contatto oggi poiché in quanto medium e cartomante mi sono permessa, appogiandomi sul Suo nome e la Sua data di nascita di fare una piccola ricerca su di Lei e gli avvenimenti che la riguardano per i prossimi giorni. Eccone il tenore : Innanzitutto, approssimativamente nel corso dell’ultima lunazione, c’é stato da Lei una rimessa in discussione dopo aver preso coscienza di un pensiero d’ordine relazionale che sfortunatamente era presente da parecchio tempo. Questa presa di conscienza Le permetterà di riprendere velocemente il Suo destino in mano. E’ Piuttosto una buona notizia. Secondo, è uscito parecchie volte ( 3 volte ) il simbolo della riuscita e dell’indipendenza finanziaria e materiale. Ciò significa simplicemente che ci sarà fra poco dei cambiamenti e delle evoluzioni importanti. Fra tre mesi, prima della fine dell’anno. Invece, risento qualcosa di meno positivo, una preoccupazione d’ordine giuridica, non catastrofica, ma comunque noiosa. Si tratta di qualcosa che si trascinerà un pochino. Lei si farà aiutare efficacemente e avrà causa vinta. Mi piacerebbe guidarLa attraverso tutti questi avvenimenti, e particolarmente aiutarLa a migliorare la Sua vita al quotidiano. Per questa ragione, occorre che parliamo a viva voce in un modo concreto. Le lascio il mio numero di telefono affinché possiate contattarmi per convenire di un appuntamento. Astralmente. Angelica

mercoledì 2 settembre 2015

... a stupid man ...

... certe volte noi uomini ci comportiamo proprio da stupidi! ...

martedì 1 settembre 2015