domenica 13 luglio 2014
... da LeG ...
Costituzione e falsità
Il pacchetto delle riforme costituzionali è nato sotto una costellazione confusa: mille tira e molla, voltafaccia, modifiche su singoli punti nate da trattative plurilaterali. Anche se il patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi sembra tenere, il caos in commissione è alle stelle. Calderoli, relatore di minoranza, oggi ritira la sua firma dall'emendamento che regola l'elezione dei “nuovi senatori”. Ma per Alessandro Pace, professore emerito di Diritto Costituzionale alla Sapienza di Roma e socio di Leg, l'intento complessivo è chiaro: “concentrare i poteri nella Camera dei deputati e, in definitiva, nella coalizione di maggioranza”.
Anche il costituzionalista Massimo Villone dalle colonne del Manifesto scrive che è falso che il bicameralismo paritario sia causa di intollerabili ritardi e soprattutto che ce “lo chieda l'Europa”, interessata solo ai nostri conti. Queste critiche insieme a tante altre, sono state ribadite nell'incontro dello scorso 8 luglio a Roma, organizzato anche da LeG insieme ai senatori “resistenti” Chiti e Casson.
Martedì 15 luglio dalle ore 10, davanti al Senato (Piazza delle Cinque Lune) è prevista un'assemblea autoconvocata per tutti i cittadini che vogliono esercitare il diritto-dovere di salvaguardare la Costituzione. LeG invita tutti i soci, in particolare quelli del circolo di Roma, a prendervi parte.
La Costituzione è messa in pericolo non solo dalle riforme pasticciate promosse dal governo ma anche da tutto quello che si sta facendo (o semplicemente non facendo) nei settori che riguardano davvero il benessere dei cittadini. La riforma della scuola, ad esempio, portata avanti dal ministro Giannini e dal governo Renzi, è l'ennesimo attacco all'istruzione pubblica.
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