mercoledì 30 novembre 2022
domenica 27 novembre 2022
sabato 26 novembre 2022
... emergenze continue ...
La pioggia battente non dà tregua alla Campania nell'ennesimo giorno di allerta meteo. Emergenza a Ischia, dove una frana si è verificata a Casamicciola, 8 i morti accertati.
Tra i dispersi una famiglia composta da marito, moglie e neonato; e una ragazza di 25 annni. "Situazione complicata, ci sono case sradicate dalla frana" spiega il comandante dei carabinieri Tiziano Laganà.
Un pezzo di montagna è venuto giù. Un fiume di fango e detriti ha invaso la parte alta di Via Celario e ha raggiunto il lungomare in Piazza Anna De Felice. Lungo il percorso travolte due abitazioni.
Con un post sui social il sindaco di Ischia, Enzo ferrandino, invita "i concittadini a rimanere nelle abitazioni e a non spostarsi a causa delle avverse condizioni meteo e dei pesanti danni che si sono giù verificati nel comune di Casamicciola Terme. Comunicherò in seguito l'evolversi della situazione. Grazie per la responsabile collaborazione".
venerdì 25 novembre 2022
giovedì 24 novembre 2022
... si cambia!! ...
... al "modico" prezzo di euro 760,00 arriverà presto sul mio tavolo un nuovo PC ed inizierè a praticare il sistema operativo windows 10 - OK dato da me ieri tramite E-mail al mio tecnico per effettuare l'ordine.
... il bello del Calcio ...
... non mi interessa il mondiale di calcio, oltretutto l'Italia non gioca, ma ci sono episodi che vale la pena di sottolineare!!
lunedì 21 novembre 2022
... umanamente!! ...
... "umanamente" questo termine è stato usato dalla mia ex dentista per scaricarmi (in malo modo) ma a livelli più alti potrebbe essere usato nei casi Regeni e Kashoggi ... in ogni caso evidenzia un gran pelo sullo stomaco ... ora io lo uso più umilmente: sono "umanamente" scoglionato: non un pizzico di fortuna, continui salti ad ostacolo per far quadrare i conti, spese che si accumulano come le foglie d'autunno in un parco ... buon ultimo l'addio al mio caro sistema operativo 8.1 e la necessità di cambiare portatile ... (ahi, che dolore!!).
domenica 20 novembre 2022
... Benedetto Croce ...
"Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta." Benedetto Croce
... omaggio a Benedetto Croce a 70 anni dalla morte - 20 novembre 1952.
sabato 19 novembre 2022
... Ennio Flaiano ...
Moriva nel 1972. Minoritario, scanzonato, antifascista e anticomunista, è stato soprattutto un “antinotabile”. Il Mondo, la “Dolce Vita”, gli aforismi e l’unico romanzo: dopo cinquant’anni, un mistero
venerdì 18 novembre 2022
... intestino irritato !! ...
... ebbene si, stamane mi sono alzato con un dolore insistente e fastidioso ... ho preso un buscopan!
mercoledì 16 novembre 2022
... 8 - otto - miliardi!! ...
E quindi siamo otto miliardi. Molti commentatori mi dicono: ma che ne sa uno zoologo di… e poi mettono qualunque argomento di cui mi occupi in questo blog.
Gli zoologi studiano gli animali e ogni nostra attività è il prodotto di decisioni prese dagli esemplari di una specie animale: Homo sapiens! Abbiamo davvero deciso di diventare otto miliardi? Ovviamente no. Ne L’origine delle Specie, Charles Darwin, uno zoologo…, enuncia una legge universale: tutte le specie tendono ad aumentare di numero. Inclusa la nostra, aggiungo io. È la legge della crescita, ben nota agli economisti. Darwin, però, ne identifica un’altra: anche se tutte le specie tendono ad aumentare di numero, non tutte possono farlo. Il motivo è semplice: il pianeta non può offrire risorse sufficienti a un numero illimitato di individui di qualsiasi specie. Alla legge della crescita si affianca quella del limite. Pesi e contrappesi. Noi, come tutti i viventi, aumentiamo di numero con i processi riproduttivi. Questa tendenza è interna alle specie e noi non facciamo eccezione. La legge del limite, invece, è sconosciuta alle specie: il limite è imposto dall’esterno (dall’ambiente che le sostiene).
Otto miliardi di persone sulla Terra, ma già a luglio ci sarebbero voluti due pianeti. La sfida della sostenibilità
Nessuna specie sopravvive senza avere rapporti con altre specie e con l’ambiente circostante. Dall’ambiente noi ricaviamo risorse (beni) come il cibo, i materiali con cui realizziamo i nostri manufatti, i combustibili… tutto. E non basta. L’ambiente ci offre anche servizi essenziali, tipo la qualità dell’aria che respiriamo, oppure dell’acqua che beviamo e che irriga i campi. Pensate al nostro stile di vita: ci sono cose che potremmo realizzare senza dipendere dal resto della natura? Magari nel breve termine potremmo anche, ma nel lungo termine no.
Quanto più il numero di individui di una specie aumenta, tanto più questa specie utilizza i beni e i servizi della natura. E qui interviene il concetto di “rinnovabile”. Se consumiamo più di quello che la natura produce, le risorse finiscono. E se roviniamo la qualità dei servizi (ad esempio inquinando l’aria e l’acqua) la nostra vita diventa miserabile.
Abbiamo imparato a spremere la natura con l’agricoltura e l’allevamento del bestiame, e ora il passaggio da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avviene anche in mare, con l’acquacoltura. Stiamo antropizzando il pianeta, contribuendo a renderlo inospitale per la nostra specie. Le tecnologie ci possono aiutare, possiamo curare le malattie, vivere più a lungo, produrre cibo in modo efficiente, ma sappiamo bene che la crescita infinita del nostro numero e della nostra economia non è possibile, visto che il pianeta è “finito”, anche se la porzione che si rinnova (le rinnovabili) può sostenerci indefinitamente, a patto che non la sfruttiamo troppo, oltre le sue capacità di rinnovamento.
Nessuna specie, quindi, decide di smettere di crescere. È il resto della natura a fermarla. Di solito le risorse finiscono (fame) e inizia la competizione tra chi cerca di appropriarsene (guerre), per non parlare di malattie mortali che diminuiscono la pressione della specie sulla natura, riducendo il numero di individui.
L’economia globalizzata ha come risultato il cambiamento globale. Fa parte del gioco della natura
Ma noi siamo intelligenti, in teoria. Potremmo decidere di limitare le nascite, e sappiamo anche come farlo. Ho scritto un post recentissimo sull’argomento e a quello rimando, consigliando anche di leggere i commenti.
La politica è il prodotto di azioni miranti a proteggere le risorse per una determinata porzione della popolazione. I confini degli stati sono “marcature” del territorio che dicono: qui è mio, tu non ci devi venire. Non per niente ho scritto un libro intitolato Ecco perché i cani fanno la pipì sulle ruote delle macchine. Ogni cane cerca di delimitare il suo “stato” marcandone i confini, per tenere lontani gli intrusi. Vi viene in mente l’attuale crisi dei migranti e le dispute tra Italia e Francia? Avete indovinato. E i migranti vengono qui perché fuggono da situazioni invivibili. I nostri giovani fuggono per motivi analoghi, anche se le aspettative sono molto maggiori. Presto non ci saranno più posti dove “fuggire”.
Sono stati elaborati modelli matematici che predicono l’anno in cui ci fermeremo, e il numero massimo che raggiungeremo. Ma poniamo che il numero massimo sia otto miliardi, invece che dieci: come fermarci? Potremmo ucciderci tra noi, morire di fame o di malattie, come fanno tutti gli animali. Oppure potremmo ridurre la fertilità, contravvenendo alla legge della crescita e imponendo dall’interno la legge del limite che, per natura, agisce dall’esterno. Saremo tanto intelligenti da andare contro la natura che ci impone la crescita, per restare in armonia con la natura che ci impone il limite? Le altre specie non lo capiscono. E noi? Le parole che dovrebbero definire questa “decisione” della specie sono equilibrio, stabilità, armonia.
Pare che lo abbiano capito tutti, ma nessuno vuole fare il primo passo e se un paese dovesse farlo (noi lo stiamo facendo, visto che abbiamo smesso di crescere) ecco che arrivano i fautori della legge della crescita: gli altri crescono, e noi chi siamo? I più scemi? Cresciamo anche noi. D’altronde tutte le specie si comportano così e, da zoologo, non posso che constatare che non siamo diversi da loro. Ci fermerà la natura.
lunedì 14 novembre 2022
... ed il tempo passa ...
... eh si, il tempo passa ... dall'omaggio agli INVINCIBILI al rigore contro la sua ex squadra, per fortuna non trasformato ... il Toro è a 21 punti - si riprenderà a gennaio 2023 - ora ci saranno i Mondiali, senza l'Italia!
domenica 13 novembre 2022
... a Giorgina, da tutti noi! ...
Post disilluso della domenica dedicato a Giorgina ... Giorgina... grande testina di quiz...lo sai vero che la maggior parte di coloro che sbarcano sui lidi italici poi vanno in altri paesi perché gli viene prospettata una qualità della vita migliore? Siamo un paese alla deriva e coloro che vogliono vivere un'esistenza decente ci schifano, questa é la realtà. Sbarcano e poi per lo più scappano da altre parti. Giorgina, quando ti chiedi perché sbarcano tutti nel nostro paese e non da altri ... lo sai vero che dovresti tornare a scuola e studiare un po' di sana geografia e fare due semplici calcoli matematici, la correlazione tra le distanze e il rischio di vita? Si, di quelle stesse persone che avete definito " carico residuale" come si parlasse di sacchi dell'immondizia da smaltire. Giorgina...quando tu e il Matteo vi rifate ai precetti cristiano - cattolici " ama il prossimo tuo come te stesso" e ciondolate rosari a cosa e a chi vi riferite? Quale massima ipocrisia vi muove? Giorgina, torna a studiare anche un po' di storia e vedrai che grandi spostamenti di popoli sono sempre avvenuti nei millenni e sempre avverranno, ma sopratutto guarda la seconda foto, quella dell'universo, la freccina. Tu, voi, fate parte di un paesello situato in un buco di culo all'interno di un infinito universo, sconosciuto, inimmaginabile e immaginifico, buco popolato da esseri umani sconosciuti, perché non ci conosciamo e non sappiamo perché esistiamo. Mentre fai battaglie ideologiche e di consenso, di bassissima lega sulla pelle delle persone, una stella o una meteora potrebbe cancellare quel piccolo globo insignificante, a suo modo anch'esso un "carico residuale"... ma piccolo piccolo eh...
Lorenzo Chirico
.... il "GALLO" contro ...
CI SIAMO. Questo appuntamento doveva arrivare. La prima volta contro e ale’ rigiriamo il mestolo nella pentola dei sentimenti che la nostra storia e la nostra maglia ci ha abituati e ci ha cresciuti. Si e’ sempre visto e saputo che non era un super campione, un piede fino, un fuoriclasse della pelota. I suoi tocchi a volte erano inguardabili e inspiegabili. Era ed e’ uno splendido ragazzo, un superlavoratore che non lesinava mai i suoi sforzi sino al 95 minuto in qualsiasi centimetro quadrato del campo si trovasse. La sua maglia sempre sudatissima che rendeva piu granata del dovuto, rispetto ai suoi amichetti in campo, ci ha fatto innamorare di lui. Il suo essere bergamasco discreto e lavoratore senza puttanume attorno ce lo ha reso un idolo, una bandiera. La lettura dei nomi degli Invincibili era scontata gia dal 5 maggio per l’anno successivo. Avrebbe meritato un progetto che lo includesse per mietere i successi che avrebbe meritato. Si e’ trovato invece ogni anno a ripartire da zero con una disertificazione continua della sua squadra. Mentre nel mondo coglionastri mietono successi e milioni di euro Lui rischiava ogni domenica un infortunio grave che gli avrebbe precluso ogni spazio sia nella sua carriera o solo nella Nazionale. Gli infortuni non perché i suoi avversari lo massacravano per partito preso ma perche il suo modo di giocare a difesa del pallone che si andava a recuperare in zone in cui non doveva esserci, rendeva impossibile ai difensori poterglielo sottrarre se non atterrandolo violentemente. Ha detto basta. La sua famiglia merita ben altro che una tifoseria che lo acclama, ma pronto a giudicarlo malamente come ora facciamo. Certo il suo addio non e’ stato dei piu esemplari. Ma vai a sapere cosa sia successo e quanto TDC ci abbia messo del suo.
Scrivo queste frasi un po prima della partita, quindi al di la di cosa avverra’, per ringraziarlo per quanto ci ha dato e senza remore se un domani ci raccontasse meglio cosa sia successo in questo suo nebuloso passaggio di squadra.
Grazie Andrea
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